Non ha intenzione di mollare la presa verso il popolo omosex. Carlo Giovanardi ha chiesto al Comune di Verona di poter cambiare il copione di uno spettacolo gay-friendly per sensibilizzare l’opinione pubblica sul delicatissimo tema dell’omofobia. Nell’ambito Divercity, una manifestazione sulla diversità al Teatro Camploy della città veneta, si era pensato di mettere in scena un Romeo ed un Giulietto gay ma il sottosegretario alla Famiglia non ci sta:
Non sono riuscito a leggere il testo nonostante l’avessi richiesto al sindaco Tosi e all’assessore Bertacco, ma posso dire che se quello di Verona è uno spettacolo che difende i diritti e condanna l’omofobia non ho niente da dire, ma se invece è una versione del Romeo e Giulietta di Shakespeare in cui Romeo è un uomo e Giulietta anche, beh, qualcosa da dire ce l’ho. Io che faccio l’amministratore pubblico so bene che prima di concedere un patrocinio della presidenza del Consiglio a una manifestazione chiedo di conoscerne i contenuti e l’orientamento. Poiché quindi il Comune di Verona patrocina lo spettacolo, immaginavo che sapesse a cosa va incontro.
Non è d’accordo con Giovanardi, Giovanni Miozzi, presidente della provincia: