Il sindaco Riccardo Missiato vuole cacciare i gay da Spresiano: "Sono malati e deviati" Cultura Gay GLBT News

Il sindaco Riccardo Missiato vuole cacciare i gay da Spresiano: “Sono malati e deviati”

Il sindaco Riccardo Missiato vuole cacciare i gay da Spresiano: "Sono malati e deviati" Cultura Gay GLBT News Quando la Chiesa sembra volerci lasciare in pace per qualche giorno, ecco pronto l’ennesimo amministratore pronto a dispensare idiozie a tutto spiano. Riccardo Missiato, sindaco di Spresiano, un piccolo paese in provincia di Treviso, ha inaugurato la stagione della caccia (al gay ovviamente) fino al 22 settembre 2010 con l’obiettivo di riportare l’ordine a causa degli atteggiamenti “trasgressivi” della comunità lgbt locale. Non ci credete? Leggete le sue allucinanti parole

I gay sono malati e deviati, hanno bisogno di aiuto psicologico, dobbiamo scoprire dove sono e identificarli, e se sono clandestini devono venir espulsi. I cittadini li hanno visti sul Piave, sulla Pontebbana e nei parchi pubblici. Dire che queste pratiche sono vergognose è poco, siamo al degrado morale. E i gay non devono invadere la libertà altrui: sono stato a verificare, li ho visti che si appartavano. Ma controlleremo anche i tanti trans che prendono in subaffitto gli appartamenti per prostituirsi. Dobbiamo recuperare certi valori e la nostra morale.

Milano: non può più donare il sangue perchè gay GLBT News

Milano: non può più donare il sangue perchè gay

Milano: non può più donare il sangue perchè gay GLBT News Dopo 8 anni (e quasi venti anni di prelievi), Gabriele, un ragazzo gay dichiarato si è visto rifiutare la possibilità di donare il sangue nell’ospedale Gaetano Pini di Milano. Il ragazzo, che ha annunciato di non voler cercare un altro presidio sanitario dove poter effettuare tranquillamente i propri prelievi, ha raccontato il “fattaccio” sul suo blog ufficiale

Stamattina sono andato a donare il sangue come da otto anni a questa parte. Le infermiere, gentili e simpatiche come sempre, mi danno il foglio da compilare con le solite domande su eventuali contatti con sangue infetto, viaggi, abitudini sessuali, in attesa della visita con la dottoressa responsabile. Quando lei arriva, mi guarda dritto negli occhi, titubante: ‘Gabriele è già da un po’ che volevo parlarti ma non ho avuto occasione. Come sai ci siamo uniti al policlinico, adesso dipendiamo da loro. E le loro direttive sono chiare: non possiamo accettare donatori omosessuali’. Io non sono d’accordo ma devo seguire le direttive dei miei superiori. Non posso farti donare’. Non potevo credere alle mie orecchie: e pensare che prima mi chiamavano a casa se passava troppo tempo tra una donazione e l’altra! Vi ho dato 9 litri in 8 anni e adesso non posso più solo perchè sono gay?

Non si è lasciata attendere la reazione di Paola Concia

Luca Di Tolve: "Non credo ci siano gay felici" Cultura Gay

Luca Di Tolve: “Non credo ci siano gay felici”

Luca Di Tolve: "Non credo ci siano gay felici" Cultura Gay Forse il nome Luca Di Tolve non vi dirà apprentemente niente, se non lo riconducete all’indiscusso protagonista della canzone sanremese di Povia, Luca era gay, magicamente diventato etero, sposato con una certa Lisa e accanito sostenitore dell’Udc e dei suoi ideali cristiani. Dalle pagine di A, l’uomo vuota il sacco raccontando nei minimi particolari la propria svolta

Non credo ci siano gay felici. Chi nasce maschio deve fare cose da maschio. Deve seguire la sua natura. I veri maschi entrano in una comunione profonda tra di loro, senza per questo avere rapporti sessuali. Una volta ero omosessuale e di sinistra, ora sono sposato.

