Gue Pequeno feat. Salmo, nuovo brano omofobo Merda in Testa

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Gue Pequeno feat. Salmo, nuovo brano omofobo Merda in Testa Omofobia Primo Piano

Se avessi un figlio gay, sicuro lo pesterei

Con questo scontro di parole, Gue’ Pequeno ha reso pubblico in internet l’ascolto del nuovo estratto dal mixtape Fastlife;mentre in tutto il mondo democratico, occidentale e civile si lotta quotidianamente alla decriminalizzazione dell’omosessualità, l’artista immagina un futuro in cui potrebbe essere padre-padrone, o forse non avrà posto la questione secondo tali termini: quando si parla di omofobia e transfobia, non si intende necessariamente di odio nei confronti delle persone lgbt, ma soprattutto della causa dell’odio, l’ignoranza.

Ignorare la vita di un altro essere umano è, nell’era dei social network in cui tutti si fanno gli affari di tutti, qualcosa di inconcepibile.

L’analisi della canzone, intitolata Merda In Testa, d’altronde non è che una serie di sillabe incrociate che vorrebbero descrivere un prototipo di essere umano non pensante (la materia marrone, sostitutiva della materia grigia, dovrebbe aver reso ben chiara e netta l’idea).

Ebbene, il singolo vede come featuring Salmo, che si fregia dell’onore di chiudere la strofa dicendo se avessi un figlio gay sicuro lo pesterei: di tutte le discriminazioni a cui i rapper moderni possano rifarsi, quella omosessuale è la più banale e scontata, ma ciò che turba non è di certo cercare di immaginare un genitore omofobo e le eventuali reazioni alla scoperta di un figlio gay (che sia Gue’ Pequeno, Salmo o Vattelapesca), piuttosto il fatto che un artista, al giorno d’oggi, promuova la violenza contro un minore definendo pestaggio l’azione verso il sangue del proprio sangue.

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Ciò che turba è la violenza sulla persona, non l’orientamento sessuale o il motivo che spinge alla vile azione; dopotutto, la violenza è solo l’ultima desolante prigione di chi è solo.

L’Arte stravolge i principi, i valori, le regole, non viola le menti -o i corpi- dei bambini, dei ragazzini, dei figli.

Anche perché l’arte insegna ed emoziona, ma la violenza cosa offre? La risposta è suggerita proprio dal titolo della nuova imperdibile hit di Gue’ Pequeno e Salmo.

Buon ascolto.

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