Ricordare i gay uccisi nella Giornata della Memoria

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Il 27 gennaio di ogni anno ricordiamo tutte le vittime dell’olocausto nazista. 6 milioni di ebrei uccisi in tutto il mondo, famiglie massacrate e divise. Tra di loro vi erano anche i gay, rinchiusi nei campi di concentramento per il loro orientamento sessuale. La Giornata della Memoria ci dà l’occasione per ricordarli e sottolineare ancora una volta come un genocidio come quello avvenuto il secolo scorso non debba ripetersi.

Ricordare i gay uccisi nella Giornata della Memoria Cultura Gay

Lo sterminio degli omosessuali nel corso della Seconda Guerra Mondiale viene spesso dimenticato. I triangoli rosa, così erano definiti, hanno subito insieme agli ebrei, ai rom e agli oppositori politici, l’animo più oscuro della barbarie nazista. Tutte queste vittime, tutti coloro che sono morti perchè discriminati per religione, etnicità, orientamento sessuale e pensiero non devono diventare per la società un involucro vuoto che non significa niente. E’ per loro che ancora oggi dobbiamo combattere contro il razzismo, contro l’odio e l’ingiuria, per rispetto verso le loro vite prematuramente spezzate.

Gli omosessuali e le lesbiche sono stati perseguitati perchè innamorati delle persone dello stesso sesso.  E chi non comprende che questo problema è ancora presente in diverse parti del mondo, ha bisogno di fermarsi a riflettere. Può trattarsi di odio politico, o omofobia spicciola: il risultato non cambia: l’odio e l’ignoranza vanno combattuti. La Giornata della Memoria ci insegna proprio questo: ad imparare dai nostri errori, a spingerci alla riflessione. Perché l’olocausto di tutte queste vittime innocenti è  stato possibile ai loro aguzzini perchè la gente si è sempre tirata indietro, perchè ha sempre girato la testa dall’altra parte.

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