Usa: il Senato abolisce il DADT. Obama entusiasta per una vittoria storica Cultura Gay

Usa: il Senato abolisce il DADT. Obama entusiasta per una vittoria storica

Usa: il Senato abolisce il DADT. Obama entusiasta per una vittoria storica Cultura Gay Con 65 voti a favore e 31 contrari il Senato di Washington ha abolito il Don’t Ask Don’t Tell, la legge del 1993 che vietava ai soldati americani di dichiarare liberamente la propria omosessualità. Per il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama si tratta di una vittoria storica ed inseguita sin dall’inizio del suo mandato:

La nazione non obbligherà più migliaia di patrioti a lasciare le forze armate solo perché gay. Come comandante in capo sono convinto che tale cambiamento non farà che evidenziare la professionalità delle truppe meglio addestrate che il mondo abbia mai conosciuto. Non saprò mai come ci si sente ad essere discriminati a causa dell’orientamento sessuale. Ma so che la mia storia non sarebbe possibile senza il sacrificio e la lotta di quelli che sono venuti prima di me e che non potrò mai ringraziare.

Barbra Streisand contro Barack Obama per la mancata abolizione del DADT (video) Cultura Gay Icone Gay Video

Barbra Streisand contro Barack Obama per la mancata abolizione del DADT (video)

Barbra Streisand contro Barack Obama per la mancata abolizione del DADT (video) Cultura Gay Icone Gay Video Intervenendo all’ultima storica puntata del Larry King, Barbra Streisand, icona gay per antonomasia, ha ha confessato di essere delusa dalla decisione del presidente americano Barack Obama di non mettere fine Don’t Ask, Don’t Tell, la legge del 1993 che vieta ai militari gay e bisessuali di servire apertamente il proprio Paese:

All’inizio, forse un po’, perché mi sarebbe piaciuto sbarazzarmi di un qualcosa estremamente omofobo. Potete immaginare? Ci sono cittadini che vogliono morire per la patria. Vogliono lottare per la libertà. Vogliono proteggere il loro paese, e non gli è permesso solo perchè sono gay?

Dopo il salto, trovate il video con l’intervista completa.

Usa: la Camera favorevole all'eliminazione del Don't ask, Don't tell Cultura Gay

Usa: la Camera favorevole all’eliminazione del Don’t ask, Don’t tell

Usa: la Camera favorevole all'eliminazione del Don't ask, Don't tell Cultura Gay La strada per l’abrogazione del Don’t ask Don’t tell è ancora tortuosa, ma almeno si intravede un punto di arrivo. La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha votato positivamente per l’eliminazione della norma che vieta ai soldati americani di fare coming out (pena l’esclusione dall’attività lavorativa).

Adesso bisognerà attendere l’esito del voto del Senato, per sapere se effettivamente questa legge verrà definitivamente cancellata (i Repubblicani stanno facendo di tutto pur di fare ostruzionismo).

Barack Obama ha avuto un baby sitter gay Cultura Gay

Barack Obama ha avuto un baby sitter gay

Barack Obama ha avuto un baby sitter gay Cultura Gay Obama aveva una drag queen come bambinaia. A rivelarlo è il libro autobiografico Dreams from my Father, nel quale si racconta come il quarantaquattresimo Presidente degli Stati Uniti sia stato accudito prima del periodo adolescenziale da un travestito che aveva una relazione con un macellaio.

L’incontro tra Barack Obama e l’omosessuale, che provvedeva ogni giorno ad educarlo e accudirlo avvenne in Indonesia, intorno agli anni ’60, quando l’intera famiglia si trasferì a Giacarta. In seguito il baby sitter si dedicò ad alcuni spettacoli “en travesti” con una compagnia che si faceva chiamare “Le bambole fantastiche”.

Usa: il 31% dei gay ha votato per i repubblicani Cultura Gay GLBT News

Usa: il 31% dei gay ha votato per i repubblicani

Usa: il 31% dei gay ha votato per i repubblicani Cultura Gay GLBT News Barack Obama sarà anche un’icona gay ma gli omosessuali preferiscono votare sempre di più repubblicano. Questo è quanto emerge dagli ultimi sondaggi, riguardanti le recenti elezioni di midterm,  effettuati dalla network televisivo Cnn. Ebbene, i risultati di questa indagine hanno qualcosa di sbalorditivo: per la prima volta i gay che hanno votato per i Repubblicani, “a destra” come si direbbe dalle nostre parti, sono stati più del 31%.