Sono lontani i rapporti fugaci consumati con altri uomini

Monsignor Enrico Solmi ai gay: "Non vi sentiate discriminati" Cultura Gay

Monsignor Enrico Solmi ai gay: “Non vi sentiate discriminati”

Monsignor Enrico Solmi ai gay: "Non vi sentiate discriminati" Cultura Gay Nei giorni scorsi, il vescovo di Parma, Enrico Solmi, ha tenuto un incontro con i suoi fedeli gay nel tentativo di far convivere due universi così lontani, eppure tanto complementari. Il settimanale Vita Nuova ha rivelato i risultati del confronto religioso

L’incontro è un segno non solo della sensibilità personale di mons. Solmi, ma costituisce un richiamo chiaro a non discriminare nessuno (e Dio sa quanto c’è bisogno di questo richiamo ai nostri giorni). Riafferma con autorevolezza inequivocabile, che nessuno e’ escluso dalla comunione ecclesiale per la sua appartenenza a determinate categorie sociali.

La denuncia per omofobia si farà on line Cultura Gay

La denuncia per omofobia si farà on line

La denuncia per omofobia si farà on line Cultura Gay Un importante passo alla lotta dell’omofobia è stato compiuto grazie all’apporto della Polizia di Stato. Il viceacapo Francesco Cirillo ha annunciato l’attivazione di un canale privilegiato on line per denunciare discriminazioni e violenze omofobiche e transfobiche direttamente sito della Polizia di Stato.

Soddisfazione per l’iniziativa da parte delle associazioni GayLib, Arcigay e Rete Lenford, che hanno tenuto una tavola rotonda nei giorni scorsi per discutere su una delle più brutte piaghe della nostra società, e che fatica ancora a trovare una soluzione ottimale

Tre sono i punti sui quali c’è l’intenzione di muoversi. Il lancio di una grande campagna di comunicazione mirata alla massima conoscenza dell’osservatorio, la formazione professionale degli agenti di forza pubblica e il coinvolgimento nei lavori dell’osservatorio, a vari livelli, delle associazioni lgbt e dei vari rappresentanti istituzionali (Governo, Unar) già impegnati nella prevenzione delle discriminazioni. Quello di oggi è il primo passo operativo in un cammino che, grazie all’impegno e alla collaborazione della Polizia di Stato, farà crescere il Paese in materia di sicurezza, prevenzione e diritti per i cittadini omosessuali e transessuali

Bullismo omofobico, l'orrore quotidiano delle scuole italiane Cultura Gay

Bullismo omofobico, l’orrore quotidiano delle scuole italiane

Bullismo omofobico, l'orrore quotidiano delle scuole italiane Cultura Gay In base della prima ricerca nazionale svolta in Italia di Arcigay con il Contributo del Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali sul bullismo omofobico presentata ieri 7 luglio 2010 a Roma, la scuola italiana è teatro di continui episodi a sfondo omofobico. I dati sono allarmanti: due terzi degli studenti che frequentano la scuola secondaria superiore ha udito epiteti omofobi e prese in giro nei confronti di maschi. Per uno studente su cinque queste espressioni fanno parte della vita scolastica quotidiana.

Uno studente su 13 ha assistito almeno una volta nell’ultimo mese ad aggressioni omofobe di tipo fisico (calci e/o pugni fino a molestie sessuali), nonostante la maggioranza degli insegnati dichiari di non esserne al corrente. Il 20% dei ragazzi ha commesso almeno un atto riconducibile al bullismo omofobico mentre il 4% dichiara di essere stato vittima di aggressione. Il bullismo che colpisce le studentesse lesbiche, ancorché preoccupante, è riportato in percentuali minori. Paolo Patanè, Presidente nazionale dell’Arcigay, è preoccupato per l’intensificarsi del fenomeno

Affitti negati ai gay: la Chiesa contro Mara Carfagna Cultura Gay

Affitti negati ai gay: la Chiesa contro Mara Carfagna

Affitti negati ai gay: la Chiesa contro Mara Carfagna Cultura Gay Il sito Pontifex, risponde senza mezzi termini al Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, che nei giorni scorsi, aveva espresso il proprio disappunto contro alcuni proprietari che negano apertamente la possibilità ai gay di affittare la propria casa. Un atteggiamento omofobo che deve essere combattuto per garantire a tutti il diritto d’alloggio senza distinzione d’orientamento sessuale.

