Io canto: truccatrice trans cacciata perchè il suo aspetto turbava i bambini GLBT News Televisione Gay

Io canto: truccatrice trans cacciata perchè il suo aspetto turbava i bambini

Io canto: truccatrice trans cacciata perchè il suo aspetto turbava i bambini GLBT News Televisione Gay Sospesa dal suo incarico di truccatrice perché trans. È successo ad una donna di 38 anni di Milano, il fattaccio è accaduto all’interno della trasmissione televisiva Io Canto, programma che ospita baby talenti dalle ugole d’oro. Da tempo la protagonista della vicenda sognava di cambiare definitivamente sesso: il suo desiderio si è avverato un anno fa quando è diventata una donna a tutti gli effetti.

Oltre alla trasformazione da uomo a donna, poco è cambiato nella vita della vittima che ha subito la discriminazione: ha continuato a lavorare a Mediaset come truccatrice in programmi di successo come Chi vuol essere milionario e la prima edizione di Io canto (solo per citare i più recenti). Evidentemente qualcosa è cambiato dall’ultima edizione del programma fotocopia di Ti lascio una canzone, perché con l’inizio della stagione numero due la sua presenza non è stata più gradita. A Spiegarlo è la stessa trans dalle pagine di Libero:

Tutto è iniziato lunedì. Seguivo le prove di Io Canto, che sarebbe iniziato il giorno successivo. Mi presento puntualissima alle 10, l’orario della convocazione. Qualcuno evidentemente ha notato la mia presenza e dopo un paio di ore vengo chiamata dai miei responsabili. “La tua immagine turba i bambini”, mi dicono, “sei rimossa”. Incredibile: tutte le mie colleghe sono state solidali. Io non vado in giro con le piume o con le parrucche. Sono sempre sobria. Avrei dovuto truccare i bambini, che sono una minoranza, e tutto il resto del cast artistico, ma invece nulla: mi comunicano che sarei stata spostata a un’altra produzione, Velone, per coprire il buco.

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Usa: The Language Of God, spot a favore dell'integrazione dei gay Cultura Gay Porta per titolo, The Language Of God, il nuovo spot realizzato dalla United Church of Christ (UCC) per favorire l’integrazione della comunità lgbt con il tessuto sociale americano. Squarci di vita quotidiana che simboleggiano il radicale cambiamento della società Usa.

Il video, infatti, propone diversi modelli di famiglia, che riescono facilmente a convivere (rispettandosi) senza alcuna distinzione di razza, religione ed orientamento sessuale.