Sergio Arcuri, gay a teatro in Cronaca di un disamore

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Sergio Arcuri, gay a teatro in Cronaca di un disamore Cultura Gay Icone Gay Televisione Gay L’affascinante Sergio Arcuri, fratello della più conosciuta Manuela, è attualmente impegnato a teatro nell’opera Cronaca di un disamore, dove interpreta un ragazzo gay tormentato dalla fine di una relazione sentimentale molto importante. Pur dichiarandosi eterosessuale, l’attore ha ammesso di aver riscontrato parecchi similitudini con il suo personaggio (Fonte Tgcom)

Non sono gay ma mi sono ritrovato in moltissime sensazioni che il protagonista prova al termine della sua relazione di 4 mesi con Maurizio. C’erano molti momenti che ho vissuto nelle mie relazioni passate.

Il bel Sergio è in prima linea nella lotta contro l’omobofia, una delle piaghe più brutte della società italiana

Senza falsi moralismi dico che esiste. Ma per mia esperienza personale, ho viaggiato molto in Italia, penso che la situazione sia migliorata rispetto a 20 anni fa. Oggi non è difficile trovare nei locali o per strada gruppi di amici etero e gay, proprio come accade a me.

Netta è la posizione sull’esistenza delle coppie di fatto, che vanno tutelate ugualmente nonostante la forte ostilità del Vaticano

Non bisogna far finta che la realtà non esista. Nella vita di tutti i giorni ci sono un sacco di coppie gay, lesbiche ma anche etero che convivono. C’è anche da dire che viviamo in un Paese cattolico e questo complica le cose. Ma per me è giusto che vengano riconosciuti i diritti delle coppie di fatto.

L’attore romano è favorevole all’adozione da parte di coppie glbt, purchè venga analizzato ogni singolo caso per non traumatizzare la convivenza con il bambino affidato.

È un tema delicatissimo. Va analizzato caso per caso. Ci sono diversi studiosi che hanno esposto le teorie più diverse sulla crescita di un bambino in un ambiente ‘etero’ o ‘gay’. Quando sono andato in Kossovo, in guerra, c’erano un sacco di orfani e sicuramente avrebbero trovato tanto amore in una famiglia gay. Non vedo quale sia il problema. Poi ci sono molte varianti, ad esempio è importante che il bimbo venga allattato (lo dicono i medici), mentre un gay non potrebbe farlo, c’è chi tira in ballo la legge di natura, la procreazione… Insomma non è un tema che può essere affrontato a cuor leggero.

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