Storie di gay, figli di boss Cultura Gay

Storie di gay, figli di boss

Storie di gay, figli di boss Cultura Gay Vanity Fair ha raccolto le crude testimonianze di chi vive la propria omosessualità come un dramma. Sono i figli dei boss, che per ragioni d’onore, non posso vivere apertamente il proprio orientamento omosessuale per paura di ripercussioni sulla propria vita. Come Rocco, diciannove anni, erede di un boss calabrese, che non può usare nè il suo cognome né mostrare il suo volto per paura di essere scoperto:

Ho sempre saputo di essere gay. Da piccolo giocavo con le Barbie… I miei genitori non sanno niente di me, non capirebbero… Appartengo a una famiglia della ’ndrangheta di Reggio Calabria. Una famiglia oppressiva che si è sempre intromessa nella mia vita, e che non mi permetterà mai di vivere come voglio, almeno finché resterò qui. Per questo ho un progetto: scappare al Nord appena finite le scuole. Non voglio fare la fine di mio zio, costretto a un matrimonio combinato per evitare il disonore che qualcuno si accorgesse della sua omosessualità…

Girolamo Lo Verso, ordinario di Psicologia clinica all’Università di Palermo, ritiene che il fenomeno sia diffusissimo su tutto il territorio nazionale:

In Cosa nostra c’è sempre stata omofobia. Non per moralismo, poiché la mafia non ha un’etica. L’omosessuale è ritenuto inaffidabile perché non ha un’identità certa. Non è come il “vero uomo” che non parla, che di solito non tradisce la moglie, che uccide senza emozioni, che pensa solo agli affari… Guardi la storia di Leonardo Vitale, il primo pentito di mafia. Passò tutta la vita ad angosciarsi sulla propria identità sessuale, perché nel suo ambiente non c’era niente di più sporco e disprezzato dell’omosessualità…

Va bene così: campagna gay-friendly di Arcigay Aosta e Agedo Cultura Gay Gallery

Va bene così: campagna gay-friendly di Arcigay Aosta e Agedo

Va bene così: campagna gay-friendly di Arcigay Aosta e Agedo Cultura Gay Gallery Porta per titolo, E va bene così, la campagna sociale di Arcigay Aosta, nata dalla collaborazione con Agedo, associazione di genitori di omosessuali, e grazie al patrocinio del comune di Aosta e del Csv. I manifesti della campagna saranno affissi nel capoluogo con un messaggio di fondo molto significativo: se si scopre di avere un figlio, un fratello, un parente gay non bisogna isolarlo, ma accoglierlo nel migliore dei modi possibili.

A proposito della lodevolissima iniziativa, Elena Tartaglione, presidente del comitato Arcigay regionale, ha detto (Fonte Aosta Sera):

Roma: progetto di pedonalizzazione della Gay Street Cultura Gay Video

Roma: progetto di pedonalizzazione della Gay Street

Roma: progetto di pedonalizzazione della Gay Street Cultura Gay Video Annalisa Scarnerà, a nome dell’associazione Gay Street, ha realizzato un contributo video per sensibilizzare l’opinione pubblica romana (e non solo) sulla pedonalizzazione del tratto di strada adiacente al Colosseo di Roma e al centro della movida di tanti gay, lesbiche e transgender (Fonte Affari Italiani):

Due-tremila persone a sera, non possono continuare a fare lo slalom, per questo, dopo il silenzio, abbiamo deciso di realizzare un video nel quale si spiega il valore turistico e culturale di questo polo di aggregazione multietnico e multiculturale, e dove spieghiamo come togliere le auto e come riqualificare la zona, il cui valore va ben oltre la comunità che rappresentiamo. Siamo consapevoli che dobbiamo impegnarci per primi nella tutela e nel rispetto del decoro della nostra strada che ormai ha un valore nazionale e internazionale.

Livorno: storico incontro tra il vescovo Simone Giusti e l'Arcigay Cultura Gay

Livorno: storico incontro tra il vescovo Simone Giusti e l’Arcigay

Livorno: storico incontro tra il vescovo Simone Giusti e l'Arcigay Cultura Gay Storico incontro tra i rappresentanti dell’Arcigay Livorno ed il vescovo Simone Giusti negli uffici della Curia. In una nota il segretario livornese dell’Arcigay Calàero Catavaio, ha commentato il confronto con entusiasmo (Fonte La Nazione):

Una posizione di avanguardia rispetto alla realta’ nazionale della Chiesa Cattolica in Italia. Il vescovo Giusti ha testimoniato un’apertura alle tematiche relative all’omosessualità, in controtendenza rispetto alle chiusure che vengono nello stesso giorno dall’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo che ha vietato una veglia di preghiera per le vittime dell’omofobia.

