Dopo le dichiarazioni di Berlusconi si è scatenato un vero e proprio terremoto. La condanna unanime delle parole omofobe del Presidente del Consiglio sta arrivando da entrambi gli schieramenti politici, peccato che tra una settimana la polemica si sarà sgonfiata peggio di un sufflè. Ma tralasciando questo ultimo punto, torniamo a parlare dei politici che hanno replicato alle parole di Silvio. Antonio Di Pietro, leader Idv, ha precisato che il posto più adatto per Berlusconi non è palazzo Chigi, ma piuttosto una bettola:
Il posto ideale per Berlusconi non è certo palazzo Chigi ma una bettola di periferia. Oggi, infatti, abbiamo avuto l’ennesima prova dell’inadeguatezza del signor Silvio Berlusconi a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio. Berlusconi vive ancora nell’età della pietra, anzi, é peggio: vive nell’era delle discriminazioni razziali, sessuali, etniche e religiose. Bisognerebbe ricordargli che, nel frattempo, il nostro Paese ha ratificato il trattato di Lisbona che ha riconosciuto il diritto alla non discriminazione basata anche sull’orientamento sessuale. Essere gay è solo un diverso modo dell’essere e non una condizione di cui vergognarsi.
Chi invece sottolinea come il Premier non sia nuovo a uscite contro i gay è Franco Grillini. Il politico, tramite l’Agi, fa sapere che Berlusconi è contemporaneamente “puttaniere e moralista”:
Berlusconi ha detto un’altra stupidaggine sugli omosessuali, pensando magari di fare il simpatico senza riuscirci. Noi la pensiamo in un modo diametralmente opposto al suo: mille volte meglio gay che intrallazzone e sex addicted come Berlusconi, il quale pretende di essere insieme puttaniere e moralista. Berlusconi non e’ nuovo alle battute di pessimo gusto sugli omosessuali e sull’omosessualità. Durante una delle tante campagne elettorali disse che i gay ‘stavano tutti dall’altra parte.
Anna Paola Concia, va oltre il semplice commento delle parole capo del governo. La deputata del Partito Democratico, tramite il suo blog, lancia una sfida a Berlusconi:
Io sfido il premier ad appoggiare pubblicamente la proposta di legge contro l’omofobia di cui sono relatrice in Commissione Giustizia. Questa sarebbe la giusta risposta di un vero statista che ha a cuore la lotta contro le discriminazioni. Il Paese non ha bisogno di battute ma di fatti concreti.
Infine, Paolo Patanè si è detto indignato per le ultime uscite del fondatore del Pdl:
E’ inaccettabile che un capo di Governo, in una situazione di palese difficoltà a causa delle sue passioni senili, faccia emergere un atteggiamento machista e volgare con una dichiarazione del tutto priva di senso dell’opportunità che chiama in causa gay, lesbiche e trans. Non siamo disponibili a diventare il capro espiatorio di un Presidente del consiglio debole e che, con la sua dichiarazione, dimostra di appartenere ad una cultura trapassata. Il modo di rappresentare le Isitituzioni di Silvio Berlusconi non fa onore all’Italia e la sua rozzezza da macho latino è tra le cause del clima grottesco che vive il Paese. Arcigay chiede immediate le scuse ufficiali al Capo di Governo ed auspica un incontro che faccia chiarezza per una frase che offende gli omosessuali, le loro famiglie e i loro amici insieme e, nella sua concezione utilitaristica, tutte le donne.