L'Unione Europea non accetta abbastanza il mondo glbt Cultura Gay

L’Unione Europea non accetta abbastanza il mondo glbt

L'Unione Europea non accetta abbastanza il mondo glbt Cultura Gay Gay, lesbiche, bisessuali e transessuali non sono abbastanza rispettati all’interno dell’Unione Europea. A dirlo è l’Agenzia europea per i diritti fondamentali, la quale ha stilato un rapporto in cui riferisce che il popolo lgbt ha ancora molti problemi per farsi accettare. Nel documento si legge che gay e lesbiche sono costretti a nascondersi a subire violenze e discriminazioni sul luogo del lavoro.

Morten Kjaerum, il direttore dell’agenzia, ha spiegato che dall’ultima rilevazione davvero poco è stato fatto per la comunità omosessuale:

Johnny Deep troppo gay per interpretare Jack Sparrow Cinema Gay Gossip Gay

Johnny Deep troppo gay per interpretare Jack Sparrow

Johnny Deep troppo gay per interpretare Jack Sparrow Cinema Gay Gossip Gay Intervistato da Patti Smith per Vanity Fair America, Johnny Depp ha rivelato che tutti i personaggi interpretati nella sua carriera da attore, hanno messo in evidenza la sua anima gay:

Ma come non lo sapevi che tutti i miei personaggi sono gay? Lo so che forse non è la cosa più salutare al mondo, ma immagino di essere un po’ come una cassettiera che contiene tutti questi personaggi che ho interpretato e ognuno di loro continua a saltare fuori, come una parte di me.

Kenya, Primo ministro Raila Odinga: "I gay vanno arrestati" Cultura Gay

Kenya, Primo ministro Raila Odinga: “I gay vanno arrestati”

Kenya, Primo ministro Raila Odinga: "I gay vanno arrestati" Cultura Gay In una ipotetica classifica dei paesi maggiormente gay friendly degli ultimi mesi, di sicuro l’Africa non occuperebbe le prime posizioni. Dopo la campagna denigratoria messa in atto dal magazine ugandese Rolling Stones, tocca al Kenia, questa volta, sparare a zero contro la popolazione lgbt.

Il primo ministro del Kenia, Raila Odinga, ha dichiarato che tutti gli omosessuali e le lesbiche trovati in atteggiamenti intimi dovranno essere arrestati:

Gay Help Line: il 21% delle telefonate proviene da minorenni Cultura Gay

Gay Help Line: il 21% delle telefonate proviene da minorenni

Gay Help Line: il 21% delle telefonate proviene da minorenni Cultura Gay Il 62% delle persone che contatto Gay Help Line hanno meno di 29 anni. È quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dallo stesso numero verde che da anni si batte contro l’omofobia e la transfobia. Fabrizio Marrazzo, presidente dell’Arcigay Roma, ha fatto sapere che nel primo semestre del 2010 più di 1.600 persone, ogni 30 giorni, hanno contattato l’800 713 713.

Febbraio e maggio sono i mesi in cui i centralini di GHL hanno subito un aumento delle telefonate che denunciavano discriminazioni e aggressioni a sfondo omofobo. Per quanto riguarda i contatti complessivi, che si sono registrati dall’avvio del servizio, si è arrivati a 92 mila.

Regione Lazio elimina il divieto ai siti di informazione gay Cultura Gay

Regione Lazio elimina il divieto ai siti di informazione gay

Regione Lazio elimina il divieto ai siti di informazione gay Cultura Gay È stato necessario scatenare un polverone per far ripristinare i siti a tematica omosessuale all’interno della Regione Lazio. Qualche tempo fa Sergio Rovasio, membro dei Radicali, aveva denunciato una vera e propria censura che era stata effettuata a discapito dei siti che avevano nel dominio la parole “gay”.

Sui computer della Regione Lazio un messaggio avvertiva che il contenuto dei vari Gay.it, Gay.tv, Gaynews.it era stato oscurato perché giudicato come “pornografico”. Questo accadeva più o meno una settimana fa, adesso la limitazione ai siti web omo è stata eliminata.

Usa: il 41% dei trans ha pensato al suicidio Cultura Gay

Usa: il 41% dei trans ha pensato al suicidio

Usa: il 41% dei trans ha pensato al suicidio Cultura Gay La National Center for Transgender Equality e la National Gay and Lesbian Task Force hanno diffuso i dati di una ricerca che ha avuto come oggetto le persone transessuali. Dal sondaggio è emerso che il 41% dei trans a pensato almeno una volta al suicidio.

Sono state intervistate più di settemila persone transessuali americani, le quali hanno dichiarato che troppo spesso sono state vittime di discriminazione e violenze da parte della società.

Glasgow: architetto risarcito dopo offese omofobe in ufficio Cultura Gay

Glasgow: architetto risarcito dopo offese omofobe in ufficio

Glasgow: architetto risarcito dopo offese omofobe in ufficio Cultura Gay Qualche giorno fa vi abbiamo parlato del docente italiano risarcito per una violentissima aggressione omofoba (risarcito dopo 10 anni di lotte giudiziarie).  Oggi arriva la notizia di un altro risarcimento ad un gay che ha ricevuto violenze per il suo orientamento sessuale. In questo caso la violenza non era fisica ma psicologica.

Steven Bain era stato assunto in uno studio di architettura e design a Glasgow. Fin da subito l’uomo ha notato come l’ambiente lavorativo che lo circondava era molto ostile alla sua omosessualità. I suoi colleghi non mancavano di fargli sapere che erano disgustati dal suo orientamento. L’uomo ha così deciso di denunciare quello che stava accadendo alle autorità competenti.

