Dopo la fine dell’esclusiva tra la nota catena di grandi magazzini americana Target e la star Lady Gaga, proprio per la presunta omofobia di questi ultimi, i dissapori tra la comunità omosessuale e il marchio non cessano. A seguito di manifestazioni di gruppi di San Diego che protestavano a favore dei diritti gay di fronte alle sue vetrine, Target ha deciso di appellarsi al giudice per danni. I manifestanti avrebbero ostacolato l’afflusso normale dei clienti, arrecando un danno economico all’azienda.
Un processo è iniziato oggi contro, appunto, Canvas for a cause, il gruppo di difensori delle conquiste omosessuali.
In passato la catena pare avesse finanziato gruppi omofobi e campagne di politici a favore dell’intolleranza nei riguardi degli omosessuali. Target oggi precisa che non è assolutamente contro i gay; l’azione legale intrapresa riguarda infatti, a suo parere, ragioni economiche e non ideologiche.
Dalla sua, l’organizzazione gay si difende affermando che è un suo diritto manifestare di fronte alle vetrine di qualsiasi magazzino e che la libertà di parola deve essere preservata in qualsiasi contesto pubblico. Vedremo come la storia andrà a finire…