Cadono a fagiolo le ultime dichiarazioni di Rupert Everett, che d’accordo con l’appello lanciato, nei giorni scorsi, da Richard Chamberlain in cui invitava i colleghi gay a non fare coming out per non avere ripercussioni sul lavoro, ha raccontato gli ‘effetti’ della sua dichiarazione pubblica sulla sua carriera a Radio 4 della BBC
Dopo aver reso pubblica la mia omosessualità, non ho fatto molto a Hollywood e non ho più avuto un lavoro. Ho girato un paio di film, sono stato molto fortunato all’inizio della mia carriera. Poi non ho più avuto un ingaggio per dieci anni, così sono tornato in Europa. Hollywood è un mondo estremamente conservatore che finge di essere liberale. Lo show business è stato creato per gli eterosessuali e la maggior parte delle persone che lo frequentano non sono gay. C’è un ordine interno che va rispettato. Questo ordine stabilisce chi diventerà famoso e continuerà a fare carriera, indipendentemente dai risultati al box office o dalla qualità. Vi sono un sacco di uomini e donne che hanno il potere di decidere quali sono le persone giuste e queste persone rimaranno in auge per molto tempo.