L‘Irlanda dice si ai matrimoni gay e lo fa in uno dei modi più belli: per volontà popolare. Lo stato europeo è infatti il primo a istituire il matrimonio per le persone dello stesso sesso attraverso un referendum. Segno che in quello stato la popolazione è effettivamente intelligente e dotata di buon senso.
Non possiamo che definire così delle persone che hanno deciso di rendere realtà diritti che da tempo sarebbero dovuti essere stati riconosciuti. In questo modo, attraverso il referendum è stata la popolazione a prendere in mano le redini del gioco, combattendo direttamente l’omofobia e dando spazio ad un diritto irrinunciabile per qualsiasi persona: quello di amare chi desidera e poterlo sposare. Il bello di queste votazioni è stato sì il risultato, ma anche il modo in cui gli irlandesi lo hanno pubblicizzato: bandiere rainbow ovunque, slogan a favore delle nozze gay e contro l’odio. Uno spettacolo che ha riscaldato davvero il cuore e che fa sognare che anche nel nostro paese possa un giorno succedere la stessa cosa. Il problema è che in Italia quando si tratta di diritti la politica è totalmente chiusa nei confronti di queste iniziative popolari. Quante volte il risultato di un referendum è stato ignorato? Molte volte.
Certo, uno sui matrimoni gay forse creerebbe quel movimento di opinione tale, anche a livello mondiale, che nessuno potrebbe ignorarlo. Nell’attesa di poter magari festeggiare similarmente, accontentiamoci di celebrare la vittoria dei nostri fratelli irlandesi che oggi hanno aperto il proprio cuore verso l’amore incondizionato, come è giusto che sia.
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