Pd, Paola Concia: "Il partito più omofobo? L'Udc. E subito dietro la Lega" Cultura Gay

Pd, Paola Concia: “Il partito più omofobo? L’Udc. E subito dietro la Lega”

Pd, Paola Concia: "Il partito più omofobo? L'Udc. E subito dietro la Lega" Cultura Gay

Nel giorno dedicato alle donne, Paola Concia, deputata Pd ed attivista del movimento lgbt italiano, è intervenuta alla trasmissione radiofonico, Un Giorno da Pecora, per stilare la classifica dei parlamentari più omofobi. A chi sarà andata la palma d’oro per il suo impegno denigratorio verso la comunità gay?

Luca Volontè e la Binetti, ma anche Buttiglione è molto omofobo. L’Udc è un partito omofobo anche se Casini molto meno degli altri. Lui fa l’omofobo ma non vorrebbe, le gerarchie ecclesiastiche lo costringono a farlo. Della Lega, Cota, è il primo. Poi, ci sono molte donne della Lega che mi guardano sempre male, ma non conosco i nomi. Renzo Bossi? Quello? Non sa neanche che cosa vuol dire ‘omofobo’.

Militia Christi ai gay: "Curatevi, non plagiate i bimbi" Cultura Gay GLBT News

Militia Christi ai gay: “Curatevi, non plagiate i bimbi”

Militia Christi ai gay: "Curatevi, non plagiate i bimbi" Cultura Gay GLBT News “Curate i gay, non plagiate i bambini” è il messaggio comparso, stamattina, sul muro dell’XI Municipo per contestare il progetto Famiglia arcobaleno voluto dal minisindaco, Andrea Catarci, che intende educare i cittadini alla normalità di una coppia gay con figli. Il gesto rivendicato da Militia Christi, vuole essere un chiaro messaggio intimidatorio contro chi difende la cultura omosessuale dagli integralismi di gruppi cattolici che più volte, si sono espressi duramente contro l’aborto, l’eutanasia o le nozze tra persone dello stesso sesso. Immediata la reazione di Fabrizio Marrazzo, presidente dell’Arcigay Roma (Fonte La Repubblica):

Militia Christi porta avanti un attacco sistematico ai diritti e alla vita delle persone lesbiche, gay e trans che arriva a colpire in modo plateale una istituzione imbrattando i muri vicini con frasi offensive e lesive della dignità delle persone omosessuali. Stiamo valutando anche azioni legali contro iniziative di questo tipo. Voglio esprimere la nostra solidarietà alle organizzazioni e ai professionisti che partecipano a un progetto così importante. Il Municipio XI è da sempre un laboratorio e sta facendo molto per l’uguaglianza di tutti i cittadini e di tutte le famiglie con iniziative di alto profilo che guardano all’Europa e ha tutto il nostro sostegno.

E di Andrea Catarci:

La scritta, firmata da Militia Christi, non è solo un’offesa al mondo omosessuale. Dimostra una volta di più quanto sia labile il confine tra il fondamentalismo, il razzismo e altri elementi di chiara matrice nazifascista che convivono nel movimento ultra cattolico. Se poi voleva essere un messaggio intimidatorio nei confronti del Municipio XI otterrà l’effetto contrario.

Roma: ragazzo gay insultato e colpito con vetro a Trastevere Cultura Gay GLBT News

Roma: ragazzo gay insultato e colpito con vetro a Trastevere

Roma: ragazzo gay insultato e colpito con vetro a Trastevere Cultura Gay GLBT News Un ragazzo gay di 22 anni è stato insultato, aggredito e ferito da tre ragazzi con pezzi di vetro fuori da un locale nel quartiere romano di Trastevere la notte del 28 dicembre. L’episodio altamente omofobo è stato denunciato da Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma e responsabile di Gay Help Line:

Il ragazzo stava trascorrendo una serata con alcune amiche in un locale a Trastevere, quando tre ragazzi romani di circa venti anni hanno cominciato a prenderlo di mira perché gay: si sono avvicinati al suo tavolo e gli hanno rivolto battute e insulti omofobi. Poco dopo, sempre in compagnia delle sue amiche, il giovane ha lasciato il locale ed è stato inseguito dai tre ragazzi che hanno ripreso a insultarlo gridandogli dietro “frocio, ricchione”. Subito dopo il giovane è stato colpito con un pezzo di vetro di un bicchiere rotto all’orecchio e ha riportato una ferita che avrebbe anche potuto costargli la vita se il colpo fosse stato inferto pochi centimetri più in basso, all’arteria.

