La Virtus Bologna sostiene la prima squadra di basket gay d’Italia Cultura Gay GLBT News

La Virtus Bologna sostiene la prima squadra di basket gay d’Italia

La Virtus Bologna sostiene la prima squadra di basket gay d’Italia Cultura Gay GLBT News La Virtus Bologna ha deciso di sostenere la prima squadra gay di pallacanestro italiana. In questo modo il Boga Basket potrà vantare di possedere un alleato d’eccezione; una delle più famose squadre di basket, non solo emiliane, ma anche di tutta la penisola.

Nella giornata di domani, durante la conferenza stampa, verrà illustrato l’intero progetto che riguarderà questo insolito quanto promettente team. A tenere a battesimo il Boga ci sarà Claudio Sabatini, Alessandro Cecchi Paone e Diego Dolcini. Intanto i componenti della prima squadra di basket d’Italia composta interamente da persone omosessuali ci tengono a precisare alcune cose sul loro conto:

Non ci piace dire che siamo la prima squadra di basket gay, semplicemente perché non esiste il basket gay: esistono soltanto ragazzi e ragazze gay che si riuniscono per fare sport. Non ci sono particolari caratteristiche che ci contraddistinguono, a parte l’essere gay, chiaro! Se si presentasse l’opportunità però accetteremmo volentieri anche giocatori etero, gay-friendly, e sarebbe molto bello riuscire anche a creare una squadra femminile.

Spagna: nasce la Repubblica Universale dei gay GLBT News

Spagna: nasce la Repubblica Universale dei gay

Spagna: nasce la Repubblica Universale dei gay GLBT News Chi tanto e chi niente, è il caso di dire. In Spagna è nata da poco una nazione interamente dedicata alle persone omosessuali (se pur di piccolissime dimensioni). La sede provvisoria del nuovo stato si trova con precisione a Terremolinos in quel di Malaga, all’interno della cosiddetta Gay House della città.

La Repubblica Universale dei gay è stata fondata da Javier Checa, attivista e organizzatore di numerose manifestazione a favore del popolo lgbt. L’ideatore ha precisato che la patria queer avrà un nuovo concetto di stato ed in particolar modo, come naturale che fosse, avrà in cima alla lista delle priorità i diritti dei cittadini omosessuali.

Bullismo: ragazzo gay si suicida GLBT News

Bullismo: ragazzo gay si suicida

Bullismo: ragazzo gay si suicida GLBT News I continui insulti, gli insopportabili maltrattamenti e le indescrivibili vessazioni che ogni giorno doveva subire all’interno delle mura scolastiche lo hanno spinto a compiere il suicidio. La vittima del bullismo era un ragazzino texano di 13 anni,  iscritto alla Hamilton Middle School di Houston, il quale ha deciso di togliersi la vita come ultimo disperato gesto per sfuggire alla cattiveria dei suoi compagni.

Chi frequentava il suo stesso corso lo prendeva in giro perché era il più ‘diverso’: non aveva capi firmati, era di un’altra religione ed era omosessuale. Lo studente aveva anche parlato con i suoi genitori di quello che accadeva a scuola, ma nonostante questi avessero più volte avvertito l’istituto scolastico purtroppo non sono riusciti ad evitare il peggio. La scuola d’altro canto ha sempre sminuito quello che stava avvenendo.

Asher Brown giovedì scorso, dopo aver trovato la pistola del patrigno, si è sparato un colpa alla tempia. Prima di premere il grilletto ha lasciato una lettera in cui spiegava le ragioni del suo gesto. Asher si fidava molto del genitore acquisito, tanto da confessargli per primo il fatto di essere gay.