La sezione gay livornese ha illustrato, inoltre, un quadro dell’associazionismo ‘lgbt’ cattolico riportando ‘il disagio dei molti omosessuali cattolici che si sentono divisi tra la volonta’ di vivere serenamente e visibilmente la propria affettività e la feroce condanna religiosa che ancora grava sulle loro esistenze’.

Bruzzano: ronde omofobe aggrediscono coppie gay Cultura Gay GLBT News

Bruzzano: ronde omofobe aggrediscono coppie gay

Bruzzano: ronde omofobe aggrediscono coppie gay Cultura Gay GLBT News Marco Mori, presidente Arcigay Milano, ha denunciato l’organizzazione di ronde armate omofobe che, armate di coltelli, bastoni ed altro, aggrediscono coppie gay, picchiandoli, derubandoli di tutto e sfaciandogli l’auto nei pressi di Bruzzano (Fonte Repubblica):

Con molta preoccupazione continuiamo a ricevere in questi giorni segnalazioni d’incursioni armate organizzate da parte di un gruppo di ragazzi italiani che aggredisce persone omosessuali nella zona di AfforiBruzzano. Si tratterebbe di un furgone bianco che scarica ragazzi intorno ai vent’anni armati di bastoni di ferro o legno, che distruggono autovetture e circondano e aggrediscono persone indifese.

Palermo: parroco vieta la veglia anti-omofobia ai cristiani gay Cultura Gay

Palermo: parroco vieta la veglia anti-omofobia ai cristiani gay

Palermo: parroco vieta la veglia anti-omofobia ai cristiani gay Cultura Gay Padre Luigi Consonni, parroco della Chiesa di Santa Lucia a Palermo, ha annunciato la sospensione della veglia di preghiera indetta dai cristiani gay in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia:

La Curia di Palermo, venuta a conoscenza dell’iniziativa, mi ha invitato, nel pieno rispetto delle norme date dalla Santa Sede, a sospendere l’incontro di preghiera del giorno 12 nella nostra parrocchia.

Daniela Tomasino, presidente di Arcigay Palermo e portavoce del Palermo Pride, non ha digerito ancora il no rifilato dalla Curia per l’organizzazione dell’evento:

Messico: ucciso attivista gay Cultura Gay GLBT News

Messico: ucciso attivista gay

Messico: ucciso attivista gay Cultura Gay GLBT News Tragedia in Messico. E’ stato assassinato, infatti, il Presidente dell’associazione gay della città di Chilpancingo, Quetzalcóatl Leija Herrera. Secondo fonti attendibili, alle o7:53 di ieri una chiamata è arrivata al comando della polizia la quale informava della presenza di una persona ferita nella colonia. Purtroppo, all’arrivo dei soccorsi, l’attivista non era già più in vita. Le ferite sembrano dovute a colpi di pietra ed erano presenti anche sul volto dell’uomo. Emiliano Garcìa, altro rappresentante dell’associazione, si è detto scioccato dall’avvenimento in un programma televisivo:

Siamo costernati. Al momento dell’uscita dal bar, quando è stato colpito, egli era accompagnato, ma non sappiamo chi fosse l’uomo con lui!

Gay Center apre pagina Facebook contro l'omofobia Cultura Gay GLBT News

Gay Center apre pagina Facebook contro l’omofobia

Gay Center apre pagina Facebook contro l'omofobia Cultura Gay GLBT News Il Gay Center decide di promuovere un’importante iniziativa tesa ad estirpare sino all’ultimo germe omofobo, in questo caso dal web. Dopo presunti baci bannati da Facebook e dichiarazioni di politici non proprio gay-friendly, l’associazione ha deciso di aprire una pagina Facebook dal nome Baci contro l’omofobia. Sono tutti invitati quindi, ad iscriversi al gruppo e ad inviare baci di protesta che fungano da messaggio positivo nel clima ancora teso che si respira in Italia.

E’ stato creato già un fotomontaggio che ritrae il Sottosegretario Carlo Giovanardi baciarsi con il leader fondamentalista dell’Iran Ayatollah Khamenei. Ovviamente si tratta di una provocazione nei confronti di due personaggi che non hanno certo mai brillato per tolleranza nei confronti del diverso; il primo si è esposto con la protesta ai danni della campagna dell’Ikea e il secondo, beh, purtroppo la tolleranza non sa neanche cosa significhi…

Palermo: scritte omofobe sui manifesti del Gay Pride Cultura Gay Gallery

Palermo: scritte omofobe sui manifesti del Gay Pride

Palermo: scritte omofobe sui manifesti del Gay Pride Cultura Gay Gallery Il prossimo 21 maggio, a Palermo, si svolgerà il Gay Pride. Nelle ultime ore, i manifesti sono stati presi di mira da alcuni vandali che hanno imbrattato le mura della città con delle scritte cariche di insulti e parolacce verso il popolo lgbt. Luigi Carollo, portavoce del Pride di Palermo e fondatore dell’Associazione Articolo Tre, ha condannato il gesto:

