L'amore vince sempre sull'odio, la campagna per la Giornata contro l'omofobia del 17 maggio Cultura Gay Gallery Manifestazioni Gay

L’amore vince sempre sull’odio, la campagna per la Giornata contro l’omofobia del 17 maggio

L'amore vince sempre sull'odio, la campagna per la Giornata contro l'omofobia del 17 maggio Cultura Gay Gallery Manifestazioni Gay L’amore vince sempre l’odio è il titolo dell campagna, promossa da Arcigay, in collaborazione con Arci, Rete degli Studenti Medi, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Associazione radicale Certi Diritti, Rete Lenford, Dì Gay Project, 3D e GayLib in occasione della Giornata Mondiale contro l’omofobia del 17 maggio. Una data simbolo per la comunità glbt internazionale. Il 17 maggio 1990, l’Assemblea generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha eliminato l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, favorendo il superamento del pregiudizio scientifico e della discriminazione sociale nei confronti dell’universo gay.

Le associazioni omosex tappezzeranno le città italiane con affissioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione (gravosa visti i recenti episodi in tutta la penisola) della violenza omofoba. I testimonial della nuova campagna sono due coppie di lunga data: Agata Ruscica e Angela Barbagallo, di Siracusa, insieme da 27 anni e Bruno Di Febbo e Orlando Dello Russo, di Pineto (TE), insieme da 45 anni. Due amori portatori di ricchezza umana ed emotiva e non veicolo di paura verso il prossimo e di aggressione. Dopo il salto, la gallery con i depliant illustrativi dell’iniziativa.

Papa Ratzinger: "Unioni gay, aborto e divorzio sono sfide pericolose per il bene comune"  Cultura Gay GLBT News

Papa Ratzinger: “Unioni gay, aborto e divorzio sono sfide pericolose per il bene comune”

Papa Ratzinger: "Unioni gay, aborto e divorzio sono sfide pericolose per il bene comune"  Cultura Gay GLBT News Durante la sua visita pastorale al Santuario della Madonna di Fatima, Papa Ratzinger, al secolo Benedetto XVI, ha ricordato nuovamente l’impegno sociale della Chiesa cattolica verso la famiglia tradizionale e del suo altissimo contributo valoriale nella vita morale di tutti i credenti. Il Santo Padre lancia un appello ai fedeli di tutto il mondo: boicottare fermamente ogni forma alternativa di unione (gay in primis), condannare l’aborto e il divorzio per il bene comune

Esprimo profondo apprezzamento a tutte quelle iniziative sociali e pastorali che cercano di lottare contro i meccanismi socio-economici e culturali che portano all’aborto e che hanno ben presenti la difesa della vita e la riconciliazione e la guarigione delle persone ferite dal dramma dell’aborto. Le iniziative che hanno lo scopo di tutelare i valori essenziali e primari della vita, dal suo concepimento, e della famiglia, fondata sul matrimonio indissolubile tra un uomo e una donna aiutano a rispondere ad alcune delle più insidiose e pericolose sfide che oggi si pongono al bene comune. Tali iniziative costituiscono, insieme a tante altre forme di impegno, elementi essenziali per la costruzione della civiltà dell’amore.

Stop the Silence, il vademecum di Polis Aperta contro la violenza omofoba Cultura Gay

Stop the Silence, il vademecum di Polis Aperta contro la violenza omofoba

Stop the Silence, il vademecum di Polis Aperta contro la violenza omofoba Cultura Gay L’associazione Polis Aperta (che riunisce gay e lesbiche appartenenti alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate) ha stilato un vademecum, Stop The Silence rivolto alla comunità glbt per combattere la violenza omofoba. Così il Presidente, Nicola Cicchitti ha commentato l’iniziativa

L’obiettivo del Vademecum è quello di incoraggiare le vittime di insulti e aggressioni omotransfobiche a sporgere querela, nella convinzione che una maggiore emersione del fenomeno possa portare all’adozione, anche nel nostro Paese, di provvedimenti adatti a punire i crimini generati dall’odio e dall’ignoranza.

