Nuova Zelanda: McDonald’s censura i siti gay per proteggere i bambini

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Nuova Zelanda: McDonald's censura i siti gay per proteggere i bambini Cultura Gay Non intende stravolgere più di tanto i filtri del suo WiFi, la filiale neozelandese di McDonald’s. Mark Hawthorn, uno dei responsabili della famosa catena di fast food del paese, ha fatto sapere che le restrizioni messe in atto verso gran parte dei siti a tematica omosessuale hanno lo scopo di proteggere i clienti minorenni:

Abbiamo la responsabilità di assicurarci che tutte le informazioni disponibili siano amiche dei bambini, proseguiremo su questa strada per proteggerli.

La reazione da parte di Jay Bennie, content manager di GayNZ.com, uno dei siti censurati, non è tardata ad arrivare:

Se qualcuno pensa che “gay” sia solo sesso, “lesbica” sia solo sesso, “transessuale” sia solo sesso, mostra quanta ignoranza ha in merito all’argomento.

Nelle prossime ore si scoprirà se McDonalds ha per lo meno lasciato libero accesso ai più importanti portali di informazione lgbt. Intanto alcuni clienti hanno scoperto che alcuni siti porno gay sono visitabili con tutta tranquillità. Qualcosa non quadra: è necessario proteggere i bambini dalla cultura omosessuale, ma non dalla pornografia?

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