Nell’articolo dal titolo “Ministro: vada al mare. La proprietà privata in Italia é inviolabile” di Bruno Volpe, si boccia il comportamento troppo “permissivo” della Carfagna nei confronti della comunità lgbt. Insomma, per il blog antigay non solo non abbiamo diritto ad alcun riconoscimento civile, ma nemmeno a vivere in una casa decente. Sul portale, si leggono affermazioni piuttosto “scottanti” sul tema

Fermate il Ministro Mara Carfagna che ormai é pronta alla tessera dell’Arcigay. Nel suo delirio sempre più travolgente, desiderosa di mettersi in evidenza stante la inutilità del suo ministero, ora chiede sanzioni per i proprietari di case che non affitano ai gay. L’art 41 della Costituzione, evidentemente, le sfugge. Lo comprendiamo, nel passato il Ministro non ha masticato molto diritto e neppure la politica, ma ha fatto la velina, nulla di grave ovviamente. Bene, secondo quella norma la proprietà privata va tutelata e protetta e i limiti consistono solo nel caso di uso antisociale. Bene, il proprietario, salvi regimi stalinisti o irrispettosi della libertà economica può affittare a chi gli pare, o non affittare o scegliersi il conduttore secondo i criteri che vuole lui e il Ministro o il Legislatore non è in grado, salva la latente incostituzionalità di limitare tale facoltà.

Franco Grillini a Klauscondicio: "I carabinieri gay hanno paura di fare outing" Cultura Gay

Franco Grillini a Klauscondicio: “I carabinieri gay hanno paura di fare outing”

Franco Grillini a Klauscondicio: "I carabinieri gay hanno paura di fare outing" Cultura Gay Intervendo a Klauscondicio, il programma d’approfondimento politico di Klaus Davi su Youtube, Franco Grillini, Presidente onorario di Arcigay e consigliere regionale per l’Italia dei Valori in Emilia Romagna, ha tracciato un accurato resoconto sulla forte omofobia tra le nostre Forze dell’Ordine

I carabinieri gay hanno il terrore di dichiararsi tali e, nonostante le dichiarazioni di tenore opposto del Ministro La Russa, in realtà non è cambiato nulla. A differenza della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, l’Arma si conferma un luogo ad alto tasso di omofobia e, pertanto, è più difficile fare outing per chi ne fa parte. C’è ancora una paura fortissima a dichiararsi da parte delle singole persone omosessuali organiche alle strutture militare.

Ornella Muti condanna ogni forma di discriminazione verso i gay Cultura Gay GLBT News Icone Gay

Ornella Muti condanna ogni forma di discriminazione verso i gay

Ornella Muti condanna ogni forma di discriminazione verso i gay Cultura Gay GLBT News Icone Gay Madrina d’eccezione del Gay Village, Ornella Muti tra le attrici italiani più sensibili alle tematiche del mondo gay, ha rilasciato un’interessantissima intervista al settimanale Vanity Fair in cui si è apertamente schierata contro chi discrimina il variopinto universo gay

La differenza tra essere omosessuale o meno è la stessa che passa tra l’avere i capelli biondi o mori. È solo una constatazione. O sei bionda o sei mora. Siamo tutti diversi e tutti uguali.

Un legame con la comunità lgbt che si è fortificato con il tempo

Rugby: Castleford Tigers multati per omofobia Lifestyle Gay

Rugby: Castleford Tigers multati per omofobia

Rugby: Castleford Tigers multati per omofobia Lifestyle Gay Brutto colpo per la squadra inglese di rugby dei Castleford Tigers, costretti a sborsare 40000 sterline (20.000 sterline immediatamente, mentre l’altra metà nel 2011) per i continui attacchi omofobi dei tifosi al giocatore gay del team avversario, Gareth Thomas. Il manager del rugbista insultato, Emanuele Palladino ha riportato le parole entusiaste per la decisione della Lega

Questo è un giorno storico. Gareth Thomas vuole mandare messaggi positivi ed essere portatore di cambiamenti, e per questi scopi questo è un grande passo in avanti sia per Gareth che per l’intero mondo dello sport. Non è per la multa, ma per aver riconosciuto che il comportamento di una certa componente dei fan dei Tigers non è accettabile nel 2010. Quello che è successo a Castelford non poteva passare sotto silenzio. Siamo contenti che la Lega abbia agito quello che è stato un serio incidente per tutte le persone coinvolte. La posizione della Lega chiarisce che comportamenti del genere non sono accettabili nel mondo in cui viviamo.

