Punto a favore per i soldati americani nella questione Don’t Ask, Don’t Tell. Virginia Philips, giudice federale della California, ha revocato il divieto per le persone apertamente omosessuali di servire l’esercito, giudicando negativamente quanto riportato nella legge. Per la Philips l’ordinamento giudiziario che vige sui gay è incostituzionale, viola prepotentemente la libertà del singolo individuo.
Le affermazioni del giudice derivano dalla battaglia legale messa in atto dal Log Cabin Republicans, gruppo di omosessuali conservatori che si battono per far esprimere liberamente il proprio orientamento sessuale a coloro che hanno intenzione di servire l’esercito degli Stati Uniti.
C’è da dire che la legge vigente nella nazione a stelle strisce non vieta totalmente a gay e lesbiche di arruolarsi nelle forze armate, ma c’è una condizione piuttosto discutibile: nessuno di essi può dichiarare apertamente i propri gusti sessuali (da qui deriva il “non chiedere, non dire”), pena l’esclusione.
Paradossi americani: un Paese che ha fatto della libertà di espressione la sua bandiera non consente a gay e lesbiche nell’esercito di parlare incondizionatamente di una parte inscindibile della loro vita.