La percentuale è da considerarsi record perché mai prima d’ora tanti omosessuali avevano preferito dare la loro preferenza ai conservatori. Rispetto al 2008 i gay erano il 27%, questo vuol dire che le politiche a favore dei diritti lgbt di Obama non hanno convinto  il 4% della popolazione omosessuale.

Usa: il Pentagono non ha problemi con i dipendenti gay GLBT News

Usa: il Pentagono non ha problemi con i dipendenti gay

Usa: il Pentagono non ha problemi con i dipendenti gay GLBT News Il Pentagono non ha problemi a stare a contatto con persone omosessuali. Lo ha rivelato una ricerca che sarà consegnata al Presidente Barack Obama il primo dicembre di questo anno, nel quel emerge che il quartier generale del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti non ha alcun problema a lavorare con persone appartenenti al mondo lgbt.

Maggiori dettagli sullo studio saranno forniti quando verrà reso pubblico il documento. Per il momento è stato reso noto solo che i dipendenti che lavorano all’interno del Pentagono non ritengono sia un ostacolo trovarsi di fronte al coming out di un collega.

Usa Barack Obama ha 150 gay nel suo staff GLBT News

Usa Barack Obama ha 150 gay nel suo staff

Usa Barack Obama ha 150 gay nel suo staff GLBT News Barack Obama ha 150 persone che lavorano nel suo staff appartenenti al mondo lgbt. La Casa Bianca non è nuova ad accogliere tra le sue mura gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, già nell’era Bill Clinton erano 140 i dipendenti con queste caratteristiche.

Per l’attuale Presidente degli Stati Uniti si tratta di un vero e proprio record: non solo ha battuto i numeri del predecessore di George Bush, ma detiene il primato anche rispetto ai presidenti degli altri paesi del resto del mondo.

Usa: Barack Obama incoraggia i giovani omosessuali vittime di bullismo omofobo Cultura Gay

Usa: Barack Obama incoraggia i giovani omosessuali vittime di bullismo omofobo

Usa: Barack Obama incoraggia i giovani omosessuali vittime di bullismo omofobo Cultura Gay Questa volta è Barack Obama in persona a parlare del problema del bullismo a sfondo omofobo, che in questi ultimi mesi ha provocato tanti suicidi tra i giovani gay:

Quello che voglio dirvi è che non siete soli voi non avete fatto niente di male. Non avete fatto nulla per meritare di essere vittime di azioni di bullismo.

Il Presidente degli Stati Uniti, in un video messaggio pubblicato su Internet, si è anche immedesimato nelle povere vittime:

Non so cosa voglia dire essere maltrattato per il fatto di essere gay ma so cosa vuol dire crescere con la sensazione di essere fuori posto. E’ dura.

Barack Obama: "Essere gay non è una scelta" Cultura Gay

Barack Obama: “Essere gay non è una scelta”

Barack Obama: "Essere gay non è una scelta" Cultura Gay Barack Obama ha detto la sua in merito a gay e transessuali. Il Presidente degli Stati Uniti ha parlato di omosessualità ad una platea di giovani studenti, affermando che non si tratta di una scelta ma di una condizione biologica dettata dalla natura:

Non sono e non pretendo di essere un esperto. Il mio e’ il parere di un laico, ma io non credo che sia una scelta: penso che le persone nascano con una certa fisionomia e che siamo tutti figli di Dio Non decidiamo chi amiamo; ed è per questo che credo che la discriminazione in base all’orientamento sessuale sia sbagliata.

Usa: Barack Obama gay in un manifesto Cultura Gay

Usa: Barack Obama gay in un manifesto

Usa: Barack Obama gay in un manifesto Cultura Gay In vista delle elezioni midterm, si accende il dibattito politico negli Stati Uniti. L’artista Paul Snover, attivo su numerosi siti Internet dell’ultra conservatore Tea Party, è stato commissionato nel creare un manifesto in cui viene ritratto il Presidente Usa Barack Obama in maniera al quanto offensiva.

