Legge sull’omofobia bocciata: i commenti a caldo

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Legge sull'omofobia bocciata: i commenti a caldo Cultura Gay La comunità lgbt italiana non ha digerito la sonora batosta alla Camera in seguito all’approvazione delle pregiudiziali di costituzionalità mosse dal Pdl, Lega e Udc. Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, ha commentato (Fonte Asca):

La bocciatura della legge contro l’omofobia di oggi e’ un atto vergognoso di questo Parlamento, che pone chi l’ha votata fuori dal dettato Costituzionale. Per la seconda volta i partiti anti-gay affossano un provvedimento utile per contrastare le discriminazioni e si coprono di ridicolo verso l’Europa e il resto dell’Occidente. La comunita’ lesbica, gay e trans rispondera’ non ammainando le bandiere e, in occasione delle prossime elezioni politiche, lavoreremo per un vero e proprio boicottaggio di quei parlamentari che hanno votato a favore delle pregiudiziali di costituzionalita’. Il rischio concreto per chi, come noi, opera attivamente contro l’omofobia sui territori e nelle citta’, in particolare nelle grandi aree metropolitane, e’ che questa decisione possa passare nell’opinione pubblica come una resa della politica di fronte a fenomeni violenti e discriminatori come l’omofobia che, invece, hanno bisogno della massima attenzione e di decisioni politiche concrete che non isolino e lascino soli anche i sindaci, gli amministratori locali e le associazioni impegnate sul territorio.

Rocco Buttiglione:

Sono contro le discriminazioni. Ma questa legge nasce sulla base culturale della cosiddetta ‘discriminazione positiva’: si attribuiscono cioe’, ad alcuni cittadini piu’ diritti che non ad altri, perche’ si ritiene sia un risarcimento per torti del passato o perche’ si vuole favorire uno stile di vita giudicato positivo e da diffondere. Verra’ presentata una mozione ”che impegni il governo a incrementare l’azione di controllo del territorio da parte delle forze di polizia, per prevenire atti di violenza contro i gay (e gia’ che ci siamo, anche contro quelli che non sono gay.

Luisa Capitanio Santolini, deputata Udc:

I paladini del Pd che difendono a parole l’omosessualita’ dovrebbero capire una volta per tutte che le persone vengono prima del loro orientamento sessuale. Ad essere discriminatoria era proprio questa proposta di legge che, invece di difendere l’uguaglianza dei cittadini, ne declinava la tutela in base alle inclinazioni sessuali. Oggi, dunque, il Parlamento ha scritto una bella pagina di democrazia contro la discriminazione invocando l’incostituzionalita’ della proposta. Evidentemente, il Pd ha le idee confuse a tal punto da non intuire che questo provvedimento, se approvato, avrebbe generato un effetto boomerang per chi, pur omosessuale, non vuole essere etichettato come appartenente a una categoria a parte. Accusare di violenza chi esprime un voto in un’aula del Parlamento non mi pare un grande esempio di tolleranza.

Rosy Bindi, vicepresidente della Camera dei deputati e Presidente dell’Assemblea nazionale del Pd:

Un voto di incivilta’, che rivela tutta l’ipocrisia della destra. Sanno solo condannare la violenza contro gli omosessuali a parole e poi con i fatti bloccano una legge contro l’omofobia. Senza questa legge il nostro ordinamento registra un altro triste primato negativo dell’Italia. Noi non ci arrendiamo e torneremo a proporre la legge. Il comportamento dell’Udc e’ stato deludente. Non e’ vero che l’aggravante per atti di violenza contro gli omosessuali aprirebbe la strada a una legislazione di favore su altri diritti. Questa tesi e’ un’aggravante: pur di non affrontare in Parlamento e serenamente il confronto sulle unioni civili si e’ disposti a sopportare la violenza contro gli omosessuali.

Pietro Laffranco, vicepresidente dei deputati del Pdl:

Il Pdl non ha alcun atteggiamento omofobo. Sul decreto non c’e’ altro da discutere. Il nostro gruppo parlamentare ha voluto riaffermare con il voto d’aula di oggi il principio costituzionale che tutti i cittadini sono uguali.