La regione Lazio oscura i siti di informazione gay Cultura Gay GLBT News

La regione Lazio oscura i siti di informazione gay

La regione Lazio oscura i siti di informazione gay Cultura Gay GLBT News La regione Lazio classifica i siti con la denominazione “gay” come pornografici. Sergio Rovasio, segretario dell’Associazione radicale Certi Diritti, è stato il primo ad accorgersi del trattamento che hanno ricevuto tanti siti di informazione come gay.it, gay.tv o gay news.it:

Accesso non consentito. Motivazione: le attuali policy aziendali non consentono l’accesso al sito richiesto. La pagina che si sta tentando di visualizzare è categorizzata come ‘Pornography’. Per eventuali lamentele, si viene invitati a contattare l’helpdesk di supporto. Dopo aver chiuso l’accesso a decine di siti e social network, ora è il turno dei siti di informazione sulla comunità Glbt portali che pubblicano spesso anche iniziative radicali su unioni civili e discriminazione.

Assemblea Generale delle Nazioni Unite modifica il testo in materia di esecuzioni omosessuali Cultura Gay

Assemblea Generale delle Nazioni Unite modifica il testo in materia di esecuzioni omosessuali

Assemblea Generale delle Nazioni Unite modifica il testo in materia di esecuzioni omosessuali Cultura Gay L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha modificato il testo in materia di esecuzioni extragiudiziali. Se fino a qualche anno fa all’interno della risoluzione si leggeva della ferma condanna delle uccisioni sommarie e arbitrarie di qualunque genere, comprese quelle basate sull’orientamento sessuale  degli individui, ora il tutto è stato semplificato con “ragioni discriminatorie di qualsiasi genere”. In pratica è stato eliminato l’esplicito riferimento all’omosessualità.

79 voti a favore e 70 contrari, hanno permesso la modifica del testo. Immediata è stata la reazione del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale, del Transpartito e dell’Associazione Radicale Certi Diritti:

Federico Garcia Lorca era gay, ma la famiglia non voleva accettarlo Cultura Gay

Federico Garcia Lorca era gay, ma la famiglia non voleva accettarlo

Federico Garcia Lorca era gay, ma la famiglia non voleva accettarlo Cultura Gay All’interno della testata giornalistica spagnola Publico il biografo Ian Gibson ha pubblicato uno studio incentrato sull’omosessualità di Federico Garcia Lorca. Sia chiaro: del fatto che lo scrittore era omosessuale è una certezza, quello che non si conosceva era l’avversità della famiglia per il suo orientamento sessuale.

La famiglia Lorca nel corso del tempo ha sempre cercato di negare o quanto meno nascondere l’omosessualità di Federico Garcia. Un episodio raccontato da Gibson riguarda l’intervista rilasciata da Salvador Dalì.

Usa: lesbica viene licenziata dopo la pubblicazione dell'annuncio di nozze GLBT News

Usa: lesbica viene licenziata dopo la pubblicazione dell’annuncio di nozze

Usa: lesbica viene licenziata dopo la pubblicazione dell'annuncio di nozze GLBT News Laine Tadlock era una stimatissima docente della Benedictine University, stimatissima almeno fino a quando non ha deciso di pubblicare il suo annuncio di nozze con la compagna. Dal momento in cui Laine ha reso nota l’unione con la sua storica fidanza, l’istituto scolastico ha ritenuto necessario licenziarla.

La donna ha denunciato l’accaduto facendo notare come in realtà l’Università cattolica dell’Illinois era a conoscenza dei suoi orientamenti sessuali. In pratica, secondo quanto riferito dalla Tadlock, il rettore non aspettava altro che una sua mossa falsa per farla fuori dal corpo docenti.

Usa: Barack Obama gay in un manifesto Cultura Gay

Usa: Barack Obama gay in un manifesto

Usa: Barack Obama gay in un manifesto Cultura Gay In vista delle elezioni midterm, si accende il dibattito politico negli Stati Uniti. L’artista Paul Snover, attivo su numerosi siti Internet dell’ultra conservatore Tea Party, è stato commissionato nel creare un manifesto in cui viene ritratto il Presidente Usa Barack Obama in maniera al quanto offensiva.

Nel cartellone, di cui non si conosce l’identità del committente, si può vedere rappresentato un Obama in quattro diverse vesti: un kamikaze islamico, un mafioso, un bandito messicano e un omosessuale. In alto alle raffigurazioni si può leggere la scritta “Vote democRat”, con accanto disegnati dei ratti, ognuno con una propria iscrizione: “IRS”, l’amministrazione delle imposte, “EPA”, l’Agenzia di protezione dell’ambiente, e “FED”, la Banca centrale americana.

Discriminazioni: Gay Help Line raccoglie 2 mila segnalazioni al mese Cultura Gay

Discriminazioni: Gay Help Line raccoglie 2 mila segnalazioni al mese

Discriminazioni: Gay Help Line raccoglie 2 mila segnalazioni al mese Cultura Gay I casi di discriminazione nei confronti delle persone omosessuali, qui Italia, sono più gravi di quanto si può immaginare. Secondo i dati distribuiti da Gay Help Line sono circa 2 mila le segnalazioni che ogni mese vengono registrate dai centralini. Tanti, troppi gay vengono discriminati nel mondo del lavoro, mondo che è già di per se (di questi tempi) sempre più precario.

Infatti delle 2 mila segnalazioni pervenute ai centralini circa il 30% raccontano di difficoltà sui luoghi di lavoro, il 22% denuncia dei veri e propri episodi di mobbing. I dati sono stati spiegati dalla ricercatrice Silvia Sansonetti, la quale ha aggiunto: