Il Parlamento ugandese ha aggiornato la sessione plenaria che avrebbe dovuto procedere all’approvazione di una legge per punire l’omosessualità dichiarata con la pena di morte. Dopo le vive proteste di Amnesty International e Human Right Watch, la decisione di aggiornare la seduta metterebbe la parola fine al dibattito, segnando di fatto l’abbandono della proposta, anche se non si esclude che qualche deputato particolarmente omofobo possa riesaminarlo ancora.
Certi Diritti, che si è fatto promotore dell’iniziativa sul suolo italiano, ha commentato con entusiasmo questa prima vittoria. Si legge nel comunicato stampa: