In un lungo editoriale su Pontifex, il direttore Bruno Volpe ha invitato i cattolici ad opporsi al Gay Pride di Roma che si terrà domani:
Pensiamo che lo svolgimento della carovana dei gay sia una grave offesa e profanazione alle ragioni dei cattolici, essendo Roma la culla del cattolicesimo e sede del Successore di Pietro. Siccome nella stragrande maggioranza di queste sfilate si arriva agli insulti, al vilipendio del Pontefice e della Chiesa, bene sarebbe prevenire e dire di no. Ma, lo ribadiamo, i sindaci e gli organi di Polizia non vogliono mai assumere posizioni che la stampa di regime bollerebbe male. Facciamo appello sull’orgoglio dei cattolici. Perché non sfilare (ora è tardi, ma ci si organizzi per il 2013) contemporaneamente a costoro e cercare di convertirli a costumi e modi consoni alla fede, visto che costoro non accettano l’amore cristiano? Se le autorità concedono al gay il permesso, non si vede per quale ragione debbano negarlo ai cattolici. In caso negativo, sarebbe davvero persecuzione.