Paola Concia, deputata del Partito Democratico:

Voglio ringraziare di cuore tutto il Gruppo parlamentare del Partito Democratico che ha lavorato compatto e unito su questa proposta di legge e l’ha sostenuta con convinzione, e in particolare il Capogruppo Franceschini per il suo appassionato intervento in Aula. Da settembre il Pd riproporra’ di nuovo questa battaglia di civilta’ contro le discriminazioni e la violenza, dentro e fuori il Parlamento, perche’ e’ compito di un grande partito, che si candida a governare il cambiamento, mettere al centro dell’agenda politica questi temi che riguardano tutti i cittadini. Sono d’accordo con il mio segretario Bersani, oggi il centro-destra ha scritto una delle pagine piu’ tristi e vergognose della storia repubblicana.

Margherita Boniver, deputato del Pdl e presidente del Comitato Schengen:

Solo qualche giorno fa mi sarei astenuta sulle pregiudiziali di costituzionalita’ del ddl sull’omofobia. Considero piu’ che giusta la battaglia delle minoranze ma sbagliato tecnicamente il ddl di Paola Concia. Dico con sincerita’ che trovo commuoventi le immagini di tante vecchie coppie gay che si sposano a New York. Non posso, comunque, dimenticare il vergognoso voto che ha portato all’arresto di Alfonso Papa e che mi ha aperto gli occhi sulla maggioranza giustizialista che si e’ espressa a Montecitorio.

Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Liberta’ (Sel):

Questione morale e’ anche chiudere la porta in faccia ai diritti delle persone gay, questione morale e’ anche legittimare le violenze frutto dell’omofobia, questione morale e’ anche minimizzare i comportamenti intolleranti e razzisti. Ancora una volta questo Parlamento si mostra incapace di capire cio’ che accade nella societa’ e si chiude nel proprio cuore di tenebra.

Pino Pisicchio, vicepresidente di Api e presidente della Commissione Giustizia della Camera nella scorsa legislatura:

Quella della legge sull’omofobia e’ una bocciatura incomprensibile. Era una giusta estensione della legge Mancino del ’93 contro i reati a contenuto razzista. Questa bocciatura e’ la seconda volta che accade, ed e’ grave perche’ e’ una battaglia di civilta.

Santo Versace, deputato Pdl:

E’ passato il principio che non ci puo’ essere un’aggravante. Invece quando la dinamica dell’aggressione e’ chiara l’aggravante dell’omofobia ci deve essere. Non possiamo tornare ai tempi di Auschwitz. Ho una mia testa e una mia coscienza. Credo sia importante punire chi commette un reato in ragione della religione o della razza. E lo stesso vale anche per chi lo commette contro gli omosessuali. Ho votato di conseguenza. La legge puo’ tornare in commissione. E si puo’ sempre migliorare.

Umberto Veronesi:

Esiste un allarme intolleranza. La radice e’ sempre la stessa, la paura del ‘diverso’ che si esprime in varie forme. Diverso e’ l’immigrato, il gay o la lesbica, diverso e’ chi professa una religione differente dalla mia. Il mondo avanzato sta progressivamente accettando dal punto di vista culturale l’idea dell’omosessualita’. Basti pensare alla recente legalizzazione dei matrimoni gay negli Usa. L’Italia non puo’ fare un passo indietro in questo processo.

Carolina Lussana, Vicepresidente del Gruppo della Lega Nord alla Camera:

Con il voto di oggi alla Camera dei Deputati abbiamo voluto da una parte condannare ogni forma di discriminazione sessuale e quindi di ogni condotta violenta e offensiva che abbia come motivazione i modi di vivere la sessualita’ della vittima e dall’altra sottolineare che con questa proposta di Legge si rischiava con la scusa di evitare alcune discriminazioni di introdurne di nuove. Perche’ adottare una aggravante specifica per gli atti offensivi motivati dall’omosessualita’ o dalla transessualita’ e non per i reati commessi in ragione della condizione di handicap o di malattia della persona offesa o della sua eta’ anziana.

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