Usa: marinaio licenziato per aver fatto sesso con un collega Amore e Sesso Gay Cultura Gay

Usa: marinaio licenziato per aver fatto sesso con un collega

Usa: marinaio licenziato per aver fatto sesso con un collega Amore e Sesso Gay Cultura Gay L’ufficiale di Marina americano, Stephene Jones, è stato accusato di cattiva condotta professionale per esser stato trovato dal proprio comandante in compagnia di un collega nel proprio letto. L’avvocato dell’ufficiale ha affermato che, a suo parere, il provvedimento è solo un modo per non rispettare la nuova legge che prevede l’inserimento di ufficiali gay nella Marina militare.

Jones sostiene che il suo amico, Brian McGee, sia andato a trovarlo in camera semplicemente per visionare assieme un telefilm; poi, però, la stanchezza ha prevalso e i due si sono addormentati nello stesso letto. A suo parere, quindi, non sussiste nessun crimine, in quanto non ci sono stati rapporti sessuali tra i due.

Usa: la Corte Suprema approva le proteste omofobe ai funerali di militari Cultura Gay

Usa: la Corte Suprema approva le proteste omofobe ai funerali di militari

Usa: la Corte Suprema approva le proteste omofobe ai funerali di militari Cultura Gay L’America con l’ultimo provvedimento preso dalla Corte Suprema dimostra indubbiamente di essere un paese che garantisce pienamente la libertà d’opinione, ma a quale prezzo? Il Primo emandamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America è la base che garantisce, secondo il nuovo decreto della Corte, all’elitaria Chiesa battista di Westboro, la libertà di manifestare contro gli omosessuali durante le celebrazioni funebri di militari americani.

La Corte Suprema ha deliberato quasi all’unanimità a favore del provvedimento. Da oggi i dissidenti battisti potranno mostrare i loro picchetti ai funerali dei soldati senza incorrere in sanzioni di alcun tipo. La Westboro Baptist Church sostiene, infatti, che le morti dei soldati in guerra siano direttamente collegabili con l’eccessiva tolleranza del governo statunitense nei confronti di gay e lesbiche (da notare che, in ogni caso, nessuno soldato caduto era omosessuale!). Gli slogan dei fedeli sono “Dio ti odia” o “Andrai all’inferno“, per dimostrare la loro contrarietà all’arruolamento di soldati gay nell’esercito americano.

Usa: corso di formazione per accogliere i militari gay nelle Forze Armate Cultura Gay

Usa: corso di formazione per accogliere i militari gay nelle Forze Armate

Usa: corso di formazione per accogliere i militari gay nelle Forze Armate Cultura Gay Dopo l’abolizione del Don’t Ask don’t tell, tutte le truppe degli Stati Uniti completeranno un programma di formazione per prepararsi all’afflusso di militari gay entro la fine dell’estate. Un vero e proprio corso alla “sensibilità”, che coinvolgerà tutti i gradi dell’esercito americano come riferito dal Sergente Maggiore Marvin Hill:

Il nostro piano è quello di prendere una nuova direzione, e abbiamo intenzione di eseguire la formazione proprio sul campo di battaglia. Ci auguriamo che l’accettazione di marines, soldati, aviatori, marinai non abbia un eccessivo impatto sul loro combattimento e operazioni di sicurezza, mettendo a rischio la vita degli stessi compagni.

Usa, il Comandante Generale dei Marines James Amos alle sue truppe: "Rispettate i diritti dei soldati gay" Cultura Gay Video

Usa, il Comandante Generale dei Marines James Amos alle sue truppe: “Rispettate i diritti dei soldati gay”

Usa, il Comandante Generale dei Marines James Amos alle sue truppe: "Rispettate i diritti dei soldati gay" Cultura Gay Video Il Comandante Generale del Corpo dei Marines, James Amos ha registrato un video invitando i membri delle sue truppe a rispettare i diritti dei militari gay ed attuare, nella pratica, l’abrogazione del Don’t Ask, Don’t Tell, la legge che vietava a gay e bisessuali di poter dichiarare la propria omosessualità:

Dopo aver ottenuto l’abrogazione, voglio che i leader devono impegnarsi nuovamente a mettere in risalto l’importanza nel mantenere la dignità e il rispetto per l’altro con tutta la nostra forza. Noi siamo marines. Ci prendiamo cura l’uno dell’altro rispettando i diritti di tutti quelli che indossano questa divisa. Continueremo a dimostrare al popolo americano che disciplina e fedeltà, che sono stati i tratti distintivi degli Stati Uniti del Corpo dei Marines per più di 235 anni, continueranno ad essere impartiti anche in futuro.

Dopo il salto, il video completo.

