La legge sull’omofobia è morta

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La legge sull'omofobia è morta Cultura Gay L’aula della Camera ha approvato le pregiudiziali presentate da Pdl, Lega Nord e Udc sul disegno di legge contro l’omofobia. Con 293 voti favorevoli (250 contrari e 21 favorevoli), i deputati hanno affossato definitivamente la proposta che aggiungeva un’aggravante per le violenze ai danni degli omosessuali. Paola Concia, tra le promotrici dell’iniziativa, ha commentato il tristissimo risultato (Fonte Repubblica):

Oggi la maggior parte del Parlamento ha scelto di stare dalla parte dei violenti e non delle vittime delle violenze e delle discriminazioni.

Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl della Camera, ha aggiunto:

Noi non abbiamo nessun atteggiamento omofobo e la nostra posizione di fondo è quella di considerare i gay come dei cittadini uguali agli altri e proprio per questo contestiamo ogni trattamento giuridico specifico e differenziato che come tale ammetterebbe e accentuerebbe una diversità, sostanzialmente incostituzionale. Ma battaglia non si ferma ripresenteremo un testo, magari proporremo una legge di iniziativa popolare.

Sconfortata anche Vladimir Luxuria, tra le attiviste più convinte dell’efficacia di una norma che tuteli la comunità lgbt:

Un copione già visto e anche un esempio di schizofrenia. Perché non si può accogliere il Trattato di Lisbona, che è contro la discriminazione sessuale e poi, a livello nazionale, non considerare una punizione o un’aggravante per i reati di odio commessi nei confronti di gay, lesbiche e trans.

Delusione, anche, da parte dell’Arcigay nelle parole del presidente, Paolo Patanè:

L’approvazione delle pregiudiziali di costituzionalità è l’ultimo oltraggio che una maggioranza fatta da uomini mediocri e di bassissimo profilo umano, politico e culturale ha voluto consapevolmente rivolgere alle persone lgbt e a tutto il Paese. L’Italia è stata spremuta senza pietà da questi mentecatti senza rispetto per la vita e i diritti della gente. Denunciamo all’ Europa ed al mondo civile che in Italia esiste un’autentica emergenza democratica e che in questo Paese una legge che tuteli le vittime dell’omofobia è definita dal Parlamento incostituzionale, mentre esponenti di primo piano di questa stessa maggioranza definiscono giuste e condivisibili le idee del mostro Breivik, l’assassino di Utoya. Questo Parlamento ha tradito la civiltà e la giustizia ed ha deciso di sostenere i violenti. Noi lo denunciamo all’opinione pubblica e chiediamo che l’ Unione ci aiuti a fronteggiare questa pericolosissima avanzata di omofobia, xenofobia, razzismo che il Parlamento italiano ha deciso di legittimare ancora una volta, dicendoci di fatto che la violenza deve essere sopportata e che la discriminazione è il metro della convivenza nel nostro Paese.

Non è piacuto nemmeno l’atteggiamento del ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna che si è astenuta:

Siamo delusi e attendiamo spiegazioni più chiare di questa scelta incomprensibile. Nel frattempo però ci sembra incredibile che questa maggioranza abbia posto la questione della violazione del principio di eguaglianza con l’introduzione dell’aggravante semplice ai reati mossi da odio omo-transfobico, ma abbia sempre duramente escluso di garantire proprio il compimento del principio di eguaglianza con l’estensione della Legge Mancino ai reati di odio omofobico e transfobico. A questo punto ci rivolgiamo proprio alla sensibilità ed al senso di giustizia del Ministro Carfagna e di tutte le forze politiche leali e democratiche di maggioranza e opposizione, perché si decidano a denunciare questa clamorosa contraddizione che è la vera fonte del voto di oggi. Chi vuole sottrarsi al disastro di questo precipizio che sta trascinando tutta l’attuale classe dirigente e continuare a fare parte della futura vita politica italiana con credibilità, abbia almeno il coraggio di dire che l’unica soluzione che garantisce quel principio di eguaglianza che oggi è stato usato contro la gente vittima di sofferenza, violenze e discriminazioni è esattamente la Legge Mancino. Ditelo oggi una volta per tutte, perché non solo le persone lgbt ma la società civile tutta non dimenticherà quello che oggi è accaduto alla Camera.

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