Ed ha tenuto a precisare di essere rimasto profandamente ferito dagli sfottò della tifoseria rivale, che effettivamente con il gioco in campo avevano poca attinenza

Rimini, niente messa per detenuto gay GLBT News

Rimini, niente messa per detenuto gay

Rimini, niente messa per detenuto gay GLBT News Riportiamo uno spiacevole episodio, accaduto nei giorni scorsi nel carcere di Rimini a Fabio Tonelli, gay dichiarato. Inizialmente al giovane omosessuale è stata assegnata una cella singola (e non gli è andata così male tutto sommato). I problemi più gravi sono cominciati a sorgere quando al recluso è stata negata la possibilità di partecipare alla messa domenicale in quanto il personale non intende scortarlo nella chiesa interna alla casa di detenzione.

Dall’istituto penitenziario fanno sapere che effettivamente il detenuto non può prendere parte alla funzione religiosa, perchè il parroco è costretto ad articolare la celebrazione in tre momenti: uno per gli “ospiti” della sezione Andromeda (dove si trovano i prigionieri con problemi di droga), uno per quelli colpevoli di altri reati e il terzo riservato ai transessuali. Per ovvie ragioni di sicurezza personale, chi si dichiara omosessuale non può frequentare gli stessi spazi dei detenuti eterosessuali e neppure transessuali, ecco perchè Fabio non può partecipare al rito cattolico.

Italia's Got Talent, Carmen Masola: "Gli omofobi? Li appenderei per le palle" Televisione Gay

Italia’s Got Talent, Carmen Masola: “Gli omofobi? Li appenderei per le palle”

Italia's Got Talent, Carmen Masola: "Gli omofobi? Li appenderei per le palle" Televisione Gay In occasione dell’usicta del suo album, Vissi d’Arte, Carmen Masola, vincitrice della prima edizione di Italia’s Got Talent, ha confessato liberatamente a Gay.it, gli anni di gavetta in cui è stata costretta a subire ogni forma di discriminazione personale (dettate dal peso eccessivo) pur di inseguire il sogno della musica

Ho subito tantissime discriminazioni per il mio fisico. Una volta dopo avermi vista mi hanno annullato un concerto, ero troppo grassa. Ogni volta è stato un grande dolore, pensavo di smettere di cantare ma non ho mollato mai.

Monsignor Alfeo Giovanni Ducoli: "Ingiuste violenze su gay, ma a volte provocano” Cultura Gay GLBT News

Monsignor Alfeo Giovanni Ducoli: “Ingiuste violenze su gay, ma a volte provocano”

Monsignor Alfeo Giovanni Ducoli: "Ingiuste violenze su gay, ma a volte provocano” Cultura Gay GLBT News Intervistato da Pontifex, l’arcivescovo emerito di Belluno, monsignor Alfeo Giovanni Ducoli, affronta a viso aperto il tema dell’omosessualità e delle violenze omofobe dei giorni scorsi con risultati piuttosto sconcertanti. Cosa penserà mai della condizione gay? Tenetevi forte perchè vi troverete di fronte ad affermazioni piuttosto pesanti

In sé stessa, come patologia, non é un peccato se repressa e contenuta nei limiti delle giusta misura. In poche parole se l’ omosessuale che non ha colpa di questa sua inclinazione disordinata e contro legge etica, si contiene e non da scandalo, non lo possiamo considerare peccatore. In sostanza non é pensabile condannare chi vive portando dignitosamente e con pazienza questa dolorosa croce.

In caso di atti omosessuali praticati con immensa gioia, le cose cambiano

Napoli Pride 2010: Omofobia crimine contro l'umanità Cultura Gay

Napoli Pride 2010: Omofobia crimine contro l’umanità

Napoli Pride 2010: Omofobia crimine contro l'umanità Cultura Gay In occasione del Gay Pride di Napoli dei giorni scorsi, la città è stata tappezzata con alcuni manifesti contro la violenza omofoba. La campagna, promossa dall’Assessore alle politiche sociali e giovanili del Comune di Napoli, Giulio Riccio, vuole lanciare un chiaro segnale in difesa dei diritti omosessuali e contro ogni forma di discriminazione.

L’iniziativa, che ha per slogan, Omofobia: crimine contro l’umanità, mostra un ragazzo napoletano, Francesco, in due posti ben distinti: sul luogo di lavoro, una macelleria ed a casa in compagnia del suo ragazzo, Nicola con cui convive da sette anni.