Esiste la stampa omofoba in Italia

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La stampa omofoba in Italia esiste. E non parliamo del sito semisconosciuto che andrebbe chiuso facendo partire “minimo” una bella denuncia nei confronti del direttore, ma di giornali registrati in tribunale che sicuramente prendono finanziamenti statali.

Esiste la stampa omofoba in Italia Omofobia

Non diremo i loro nomi, ma sono tranquillamente riconoscibili per come affrontano le tematiche LGBTQ nelle loro pagine. In alcuni casi toccano l’incredibile livello di comunicazione populista e razzista che mai ci si aspetterebbe da giornali di un certo calibro. E’ quando si fa politica attraverso delle pagine teoricamente “non politicizzate” che si dà il peggiore esempio di stampa e scrittura esistente.

Siamo contro l’omofobia, ed è scontato ovviamente. Ma siamo anche contro l’ignoranza generale. Ed è quando si perpetra quest’ultima attraverso uno strumento che nasce per informare ed in qualche modo educare rimaniamo ancora più straniti perché lo troviamo letteralmente inaccettabile. Lo ripetiamo, soprattutto se vi sono dei finanziamenti statali. Vi è differenza tra linea editoriale e razzismo e ignoranza puri. La prima non giustifica assolutamente gli altri due. Soprattutto perchè i finanziamenti sono i soldi delle nostre tasse che vengono utilizzati per spargere cattiveria e ignoranza. Per quale motivo dovrei essere d’accordo su un tale spreco di denaro?

Domande che ovviamente non possono essere altro che retoriche nel nostro paese. Almeno fino a che tutti noi non ci daremo una svegliata reagendo davanti a queste brutture che non sono degne di un popolo come il nostro. Talvolta si pensa che determinati settori riescano ad essere liberi da ciò che non va: non è mai bello svegliarsi da tali illusioni.

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