Dopo il salto, le regole d’oro da seguire in caso di emergenza

Bolzano: gay bacia il fidanzato. Picchiato dal branco GLBT News

Bolzano: gay bacia il fidanzato. Picchiato dal branco

Bolzano: gay bacia il fidanzato. Picchiato dal branco GLBT News Ancora un brutto episodio di intolleranza verso la comunità gay. Lo scorso sabato notte, Simone Giovannini, un 23enne ragazzo gay di Laives, cittadina alle porte di Bolzano è stato aggredito da un gruppo di omofobi all’uscita di una festa gay-lesbo alla discoteca Sei come sei, assieme al suo compagno Simone Rossi di Egna (Fonte Alto Adige)

Mi hanno scaraventato a terra e preso a calci ovunque, addirittura in faccia, più volte. Ho tentato di difendermi, ma erano in troppi. E così mi sono chiuso a riccio, per evitare colpi al viso e al ventre. Ma non la smettevano. A un certo punto ero convinto che mi avrebbero ammazzato. Poi, hanno capito che qualcuno aveva allertato la polizia, e sono scappati via a bordo di due auto.

Agghiacciante il racconto del fidanzato della giovane vittima, che braccato dal branco, ha assistito impotente alla scena

Matteo Maffucci degli Zero Assoluto su Vanity Fair: "Un'insurrezione popolare per i diritti gay" Cultura Gay Icone Gay

Matteo Maffucci degli Zero Assoluto su Vanity Fair: “Un’insurrezione popolare per i diritti gay”

Matteo Maffucci degli Zero Assoluto su Vanity Fair: "Un'insurrezione popolare per i diritti gay" Cultura Gay Icone Gay Partendo dal recente outing di Ricky Martin, Matteo Maffucci, leader del duo Zero Assoluto, analizza la situazione non proprio confortante dei gay italiani nella sua rubrica fissa su Vanity Fair

Mi sono reso conto che sul tema dell’omosessualità stiamo ancora discutendo se è giusto o no che due persone possano condividere insieme una vita anche di fronte allo Stato. Ma vi sembra normale? A me no, anche perché in Italia non si può fare. E allora mi chiedo per quale motivo non avvenga un’insurrezione popolare. Non di uomini e donne gay, di tutti. È una questione di giustizia ovvia, di rispetto e di civiltà. È deprimente accorgersi di vivere in un Paese che con l’alibi della “vicinanza” al Vaticano ancora cincischia intorno a un problema così importante.

Usa: We Can Do It, una campagna a sostegno dei gay nell'esercito Cultura Gay Gallery

Usa: We Can Do It, una campagna a sostegno dei gay nell’esercito

Usa: We Can Do It, una campagna a sostegno dei gay nell'esercito Cultura Gay Gallery We Can Do It (Possiamo Farlo) è una campagna made in Usa realizzata dal fotografo John Ganun e l’OpenArtistMovement con l’obiettivo di trasmettere una messaggistica positiva sul mondo gay: da vittime di ingiustizie globali ad individui vincenti che partecipano attivamente alla vita del Paese.

Le 12 rappresentazioni iconiche, con vari modelli e attori, hanno come intento principale quello di ritrarre la normalità: comuni cittadini americani gay in posa, sorridenti, belli, forti e per nulla turbati dal loro orientamento sessuale. Un’operazione mediatica d’impatto, se si pensa alle immagini in divisa: i soldati americani non possono dichiarare la propria omosessualità in nome del rigido codice Don’t Ask Don’t Tell. Dopo il salto, la gallery con le figure più rappresentative della campagna.

