Gay e tv, quanto è indietro l’Italia?

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Gay e tv, quanto è indietro l'Italia? Primo Piano Televisione Gay

Interroghiamoci oggi sull’omosessualità ed il modo di “dipingere” (verbo scelto appositamente) le relazioni gay e lesbo in televisione qui nel nostro paese. Basandoci su ciò che la tv propone e la censura taglia ci viene spontaneo chiederci: ma quanto è indietro effettivamente l’Italia in questo campo?

Lo spunto, ad essere sinceri, ce lo ha dato ancora una volta Glee.  In questi giorni in America stanno girando i primi episodi della 5 serie. Dopo un anno di separazione e forse complice la morte di Cory Monteith, uno dei protagonisti, il focus delle “coppie” è passato su quella gay composta da Kurt e Blaine, impersonati rispettivamente dagli attori Chris Colfer e Darren Criss.  Questo ha portato alla necessità di “riunire la coppia” ormai separata da un anno nonostante il sentimento e giusto ieri sono stati girate le scene della riunione, correlata da un bel bacio che se non verrà fatto nessun taglio, sarà degno di questo nome.

E questo mi ha fatto pensare al trattamento che i prodotti cinematografici e televisivi che importiamo nel nostro paese a sfondo omosessuale quasi sempre vengono allegramente sforbiciati. Vogliamo parlare dei tagli che subì Brokeback Mountain sulla Rai?  O di tutti quei film che non vedremo mai nella tv generalista per via di baci o intimità tra uomini? Per le donne è differente: il maschio che si eccita (giustamente volendo, N.d.R.) nel vedere due donne darci dentro non va a tagliare nudità femminili o simili, nemmeno in prima serata. E ci siamo chiesti, che fine farebbe quel bacio? Sottotesto: è un bacio gay, bello sentito, ma comunque proveniente da una tv generalista conservatrice a morire. Che però non si fa problemi e non taglia nulla.

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Qui in Italia come andrebbe? Come verrà portato l’episodio ipoteticamente in futuro sulla tv nazionale (escludete Sky dove arriverà fra poco più di un mese nella sua interezza)? Perché siamo indietro?