Non mi stupisce, anche l’anno scorso è successa la stessa cosa: i cittadini palermitani sono stati meravigliosi, ci sono stati accanto hanno invaso le piazze e le città, ma si sa che il Pride non risolve il grave problema dell’omofobia. Inoltre dopo le ultime sparate di Giovanardi, Merlo e Buttiglione sulle pubblicità Ikea e sul ruolo dei gay nella società italiana di certo non possiamo aspettarci nulla di buono. Per questo quest’anno bisogna fare ancor di più dell’anno scorso.

Arcigay: baci gay contro l'omofobia Cultura Gay

Arcigay: baci gay contro l’omofobia

Arcigay: baci gay contro l'omofobia Cultura Gay

Parte oggi, in tutte le città italiane, la campagna Arcigay in occasione della prossima Giornata Internazionale Contro l’Omofobia in programma il 17 maggio. Le immagini, realizzate dal Comitato Provinciale Arcigay Nuovi Passi di Udine e Pordenone e da Arcilesbica Udine, immortalano baci gay tra coppie consolidate e che stanno assieme da tanti anni. Daniele Brosolo ed Eva Dose, presidenti delle due associazioni locali, non nascondono la grande soddisfazione per il “riciclo di lusso”:

Siamo davvero orgogliosi che la nostra iniziativa abbia avuto un simile successo: superato lo “scandalo” locale, la civiltà friulana ha “contagiato” tutto il Paese proprio nell’anno del 150° anniversario della Repubblica, quasi a simboleggiare un’Italia unita anche contro le discriminazioni. Un bacio omosessuale friulano che entrerà nella storia del movimento lgbt.

Spagna:  la discriminazione gay si espande con le tasse dei contribuenti Cultura Gay GLBT News

Spagna: la discriminazione gay si espande con le tasse dei contribuenti

Spagna:  la discriminazione gay si espande con le tasse dei contribuenti Cultura Gay GLBT News La chiesa cattolica spagnola ha cominciato da svariati mesi un’esaustiva campagna per far sì che i contribuenti marchino la casella relativa all’istituzione nell‘IRPF, destinandole, in sostanza una quota delle proprie tasse. La campagna dello scorso anno ha fruttato alla chiesa ben 252 milioni di euro.

Ma destinare soldi alla chiesa porta a diverse conseguenze. La più importante, segnalata da Europa Laica, riguarda il fatto che, marcare tale casella, implica il non destinare tale denaro a Sanità, Educazione ed altri settori simili, con un impoverimento delle casse dello stato, già dilapidate dalla recente crisi.

Bacio libero, i racconti di una giornata da non dimenticare Gallery Manifestazioni Gay Video

Bacio libero, i racconti di una giornata da non dimenticare

Bacio libero, i racconti di una giornata da non dimenticare Gallery Manifestazioni Gay Video Si è concluso con un buon riscontro di partecipanti, la manifestazione ribattezzata Bacio libero, ossia una forma di protesta collettiva (e pacifica) di etero e gay contro il sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi per chiedere maggior tutela (ed uguaglianza) di diritti anche per la comunità lgbt italiana, non particolarmente tutelata dalla classe dirigente italiana.

Vogliamo le vostre foto, i video ed i racconti per una giornata che non dovrà essere ricordata come un caso isolato della nostra storia politica. Postatele tranquillamente sul nostro profilo Facebook o sfruttate al meglio la nostra sezione dei commenti per tirare le somme sulla vostra esperienza

Mosca: il Gay Pride si farà il 28 maggio (forse) Manifestazioni Gay

Mosca: il Gay Pride si farà il 28 maggio (forse)

Mosca: il Gay Pride si farà il 28 maggio (forse) Manifestazioni Gay

Missione compiuta (o quasi). Dopo anni di lotta dura e repressioni popolari finite anche nel sangue, il nuovo sindaco di Mosca ha autorizzato il Gay Pride nazionale, attesissimo per fine maggio. L’organizzatore della manifestazione, Nikolai Alexeiev, si è preoccupato di dare l’annuncio ufficiale:

Dopo 5 anni di lotta abbiamo ottenuto dal sindaco l’autorizzazione per organizzare un Gay Pride il 28 maggio prossimo. Il Gay Pride russo quest’anno sarà dedicato all’omosessualità nella storia della cultura mondiale e della civilizzazione. Lo scopo è fornire alla società un’informazione oggettiva sulla storia dell’atteggiamento verso l’omosessualità nella cultura e nella scienza e sul contributo che importanti figure gay hanno dato alla cultura e all’arte.