Giorgio Napolitano contro i matrimoni gay?

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Giorgio Napolitano contro i matrimoni gay? Cultura Gay

Giorgio Napolitano è contro o a favore dei matrimoni gay? Il Presidente della Repubblica italiana fa sapere a Carlo Giovanardi e Maurizio Gasparri il suo parere in merito alla loro richiesta di chiarimenti riguardo alla sentenza 4184 della corte di Cassazione, dove si parla del valore legale che possiede anche in Italia il matrimonio contratto all’estero da due cittadini dello stesso sesso. Napolitano nella missiva fa sapere:

La Corte di Cassazione ha ribadito, per un verso, che il divieto di contrarre matrimonio tra persone dello stesso sesso non comporta violazioni dei diritti fondamentali della persona; per un altro che, in base alla convenzione europea, gli Stati ‘non hanno alcun obbligo di prevedere nel proprio ordinamento anche il matrimonio per coppie dello stesso sesso’; per un altro ancora che, in assenza di specifiche previsioni, tale matrimonio e’ in Italia inidoneo a produrre qualsiasi effetto giuridico. Non pare perciò che con il loro provvedimento i giudici della Cassazione abbiano voluto sostituirsi al legislatore o interferire sulle scelte che solo ad esso spettano.

Gasparri e Giovanardi ne approfittano per portare acqua al loro mulino affermando che il Presidente si schiera a favore dei solo matrimoni tra etero:

Rileviamo con soddisfazione che il presidente Napolitano rileva la fondatezza della Sentenza della Corte di Cassazione, nella parte che applicando il nostro diritto positivo sancisce che il matrimonio fra persone dello stesso sesso, contratto all’estero, ‘in Italia è inidoneo a produrre qualsiasi effetto giuridico. Per quanto riguarda invece la parte della sentenza da più parti interpretata come una apertura della Cassazione al matrimonio gay, il Capo dello Stato ha correttamente valutato le ulteriori affermazioni del magistrato come criticabili da chiunque, riportandole se mai alla necessità di spiegare le ragioni per le quali la questione non veniva rimessa alla Corte Costituzionale. Riteniamo particolarmente significativa la mancanza di accenno all’affermazione dell’estensore della sentenza secondo il quale sarebbe ‘radicalmente superata la concezione secondo cui la diversità di sesso dei nubendi è presupposto indispensabile, per così dire «naturalistico», della stessa esistenza del matrimonio’, mentre il riferimento alla ‘tutela giurisdizionale di specifiche situazioni attinenti ai diritti fondamentali, per chi vive liberamente una condizione di coppia’ ci trova perfettamente d’accordo, avendo più volte sottolineato la nostra disponibilità a modificare le norme del codice civile laddove questi diritti risultassero discriminati.

Giovanardi e Gasparri, godersi le giornate di primavera? No, eh?

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