Nel cartellone, di cui non si conosce l’identità del committente, si può vedere rappresentato un Obama in quattro diverse vesti: un kamikaze islamico, un mafioso, un bandito messicano e un omosessuale. In alto alle raffigurazioni si può leggere la scritta “Vote democRat”, con accanto disegnati dei ratti, ognuno con una propria iscrizione: “IRS”, l’amministrazione delle imposte, “EPA”, l’Agenzia di protezione dell’ambiente, e “FED”, la Banca centrale americana.

I 10 vip gay più spiati su Twitter Cultura Gay Icone Gay

I 10 vip gay più spiati su Twitter

I 10 vip gay più spiati su Twitter Cultura Gay Icone Gay Essere privi di un profilo su Twitter, per i vip (ma anche per i comuni mortali), equivale quasi a non esistere su questo pianeta. Il comunicare informazioni attraverso il famoso social network è diventato un modo per tutte le persone famose per rimanere a stretto contatto con i propri fans. Il successo o l’insuccesso di quanto si comunica lo si può misurare grazie alla conta dei ‘followers’, per dirla alla Facebook, gli utenti con cui  abbiamo stretto amicizia virtuale.

Lady Gaga e Barack Obama si trovano nelle prime posizioni dei più seguiti sull’aggregatore sociale. Se invece parliamo di personaggi gay, chi svetta sul podio? Recentemente è stata diffusa la top 10 dei vip con più ‘seguaci’all’interno di Twitter, curiosi di sapere chi occupa la prima posizione? La vulcanica Ellen DeGeneres si aggiudica la medaglia d’oro con ben 5.185.708 followers, la conduttrice oltre ad essere sposata con l’attrice Portia De Rossi è sempre stata in prima linea per la difesa dei diritti omosessuali.

In seconda posizione si piazza uno dei blogger più famosi del mondo, Perez Hilton conquista la medaglia d’argento con 2.413.486 followers. Per lui si tratta dell’ennesimo primato abbattuto, dato che il suo sito vanta quasi 8 milioni di visitatori al giorno. Il gradino più basso del podio lo occupa Stephen Fry con 1.762.879 followers. Fry è  un attore, scrittore e regista molto apprezzato in Gran Bretagna.

Usa, Barack Obama: "Giugno sarà il mese del Pride lgbt" GLBT News

Usa, Barack Obama: “Giugno sarà il mese del Pride lgbt”

Usa, Barack Obama: "Giugno sarà il mese del Pride lgbt" GLBT News Il Presidente Barack Obama, ha rinnovato il proprio impegno verso la comunità lgbt statunitense dichiarando giugno, il mese del Pride dedicato alla lotta all’Aids, l’abrogazione del Don’t Ask Don’t Tell nell’esercito ed l’estensione dei diritti civili a tutti i cittadini. Si legge nella dichiarazione ufficiale

Come cittadini americani, è nostro diritto che tutte le persone siano uguali, pertanto meritano gli stessi diritti, benefici e opportunità. Dal primo giorno d’indipendenza, la nostra Nazione ha lottato per ottenere ciò che è stato promesso. Un importante capitolo nella nostra grande e infinita storia è il movimento per la giustizia e l’ugliaglianza in nome della comunità lesbica, gay, bisessuale e transessuale. Questo mese, riconosciamo il grande contributo della comunità lgbt americana, rinnoviamo il nostro impegno nella lotta per uguali diritti agli americani della comunità lgbt e per porre fine ai pregiudizi e le ingiustizie ove ancora persistono. Gli americani della comunità lgbt hanno rafforzato il tessuto della nostra nazione. Dai leader degli affari, ai docenti gli atleti, la comunità lgbt americana da sola ha ottenuto successo e importanza in ogni settore. Sono le nostre madri, i nostri padri, i nostri figli e figlie, i nostri amici e i nostri vicini.

Barack Obama:"Riconoscere le coppie gay negli ospedali" Cultura Gay

Barack Obama:”Riconoscere le coppie gay negli ospedali”

Barack Obama:"Riconoscere le coppie gay negli ospedali" Cultura Gay Il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è diventato promotore di una lodevole iniziativa per il riconoscimento delle coppie gay negli ospedali (Fonte La Repubblica)

Ogni giorno, in tutta l’America, a pazienti viene negata la cura dei loro cari, ai gay e le lesbiche americane viene spesso vietato di stare accanto a compagni di una vita, vietato di prendere decisioni in caso che il paziente non sia in grado di farlo