Ello è un po’ sulla bocca di tutti in questi ultimi due giorni. Pur essendo online dal 2013. Una buona campagna marketing e l’aggettivo di “gay friendly” han fatto il resto. Soprattutto dopo la chiusura da parte di Facebook delle pagine personali di alcune Drag Queen americane che per tutta risposta oltre a sollevare l’attenzione sul fatto, manifesteranno a San Francisco il 2 ottobre.
Gay Friendly, va ripetuto, in questo caso, è una delle parole chiave. Soprattutto in un contesto come la rete dove, in alcuni luoghi, l’omofobia corre per la rete e lo fa a tutta potenza. Tumblr è una piccola oasi paradisiaca in generale per chi vuole postare materiale LGBTQ di ogni tipo, ma non è un social network. E Facebook può sospendere gli account se arrivano un certo numero di segnalazioni e la verifica della conformità dell’atto non avviene immediatamente. Ello in qualche modo, cancellando dall’equazione la pubblicità, regalando la possibilità di creare degli account con nomi d’arte e applicando una policy di totale lotta contro l’odio, fa sì che possa effettivamente apparire come più attraente rispetto al più vecchio ed importante Facebook.
Vale la pena di dare una chance a questo social network. Pensiamo di si. Il suo dichiararsi contro l’omofobia lo rende appetibile ad una prova. Ma attenzione, ci si muove solo su invito per ora quindi o fate richiesta o tentate di averne uno tramite un amico che già sia dentro. Ancora non abbiamo avuto modo di provarlo quindi non possiamo essere certi che a slogan corrisponda la realtà, ma speriamo di farlo presto.