L’omofobia e la discriminazione guadagnano sempre un posto in prima pagina, anche on line. Questa volta è la Pennsylvania ad attirare l’attenzione dei media e il motivo è legato alla mancata concessione di uno sconto di famiglia per l’accesso a una piscina pubblica.
La società che gestisce la piscina è infatti colpevole di non aver applicato lo sconto a una famiglia omosessuale composta da due mamme e una bambina.
La notizia è stata riportata dal quotidiano York Daily Record che ha raccolto anche la testimonianza dei protagonisti, la signora Michelle Gladfelter e il proprietario della piscina, Russ Jacobs che avrebbe accolto i tre senza concedere loro lo sconto famiglia. Il motivo principale è che, a detta del proprietario, la struttura non riconosce la famiglia gay come nucleo famigliare tradizionale; una risposta che avrebbe fatto andare su tutte le furie la famiglia omosex.
E la legge cosa dice a riguardo? A differenza di altre realtà americane, la Pennsylvania non dispone di leggi anti-discriminazione quindi la scelta dell’imprenditore difficilmente potrà essere richiamata dalle autorità.
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