Abbiamo la sensazione che questa è una domanda che ci porremmo quasi in eterno. Perché più si fa un passo avanti e più se ne fanno indietro. Non passano giorni nei quali le cronache non raccontano di storie di omofobia di ogni tipo: prelati, politici, gente comune. Perchè gli italiani non accettano i gay?
E’ inaccettabile che sembri essere una colpa non essere eterosessuali. L’Italia in Europa è al primo posto per l’omofobia e piuttosto che discutere di come abbattere le barriere sociali che ci avvinghiano, rendendo disponibili i diritti basilari dell’uomo per tutti, si partoriscono leggi omofobe e ignoranti come quella della proscrizione per gli insegnanti a Verona che parlano di tematiche gay. Siamo molto più simili alla Russia di quanto immaginavamo, ve ne siete resi conto? E’ una cosa che si fa fatica davvero a concepire. E quella della forte presenza della religione sui nostri territori è l’ennesima scusa: siamo tutti dotati di un cervello. Possibile che non si riesca a farlo funzionare in maniera adeguata?
Più si va avanti e più ci rendiamo conto che a mancare è il rispetto, sic et simpliciter. Con quale diritto una persona si impone di giudicarne un altra per la sua natura. Lo sottolineiamo: natura, non decisioni. Eppure ciò in Italia succede di continuo ed invece di cambiare la legge per renderla equa, si propone di renderla ancora più ingiusta. La voglia di lottare per ottenere risultati non crollerà mai, ma ogni tanto qualche dubbio sull’intelligenza dell’essere umano italiano, viene. Eccome se viene. Possibile che sia così difficile pensare correttamente?
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