Ha, inoltre, commentato:

E’ una vicenda sconcertante non si può subire un’aggressione così violenta perché gay. Un ragazzo di 22 anni non può essere segnato per tutta la vita nel corpo e non solo perché tre coetanei lo aggrediscono in questo modo al termine di una serata tra amici. Quest’anno, durante il quale si sono verificati molti casi di discriminazione e violenza, si conclude nel peggiore dei modi.

Paola Concia: "Molti parlamentari ospiti delle famiglie arcobaleno per il pranzo di Natale" Cultura Gay

Paola Concia: “Molti parlamentari ospiti delle famiglie arcobaleno per il pranzo di Natale”

Paola Concia: "Molti parlamentari ospiti delle famiglie arcobaleno per il pranzo di Natale" Cultura Gay Bellissima iniziativa promossa da Paola Concia per sensibilizzare l’opinione parlamentare sulla realtà dei nuclei familiari in cui i figli sono accuditi da coppie gay. Molti deputati hanno accettato di partecipare all’annuale pranzo di Natale organizzato dalle famiglie arcobaleno (Fonte Il Velino):

Circa 15 giorni fa avevo inviato una lettera a tutti i parlamentari, facendomi portavoce dell’Associazione delle famiglie arcobaleno che volevano invitare Deputati e Senatori a conoscere da vicino la realtà dei figli di genitori omosessuali, particolarmente in occasione del periodo delle feste. Oggi posso annunciare che sono già 24 i parlamentari che hanno accolto quell’invito e che entro Natale saranno ospitati a pranzo da una delle migliaia di famiglie arcobaleno presenti oggi in Italia. Voglio ringraziare tutti i colleghi che hanno dimostrato l’attenzione e la sensibilità a questa realtà. Una realtà fatta di bambini che sono in tutto e per tutto uguali agli altri, salvo il fatto che sono privi di molti diritti. Una realtà che esiste e che non può essere nascosta o semplicemente negata, e della quale è giusto che la politica accetti di farsi carico.

Berlusconi: un esposto dopo le sue battute contro i gay Cultura Gay GLBT News

Berlusconi: un esposto dopo le sue battute contro i gay

Berlusconi: un esposto dopo le sue battute contro i gay Cultura Gay GLBT News Giovanni Caponetto, presidente Comitato Arcigay Provincia di Torino, Andrea Benedino, membro segreteria provinciale Pd, Paolo Briziobello, fondatore Rete Nazionale di Cittadini Presente e Futuro,  Maria Cascella cittadina, esponente della società civile, Anna Paola Concia, parlamentare Pd, Aurelio Mancuso, presidente Equality Italia, e Maurizio Mori presidente di Consulta di Bioetica Onlus, hanno depositato un esposto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Torino nei confronti di Silvio Berlusconi.

Il Presidente del Consiglio dovrà pagare legalmente per quanto dichiarato nelle settimane scorse. Quale tra le tante dichiarazioni? Di parole idiote dalla bocca di Silvio in the sky (come dice la Littizzetto) se ne sentono praticamente una ogni ora, ma quella a cui noi ci riferiamo riguarda l’uscita sugli omosessuali:

Franco Grillini: "Silvio Berlusconi è un puttaniere moralista" Cultura Gay

Franco Grillini: “Silvio Berlusconi è un puttaniere moralista”

