La piaga del bullismo omofobo continua a mietere vittime. Jack Reese si è tolto la vittima a causa dei suoi compagni di scuola, i quali avevano reso la sua vita un inferno.
Le modalità con cui il ragazzo americano si è tolto la vita non sono trapelate. Alex Smith, il suo ragazzo, ha spiegato che i bulli prendevano di mira Jack in ogni occasione, anche in pubblico, noncuranti dei luoghi e delle circostanze (anche durante proiezioni didattiche). Un amico del giovane, tramite Facebook, ha fatto sapere:
Era bravissimo con i bambini e amava prendersi cura di loro. Stava imparando a parlare giapponese, era bravo a disegnare e a fare foto, molto bravo con i computer e amava giocare all’X-Box. Spero che le cose cambieranno.
L’associazione dei Genitori, Amici e Familiari delle persone Gay in una nota parla di “grave perdita”:
La morte di Jack Reese dimostra che c’è ancora molto da fare. Piangiamo la sua morte come una perdita.