Marocco: Elton John fuori dal festival Mazawine perchè incoraggia l'omosessualità GLBT News

Marocco: Elton John fuori dal festival Mazawine perchè incoraggia l’omosessualità

Marocco: Elton John fuori dal festival Mazawine perchè incoraggia l'omosessualità GLBT News Non c’è pace per la popstar inglese Elton John. Dopo il divieto di potersi esibire in Egitto per le proprie inclinazioni sessuali troppo esplicite, il cantante rischia di essere escluso dal festival Mazawine, che si terrà 21 al 29 maggio a Rabat (Marocco) e a cui parteciperanno tra gli altri Julio Iglesias, Mika, Carlos Santana e BB King. La motivazione? Con le sue canzoni incoraggerebbe l’omosessualità o almeno così la pensa Mustafa Ramid, Presidente del partito islamico Giustizia e Sviluppo marocchino che attualmente è all’opposizione (Fonte Ansa)

Rifiutiamo categoricamente la partecipazione di questo cantante perché ciò rischia di incoraggiare l’omosessualità in Marocco

Slovacchia, Ján Slota: "Sputeremo ai gay che parteciperanno al Pride" Cultura Gay Manifestazioni Gay

Slovacchia, Ján Slota: “Sputeremo ai gay che parteciperanno al Pride”

Slovacchia, Ján Slota: "Sputeremo ai gay che parteciperanno al Pride" Cultura Gay Manifestazioni Gay Riportiamo le agghiaccianti dichiarazioni di Ján Slota, leader del Partito Nazionale Slovacco, intervenuto in occasione del prossimo Gay Pride del 22 maggio. Le intenzioni sono tutt’altro che buone

Dimostreremo qui, nelle strade della capitale slovacca, che loro sono un elemento indesiderabile. Io personalmente verrò a sputarli. Non ho nulla personalmente contro quelle persone malate, affette da omosessualità congenita. Sono solo convinto che non bisognerebbe dar loro troppo spazio. Il mio essere contro l’omosessualità non ha nulla a che vedere con la morale, con la tradizione cristiana o con la società basata sulla famiglia. Sono solo fermamente convinto che sia una cosa insana. Se qualcuno vuole fare sesso con il suo amichetto a casa, che faccia pure. Ma non voglio che i miei figli debbano vedere quello che fanno questi lunatici.

Gran Bretagna, il laburista Philip Lardner: "I gay non sono normali". Sospeso Cultura Gay GLBT News

Gran Bretagna, il laburista Philip Lardner: “I gay non sono normali”. Sospeso

Gran Bretagna, il laburista Philip Lardner: "I gay non sono normali". Sospeso Cultura Gay GLBT News Alla vigilia delle elezioni in Gran Bretagna per la scelta del Primo Ministro, una nuova tegola si abbatte sul partito laburista guidato da Philip Lardner, candidato nei collegi di North Ayrshire e Arran. Il politico ha riportato un’affermazione alquanto inquietante nella sezione What I believe in del suo sito, meravigliando i suoi sostenitori gay

Sarò sempre a sostegno dei diritti degli omosessuali che devono essere trattati secondo i concetti di (buon senso), uguaglianza e rispetto, e difendere il loro diritto di scegliere di vivere come vogliono in privato, ma non voglio accettare che il loro comportamento passi come ‘normale’ o incoraggiare i bambini a indulgere in questo. La tolleranza e la comprensione è una cosa, ma la promozione dello stato di omosessualità è un’altra. Sosterrò i diritti dei genitori e degli insegnanti a rifiutare che ai propri figli venga insegnato che l’omosessualità è un comportamento ‘normale o una scelta di vita pari al matrimonio tradizionale.

Bergamo: il sindaco vieta la mostra Baci Rubati Cultura Gay GLBT News Manifestazioni Gay

Bergamo: il sindaco vieta la mostra Baci Rubati

Bergamo: il sindaco vieta la mostra Baci Rubati Cultura Gay GLBT News Manifestazioni Gay Il Consiglio Comunale di Bergamo non ha concesso l’autorizzazione necessaria per l’allestimento della mostra fotografica, Baci Rubati, al Quadriportico del Sentierone, in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia in programma il 17 maggio. Così commenta la decisione, Franco Tentorio, il sindaco della città

Abbiamo valutato le richieste in modo approfondito e concesso il patrocinio a un convegno. Ma la mostra ci preoccupava: sulla base della presentazione degli organizzatori ci è sembrato che i contenuti fossero troppo forti. L’allestimento in pieno centro ci è sembrato inopportuno. Abbiamo posto attenzione alla sensibilità di bambini e anziani.