Usa: il Pentagono traccia le linee guida per i militari gay dopo l’abrograzione del DADT GLBT News

Usa: il Pentagono traccia le linee guida per i militari gay dopo l’abrograzione del DADT

Usa: il Pentagono traccia le linee guida per i militari gay dopo l’abrograzione del DADT GLBT News Il Pentagono ha rilasciato le linee guida per l’integrazione delle truppe apertamente gay nelle forze armate statunitensi dopo l’abrogazione del Don’t Ask Don’t Tell nel mese scorso, ma i funzionari non hanno ancora recepito i benefici ottenute dalle coppie dello stesso sesso.

Ai principali membri delle forze armate è stato chiesto di elaborare piani dettagliati per includere personale gay, entro la fine della settimana, e l’amministrazione ha confermato che la formazione delle truppe inizierà a metà febbraio in materia di vantaggi militari come cure mediche, indennità di viaggio e alloggio. Come riportato da Reuters, il segretario alla Difesa, Robert Gates ha sottolineato la necessità di un cambiamento radicale all’interno dell’esercito americano:

C’è bisogno di una leadership forte, impegnata ed informata ad ogni livello. Questo non è, tuttavia, un cambiamento che dovrebbe essere fatto in modo incrementale.

Usa: DADT costato quasi 200 milioni di dollari GLBT News

Usa: DADT costato quasi 200 milioni di dollari

Usa: DADT costato quasi 200 milioni di dollari GLBT News Non ci voleva tanto per capire che la legge del ‘Non chiedere, non dire’, oltre ad essere altamente discriminatoria nei confronti dei gay, aveva anche un costo scandalosamente elevato. Il Government Accountability Office ha rilasciato una nota in cui vengono indicati i dollari spesi in tutti questi anni dai contribuenti per finanziare tale legge.

Il Don’t ask Don’t tell, dal 2004 al 2009 è costata la bellezza di 193 milioni di dollari. Tale importo è stato speso per la maggior parte nella sostituzione dei soldati espulsi in seguito al coming out (per la precisione 185 milioni); il governo americano pensava che questi sostituti sarebbero stati arruolati e addestrati gratuitamente?

Sarah Palin a favore dei gay su Twitter? Cultura Gay

Sarah Palin a favore dei gay su Twitter?

Sarah Palin a favore dei gay su Twitter? Cultura Gay Che quella simpaticona di Sarah Palin abbia cambiato idea riguardo ai gay?  L’ex governatore dell’Alaska nella giornata di lunedì ha “retwittato” un messaggio appartenente ad una opinionista lesbica. Parlando alla Facebook maniera, la Palin, ha praticamente condiviso lo status di una donna che giudicava ipocrita le parole del capitano della marina Owen Honors, il quale in un video manifestava tutto il suo disprezzo verso le persone omosessuali.

Il contenuto del tweet pubblicato in origine da Tammy Bruce? Eccolo:

Questa ipocrisia è davvero troppa. Quelli che si lamentano degli omosessuali dovrebbero dare una controllata sotto il loro letto.

Nicola Cicchitti: "Non ho subito discriminazioni legate al mio orientamento sessuale" Cultura Gay

Nicola Cicchitti: “Non ho subito discriminazioni legate al mio orientamento sessuale”

Nicola Cicchitti: "Non ho subito discriminazioni legate al mio orientamento sessuale" Cultura Gay Nicola Cicchitti, rappresentante dell’Italia all’interno dell’European Gay Police Association (EGPA), la rete delle associazioni gay di polizia dei paesi europei, si è raccontato in una lunga intervista a Natascia Maesi de La Nazione:

Ci sentiamo impegnati in una grande battaglia di civiltà, per combattere l’omo e transfobia e la discriminazione basata sull’orientamento sessuale, promuovendo nelle caserme d’Italia una cultura di apertura verso la realtà Lgbt.

Il finanziere ha rivelato di non avere avuto nessun tipo di discriminazione sul posto di lavoro da parte dei colleghi:

Personalmente non ho subito discriminazioni legate al mio orientamento sessuale. Sono una persona visibile ma non per questo ho avuto ripercussioni sul posto di lavoro. Tendo però a credere a quello che dice il generale Mini perché ho riscontrato molta difficoltà da parte dei colleghi a dichiarare, o meglio a vivere in serenità e in apertura, il proprio orientamento sessuale per timore delle conseguenze.

OutMilitary: Facebook per i militari gay Cultura Gay Lifestyle Gay

OutMilitary: Facebook per i militari gay

OutMilitary: Facebook per i militari gay Cultura Gay Lifestyle Gay Una delle conseguenze dell’abolizione del Don’t ask, Don’t tell? La creazione del social network Outmilitary. Si tratta di un aggregatore sociale che ha lo stesso funzionamento del capostipite Facebook, l’unica sostanziale differenza è il fatto di essere dedicato interamente ai gay e alle lesbiche presenti dell’esercito.

