Jamey Rodemeyer, “meglio che sia morto”: bulli sospesi a scuola

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Jamey Rodemeyer, "meglio che sia morto": bulli sospesi a scuola Cultura Gay Jamey Rodemeyer si è suicidato il 19 settembre scorso dopo aver denunciato i soprusi e le persecuzioni subite dai compagni di scuola e dai coetanei. Appena 14 anni per una giovane vita spezzata a Buffalo, nell’upper State di New York. La sua “colpa”: scoprirsi bisessuale e avere intorno un mondo ostile. Qualche giorno fa, la decisione di ricordare il ragazzo con tutti i suoi amici, quelli veri. In sottofondo, una canzone di Lady Gaga, il suo idolo. Ma a rovinare tutto, l’arrivo di bulli della scuola che hanno iniziato ad urlare: “Meglio che sei morto, ne siamo felici”.

Una scena che ha sconvolto i presenti e non solo. Il sovrintendente del distretto scolastico Scott Martzloff ha infatti confermato che gli studenti colpevoli sono stati sospesi e saranno puniti.

Non lasceremo che le azioni di alcuni minaccino il benessere emotivo degli altri.

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