Non ci sta l’Arcigay di Bergamo, che nelle parole del presidente Luca Pandini esprime la chiara volontà di esporre le opere fotografiche in un luogo chiuso

Roma: gay aggredito su un bus tra l'indifferenza dei passeggeri GLBT News

Roma: gay aggredito su un bus tra l’indifferenza dei passeggeri

Roma: gay aggredito su un bus tra l'indifferenza dei passeggeri GLBT News Ci risiamo! Roma si distingue ancora una volta per un episodio davvero increscioso capitato a Mattia C, 22 studente e attivista dell’Arcigay, nella notte tra il 24 e 25 aprile a bordo dell’autobus N8 diretto a Trastevere. Il giovane è stato aggredito pesantemente da un gruppo di ragazzi, insultato, preso per il collo ed infine schiaffeggiato perché omosessuale.

Ho provato a reagire ma sono stato costretto a scendere dal bus. La cosa che mi ha colpito maggiormente è stata l’indifferenza degli altri passeggeri: nessuno di loro, pur assistendo alla scena, ha detto qualcosa o è intervenuto per fermarli. Io ero seduto e leggevo un libro, poi queste persone, dopo aver preso di mira l’uomo di colore, hanno iniziato a dirmi che facevo schifo perchè gay.

Bolivia, Evo Morales:"I polli transgenici causano l'omosessualità" GLBT News

Bolivia, Evo Morales:”I polli transgenici causano l’omosessualità”

Bolivia, Evo Morales:"I polli transgenici causano l'omosessualità" GLBT News Intervenendo alla Conferenza dei popoli sul Cambio Climatico e i Diritti della Madre, il Presidente della Bolivia, Evo Morales, si è lasciato andare ad affermazioni piuttosto bizzarre sulla strana relazione esistente tra i polli transgenici e l’omosessualità

I polli transgenici hanno ormoni femminili, per questo gli uomini che li mangiano hanno deviazioni nel loro ‘essere uomo’

Renzo Bossi odia i culattoni Cultura Gay

Renzo Bossi odia i culattoni

Renzo Bossi odia i culattoni Cultura Gay Renzo Bossi, figlio ventiduenne del politico Umberto, noto alle cronache per essere stato bocciato tre volte all’esame di stato, promosso a team manager della Nazionale Padana, inventore e promotore di Rimbalza il clandestino e consigliere regionale della Lombardia (percependo stipendi stellari) non perde occasione per stare zitto (Fonte Vanity Fair)

Nella vita penso si debba provare tutto tranne due cose: i culattoni e la droga.

Daniel Kowalski:"Il mio coming out per combattere l'omofobia nello sport" Cultura Gay GLBT News Gossip Gay Icone Gay

Daniel Kowalski:”Il mio coming out per combattere l’omofobia nello sport”

Daniel Kowalski:"Il mio coming out per combattere l'omofobia nello sport" Cultura Gay GLBT News Gossip Gay Icone Gay Un’importantissima testimonianza su come vivere liberamente la propria omosessualità, arriva dal mondo dello sport. L’ex campione australiano di nuoto, Daniel Kowalski, ha rotto il ghiaccio, raccontando, per la prima volta, il suo outing avvenuto nel 2006

Nonostante i tempi bui, essere in grado di scrivere questo mi dà un senso di libertà, orgoglio e sollievo. C’è veramente questa sensazione che tutto andrà per il meglio. Ho lottato per molto, molto tempo per capire se essere gay mi rendesse una persona peggiore, ma non posso più combattere contro me stesso e ciò che sono. Questo sono io.

Un percorso tortuoso dove non sono mancate tante difficoltà per accettarsi e farsi amare dagli altri