Per il momento il sito di microblogging non ha molti utenti registrati; questo perché, come spiegato dallo stesso creatore John McKinnon, la cancellazione della legge non è stata ancora formalizzata al 100%:

Filippine: gay arruolati nell'esercito dei ribelli maoisti del New People’s Army Cultura Gay GLBT News

Filippine: gay arruolati nell’esercito dei ribelli maoisti del New People’s Army

Filippine: gay arruolati nell'esercito dei ribelli maoisti del New People’s Army Cultura Gay GLBT News In occasione del 42esimo anniversario del Communist Party of the Philippine (Cpp), braccio ideologico del gruppo ribelle maoista del New People’s Army (Npa), Jorge Madlos ha invitato i militari gay ad unirsi alla lotta contro il governo di maggioranza filippino (Fonte IGN):

I gay sono i benvenuti nella nostra organizzazione. Non c’è alcuna discriminazione sessuale ed è permesso il matrimonio tra membri dello stesso sesso.

Usa: Barack Obama firma l'abrogazione del DADT e riflette sulle nozze gay Cultura Gay GLBT News

Usa: Barack Obama firma l’abrogazione del DADT e riflette sulle nozze gay

Usa: Barack Obama firma l'abrogazione del DADT e riflette sulle nozze gay Cultura Gay GLBT News Il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha firmato ufficialmente il decreto che abolisce, dopo 17 anni, il Don’t ask don’t tell:

Questo è un buon giorno, sono fiero di firmare una legge che rafforzerà la nostra sicurezza nazionale. Noi siamo una nazione che crede che tutti gli uomini e le donne siano stati creati uguali.

Nel corso della conferenza stampa, Obama ha risposto alle domande dei giornalisti riguardo alla possibilità di legalizzare i matrimoni gay a livello nazionale:

Usa: veterani gay fanno causa al Ministero della Difesa Cultura Gay

Usa: veterani gay fanno causa al Ministero della Difesa

Usa: veterani gay fanno causa al Ministero della Difesa Cultura Gay Anthony Loverde, Michael Almy Maj e Jason Knight sono tre omosessuali che sono stati costretti ad abbandonare il posto di lavoro all’interno delle forze armate in seguito al loro coming out.

I veterani hanno intentato causa contro il Ministero della difesa americana presso la corte distrettuale di San Francisco. Chiare e precise le loro richieste: il reinserimento nell’esercito e l’abrogazione della Don’t ask, Don’t Tell.

Usa: il Senato abolisce il DADT. Obama entusiasta per una vittoria storica Cultura Gay

Usa: il Senato abolisce il DADT. Obama entusiasta per una vittoria storica

Usa: il Senato abolisce il DADT. Obama entusiasta per una vittoria storica Cultura Gay Con 65 voti a favore e 31 contrari il Senato di Washington ha abolito il Don’t Ask Don’t Tell, la legge del 1993 che vietava ai soldati americani di dichiarare liberamente la propria omosessualità. Per il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama si tratta di una vittoria storica ed inseguita sin dall’inizio del suo mandato:

La nazione non obbligherà più migliaia di patrioti a lasciare le forze armate solo perché gay. Come comandante in capo sono convinto che tale cambiamento non farà che evidenziare la professionalità delle truppe meglio addestrate che il mondo abbia mai conosciuto. Non saprò mai come ci si sente ad essere discriminati a causa dell’orientamento sessuale. Ma so che la mia storia non sarebbe possibile senza il sacrificio e la lotta di quelli che sono venuti prima di me e che non potrò mai ringraziare.

Barbra Streisand contro Barack Obama per la mancata abolizione del DADT (video) Cultura Gay Icone Gay Video

Barbra Streisand contro Barack Obama per la mancata abolizione del DADT (video)

Barbra Streisand contro Barack Obama per la mancata abolizione del DADT (video) Cultura Gay Icone Gay Video Intervenendo all’ultima storica puntata del Larry King, Barbra Streisand, icona gay per antonomasia, ha ha confessato di essere delusa dalla decisione del presidente americano Barack Obama di non mettere fine Don’t Ask, Don’t Tell, la legge del 1993 che vieta ai militari gay e bisessuali di servire apertamente il proprio Paese:

All’inizio, forse un po’, perché mi sarebbe piaciuto sbarazzarmi di un qualcosa estremamente omofobo. Potete immaginare? Ci sono cittadini che vogliono morire per la patria. Vogliono lottare per la libertà. Vogliono proteggere il loro paese, e non gli è permesso solo perchè sono gay?

Dopo il salto, trovate il video con l’intervista completa.