Perù: i matrimoni gay nel programma elettorale dei due candidati alla Presidenza della Repubblica

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Perù: i matrimoni gay nel programma elettorale dei due candidati alla Presidenza della Repubblica Cultura Gay Nonostante la forte opposizione della Chiesa cattolica, i due principali candidati alla Presidenza della Repubblica peruviana (le elezioni si terranno il prossimo 10 aprile con eventuale ballottaggio al 5 giugno) hanno inserito nella propria agenda elettorale, iniziative a favore del matrimonio gay (o quantomeno al riconoscimento delle unioni civili tra persone dello stesso sesso).

L’ex presidente Alejandro Toledo (esponente del partito Perú Posible), attualmente in testa ai sondaggi elettorali, ha sottolineato che il suo programma contempla la legittimazione delle coppie di fatto gay con l’obiettivo di governare ‘una società inclusiva dato che il Perù non è uno Stato repressivo’. Manuel Rodríguez Cuadros, rappresentante dello schieramento Fuerza Social, si dichiara a favore di una riforma delle leggi peruviane per mettere agli omosessuali di sposarsi.

Si dividono gli altri pretendenti alla poltrona di Presidente del Perù: Luis Castañeda (leader di Solidaridad Nacional) è disponibile a concedere il diritto alla successione in caso di morte di uno dei due partner mentre sia Pedro Pablo Kuczynski (di Alianza por el Gran Cambio) e Keiko Fujimori (di Fuerza 2011) non hanno mostrato alcuna contrarietà per l’introduzione di unioni civili senza distinzione di “famiglie”. Mica come in Italia, che ci si affanna a denigrare (e smantellare nel giro di un secondo) qualsiasi iniziativa a favore della comunità lgbt.

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