Uno smash per i diritti civili: a Roma un torneo di tennis pro gay Cultura Gay GLBT News

Uno smash per i diritti civili: a Roma un torneo di tennis pro gay

Uno smash per i diritti civili: a Roma un torneo di tennis pro gay Cultura Gay GLBT News Si terrà domani al Campidoglio la presentazione della seconda edizione del torneo internazionale di tennis in difesa dei diritti del popolo queer dal titolo Uno smash per i diritti civili. La manifestazione prenderà il via il primo ottobre per poi concludersi il 3, ed è promossa  da numerose associazioni: Yellow Sport, Di’ Gay Project, Municipio X, TC Garden. Inoltre riceverà il sostegno della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura Spettacolo e Sport, Provincia di Roma – Assessorato allo Sport, Comune di Roma – Politiche Sportive e con il patrocinio di: Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità.

Il torneo raccoglierà 250 tra atleti e atlete che si sfideranno con un unico scopo: sconfiggere l’omofobia. A prendere parte all’evento ci saranno, tra l’altro, l’Onorevole Paola Concia e il ministro per le pari opportunità Mara Carfagna.

Usa: un gay su cinque non sa di essere sieropositivo GLBT News

Usa: un gay su cinque non sa di essere sieropositivo

Usa: un gay su cinque non sa di essere sieropositivo GLBT News Negli Stati Uniti un omosessuale su cinque è sieropositivo. È quello che emerge da uno studio condotto dal Centers for Disease Control and Prevention, nel quele si è cercato di capire quanto sia diffuso il virus dell’Hiv all’interno della popolazione maschile gay.

L’indagine ha riguardato 8 mila appartenenti a quest’ultimo gruppo, testati in 21 città americane con i più alti tassi di infezione. La maglia nera è stata attribuita a Baltimora, dove il 38% degli uomini adulti omosex ha contratto l’Hiv; la cittadina che presenta il minor numero di casi di contagio è Atlanta con il 6%.

Polonia: Elzbieta Radziszewska, Ministro per le Pari Opportunità, accusata di omofobia Cultura Gay GLBT News

Polonia: Elzbieta Radziszewska, Ministro per le Pari Opportunità, accusata di omofobia

Polonia: Elzbieta Radziszewska, Ministro per le Pari Opportunità, accusata di omofobia Cultura Gay GLBT News La Polonia e l’Italia sono al quanto vicine quando si parla di ministeri delle pari opportunità. Se nel nostro paese abbiamo l’onorevole Mara Carfagna che quando si tratta di fare concretamente qualcosa per il popolo queer fa orecchie da mercante, la patria di Giovanni Paolo II vanta invece un ministro che ha rilasciato delle dichiarazioni al quanto omofobe.

Elzbieta Radziszewska, nelle sue ultime apparizioni mediatiche, non solo si è lasciata sfuggire l’orientamento sessuale di un suo collega, ma ha anche espresso il suo parere in merito alla questione insegnanti gay:

Le scuole cattoliche dovrebbero agire secondo i loro valori e regole e dovrebbero avere la facoltà di rifiutarsi di dare un posto di lavoro a persone tali. Le scuole cattoliche dovrebbero avere il diritto di licenziare gli insegnanti gay.

Coppia gay da Guinness si bacia per 32 ore GLBT News

Coppia gay da Guinness si bacia per 32 ore

Coppia gay da Guinness si bacia per 32 ore GLBT News Il bacio più lungo del mondo? Appartiene a due ragazzi omosessuali. Matty Daley e Bobby Canciello si sono baciati per ben 32 ore e 30 minuti ininterrottamente, senza sedersi, senza staccare le labbra nemmeno per un secondo e senza neanche andare in bagno.

I due studenti del College del New Jersey hanno cominciato la prova nella mattinata di sabato 18 settembre per poi terminarla soltanto la sera del giorno successivo. Lo scopo del bacio più lungo del mondo non è stato solo un modo per entrare di diritto all’interno del libro del Guinness dei primati (si sta attendendo il responso della commissione ufficiale del Guinnes World Record per la proclamazione definitiva), ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica verso il progetto Trevor. Tale iniziativa ha come fine principale la prevenzione dei suicidi tra i giovani gay, lesbiche e trans.

Messico: il cardinal Juan Sandoval Iñiguez discrimina i gay GLBT News

Messico: il cardinal Juan Sandoval Iñiguez discrimina i gay

Messico: il cardinal Juan Sandoval Iñiguez discrimina i gay GLBT News Non sono passate inosservate le dichiarazioni poco piacevoli nei confronti dei gay del cardinal Juan Sandoval Iñiguez. Il prelato qualche tempo fa, non solo aveva utilizzato dei termini poco gentili nel definire le persone omosessuali, ma si era anche scagliato pesantemente contro le adozioni da parte delle coppie dello stesso sesso:

Vi fareste adottare da un paio di froci?

Vescovi gay: nessun problema per la Chiesa anglicana GLBT News

Vescovi gay: nessun problema per la Chiesa anglicana

Vescovi gay: nessun problema per la Chiesa anglicana GLBT News Il vescovo di Canterbury, Rowan Williams, a dichiarato al Times che la Chiesa Anglicana non ha nessun problema a nominare pastori persone omosessuali. Tali dichiarazioni hanno suscitato un vero e proprio vespaio di polemiche da praticamente qualunque parte dell’anglicanesimo: sia la parte conservatrice che la parte progressista hanno definito negativo il pensiero di Williams.

Durante l’intervista l’arcivescovo anglicano d’Inghilterra ha si ammesso di non aver alcun problema nel nominare vescovi gay, ma con una sostanziale condizione rispetto ai vescovi eterosessuali: i primi, oltre a rispettare la tradizione e gli standard storici, devono anche restare celibi:

Usa: infermiera lesbica reintegrata nell'esercito Cultura Gay GLBT News

Usa: infermiera lesbica reintegrata nell’esercito

Usa: infermiera lesbica reintegrata nell'esercito Cultura Gay GLBT News Nonostante il Senato americano si sia espresso di recente a sfavore dell’abolizione della legge del Don’t ask don’t tell, nella realtà le cose stanno diversamente. Infatti il giudice Ronald B. Leighton ha ordinato il reintegro di una infermiera delle forze armate dopo che era stata scoperta la sua omosessualità.

Margaret Witt, questo il nome della donna, era stata licenziata dal suo incarico dopo che l’ex marito della compagna aveva rivelato ai suoi superiori il suo orientamento sessuale. La politica del Non chiedere non dire impone ai soldati americani di non ammettere pubblicamente la propria omosessualità, pena l’esclusione dalla vita militare.

Nella sentenza emanata dal giudice Leighton della corte Distrettuale degli Stati Uniti si legge che non vi alcuna discrepanza tra l’essere lesbica e lo svolgere diligentemente il lavoro all’interno all’esercito:

Coppia gay si ribella al sesso rumoroso della vicina  GLBT News

Coppia gay si ribella al sesso rumoroso della vicina

Coppia gay si ribella al sesso rumoroso della vicina  GLBT News Una coppia fa sesso troppo rumorosamente svegliando di continuo i vicini, un’altra coppia si ribella alla situazione minacciando i responsabili degli orgasmi chiassosi. Siamo a Treviso, nel pieno centro storico, protagonisti della vicenda sono due gay e una donna in compagnia del suo boy toy. Come si potrebbe immaginare non sono i due fidanzati omosessuali a produrre le urla moleste ma la vicina di casa sessantunenne.

La scatenata signora da quando aveva conosciuto il fidanzato trentenne non dava pace al vicinato: ogni volta che i due si facevano travolgere dalla passione, automaticamente facevano passare notti insonni al vicinato. La spiacevole situazione è durata fino a quando i condomini del piano di sopra hanno deciso di mettere fine al divertimento.

Ragusa: gay umiliato con secchio di urina GLBT News

Ragusa: gay umiliato con secchio di urina

Ragusa: gay umiliato con secchio di urina GLBT News Vincenzo si trovava all’interno della sua auto quando un gruppo di balordi ha cominciato ad insultarlo pesantemente per il solo fatto di essere omosessuale. La banda di imbecilli (non c’è altro termine per definirli), non soddisfatta di quanto già aveva fatto ha avuto la brillante idea di lanciare sulla vettura del ragazzo un secchio di urina. Il malcapitato ha avuto la prontezza di segnare il numero di targa dell’auto su cui viaggiavano i carnefici.

Questo vergognoso caso di omofobia è accaduto a Ragusa all’inizio di questa settimana, il protagonista della vicenda si chiama Vincenzo ed è un giovane ragazzo siciliano come tanti che, per la sola ‘colpa’ di essere gay, è stato vessato da una comitiva di suoi conterranei:

Martedì scorso mi trovavo in una zona in cui noi gay ci incontriamo. Degli idioti, tre o quattro, in auto sono passati accanto alla mia vettura, io stavo ascoltando la radio, si sono accostati e mi hanno lanciato contro un secchio di urina che ha colpito la mia macchina. Li ho inseguiti e ho preso la targa. Poi sono andato in questura a fare la denuncia. A Ragusa sto bene. Non sono discriminato, ho tantissimi amici, persone che mi vogliono bene, però, come in tutti i posti, ci sono gli imbecilli che non ci rispettano. Qui c’è un clima tranquillo anche se il mio sogno è andarmene perché questo è sempre un piccolo centro e per noi ragazzi non ci sono vere chance.

Florida: incostituzionale il divieto alle adozioni gay Cultura Gay GLBT News

Florida: incostituzionale il divieto alle adozioni gay

Florida: incostituzionale il divieto alle adozioni gay Cultura Gay GLBT News In Florida il divieto di adozione per le coppie gay è stato definito incostituzionale: a stabilirlo è stata una sentenza emessa dal governatore dello stato americano Charlie Crist. Tutto deriva dal caso di Frank Gill e del suo compagno, la coppia nel 2004 aveva preso in custodia due fratellini dopo che un tribunale li aveva sottratti alla madre naturale che aveva forti disturbi psichici e problemi di tossicodipendenza.

Nella sentenza si afferma che i due uomini posso adottare i bambini che hanno in custodia da ben 6 anni, soprattutto si sottolinea come la legge in vigore sia altamente discriminatoria:

Data la presenza di un divieto di adozione per tutte le persone omosessuali, ci si aspetterebbe che tali persone non fossero capaci di essere dei genitori, al contrario, qui siamo tutti d’accordo che omosessuali ed eterosessuali possono essere bravi genitori allo stesso modo.

Lady Gaga sconfitta: l'abolizione del Don't ask, don't tell non passa al Senato GLBT News Icone Gay

Lady Gaga sconfitta: l’abolizione del Don’t ask, don’t tell non passa al Senato

Lady Gaga sconfitta: l'abolizione del Don't ask, don't tell non passa al Senato GLBT News Icone Gay Lady Gaga ha fatto il possibile, non è bastato un video in cui faceva presente ai Senatori americani di abolire il Don’t ask, don’t tell e non è servito a nulla il comizio pubblico in cui invitava a riflettere tutti sulla medesima questione, qualche giorno fa. Gli Usa dicono no all’abolizione della legge che impedisce ai gay e alle lesbiche di dichiarare pubblicamente il proprio orientamento sessuale qualora questi vogliano fare vita militare.

Stefani Germanotta, durante l’ormai celeberrimo filmato, si era rivolta direttamente ai politici americani con lo scopo di combattere la legge entrata in vigore nel 1993:

Sono qui per essere una voce per la mia generazione. Non è la voce della generazione dei senatori che votano, ma quella dei giovani di questo paese: la generazione segnata da questa legge. È una legge che viola le nostre libertà civili, è una legge ingiusta che rende più forte il pregiudizio. Sono qui per chiedere ai senatori di abrogarla e di combattere l’ostruzionismo del senatore McCain.