Vescovo di Ragusa Paolo Urso: “Lo Stato riconosca unioni gay”

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Il Vescovo di Ragusa Paolo Urso è il primo esponente italiano del suo grado di investitura a dichiararsi a favore delle unioni omosessuali, precisando che non denota un’aderenza al matrimonio eterosessuale, ma per la Chiesa l’obiettivo massimo e costante dovrebbe essere quello di essere una casa dalle porte aperte per tutti.

La Chiesa Cattolica dovrebbe spalancare le braccia agli immigrati, alle donne in fuga da mariti violenti, agli omosessuali che si sentono esclusi.

Nato ad Acireale nel 1940, monsignor Urso ha le idee ben chiare su ciò che dovrebbe essere la visione ecclesiastica moderna:

Quando due persone decidono, anche se sono dello stesso sesso, di vivere insieme, è importante che lo Stato riconosca questo stato di fatto, che va chiamato con un nome diverso dal matrimonio, altrimenti non ci intendiamo.

Inoltre:

La Chiesa fa le sue valutazioni, ma ciò non toglie che deve sempre essere una casa dalle porte aperte, anche per i gay e le lesbiche. Non va confuso il peccato con il peccatore.

 

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