Omofobia, quella diretta e quella velata

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Omofobia, quella diretta e quella velata Omofobia

Anche se vorremmo non doverne parlare nella speranza che non esista più, non ci stancheremo mai di parlare di omofobia e di come questo atteggiamento ignorante e retrogrado delle persone sia capace di condizionare la normale esistenza delle persone. Oggi vogliamo mettere il punto sui due principali tipi di omofobia: quella diretta e quella che potremmo definire velata. Due facce di una stessa ignobile medaglia.

Inutile prenderci in giro: di gente ignorante è pieno il mondo. E di gente violenta anche. Quando queste due caratteristiche tutt’altro che peculiari si mescolano in un unico mix otteniamo la peggiore delle manifestazioni omofobe: gli attacchi fisici. Questa è la forma più grave di omofobia diretta. Le persone infatti non vengono solo additate per i loro gusti sessuali o per il loro amore nei confronti delle persone dello stesso sesso ma vengono contestualmente sottoposti ad attacchi fisici di diversa tipologia: aggressioni, percosse, lancio di oggetti. E’ di qualche giorno fa la notizia del lancio di bottiglie di urina a Torino nei confronti di un locale gay-friendly. Talvolta ci chiediamo se sia giusto nominare come fobia un comportamento così ignobile. Non è paura … è un comportamento da mentecatti quello che spinge le persone ad odiare e non accettare le altre solo perchè quest’ultime provano attrazione per lo stesso stesso. E non dimentichiamo gli insulti.

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Vi è poi un omofobia più velata ma altrettanto grave: quella che passa per la discriminazione e per battute inaccettabili di scherno che vogliono sembrare uno scherzo ma che in realtà esprimono solo l’ignoranza di chi le emette. E’ la stessa che porta a fare battute sessuali ed a schernire le persone anche solo partendo da una particolare acconciatura. Un atteggiamento, sbagliato che viene considerato normale. Il nostro pensiero? Sarebbe ora che tutti si regolassero un po’ di più ed imparassero ad essere corretti e completamente liberi da qualsiasi odio.

Photo Credit | Getty Images