Franco Grillini: "Silvio Berlusconi è un puttaniere moralista" Cultura Gay Dopo le dichiarazioni di Berlusconi si è scatenato un vero e proprio terremoto. La condanna unanime delle parole omofobe del Presidente del Consiglio sta arrivando da entrambi gli schieramenti politici, peccato che tra una settimana la polemica si sarà sgonfiata peggio di un sufflè.  Ma tralasciando questo ultimo punto, torniamo a parlare dei politici che hanno replicato alle parole di Silvio. Antonio Di Pietro, leader Idv, ha precisato che il posto più adatto per Berlusconi non è palazzo Chigi, ma piuttosto una bettola:

Il posto ideale per Berlusconi non è certo palazzo Chigi ma una bettola di periferia. Oggi, infatti, abbiamo avuto l’ennesima prova dell’inadeguatezza del signor Silvio Berlusconi a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio. Berlusconi vive ancora nell’età della pietra, anzi, é peggio: vive nell’era delle discriminazioni razziali, sessuali, etniche e religiose. Bisognerebbe ricordargli che, nel frattempo, il nostro Paese ha ratificato il trattato di Lisbona che ha riconosciuto il diritto alla non discriminazione basata anche sull’orientamento sessuale. Essere gay è solo un diverso modo dell’essere e non una condizione di cui vergognarsi.

Chi invece sottolinea come il Premier non sia nuovo a uscite contro i gay è Franco Grillini. Il politico, tramite l’Agi, fa sapere che Berlusconi è contemporaneamente “puttaniere e moralista”:

Mara Carfagna: "Il centro destra ha fatto molto contro le discriminazioni gay" Cultura Gay

Mara Carfagna: “Il centro destra ha fatto molto contro le discriminazioni gay”

Mara Carfagna: "Il centro destra ha fatto molto contro le discriminazioni gay" Cultura Gay In un’intervista molto approfondita a Il Giornale, il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha ribadito il proprio no all’istituzione di matrimoni (ed eventuali adozioni) tra persone dello stesso sesso e sostiene l’effettivo impegno del suo Governo verso le tematiche omosex:

Ci fu un equivoco sull’avverbio. Citavo il professor Francesco D’Agostino, giurista, il quale sostiene che non vi sono ragioni so­ciali per dare riconoscimento alle coppie omosessuali, in quanto questo tipo di convi­venze, pur essendo lecite, non hanno rilie­vo pubblico, perché non esiste un autenti­co interesse della società a tutelare unioni che sono costitutivamente sterili. In segui­to è maturato un rap­porto lei sereno e schietto con quel mondo. Il go­verno Berlusconi è in assoluto quello che ha fatto di più contro la discriminazione degli omosessuali.

La Ministra non si è pentita affatto di aver dato il patrocinio per il Gay Pride di Roma:

Non lo darei nemme­no oggi. Non credo che le istituzioni debbano patrocinare una mani­fes­tazione che è stata ri­petutamente contras­segnata da oscenità e da insulti rivolti al Papa e alla Santa Sede.

Paola Concia: "Mi sposo in Germania" Cultura Gay

Paola Concia: “Mi sposo in Germania”

Paola Concia: "Mi sposo in Germania" Cultura Gay Matrimonio in vista per Paola Concia. La deputata del PD convoglierà a nozze con la sua storica fidanzata nella primavera del 2001. Ovviamente non potrà usufruire dei ristoranti italiani e di conseguenza neanche delle prelibatezze del nostro paese, questo perché l’Italia non ne vuole sapere di approvare le unioni gay.

Come si poteva immaginare, la Concia, ha scelto un paese europeo che consente alle persone dello stesso sesso di unirsi in matrimonio:

Mi sposerò in Germania, la prossima primavera. Non è una novità assoluta, ma stavolta abbiamo l’indicazione precisa di quando si farà: nella primavera del 2011, appunto.

Uno smash per i diritti civili: a Roma un torneo di tennis pro gay Cultura Gay GLBT News

Uno smash per i diritti civili: a Roma un torneo di tennis pro gay

Uno smash per i diritti civili: a Roma un torneo di tennis pro gay Cultura Gay GLBT News Si terrà domani al Campidoglio la presentazione della seconda edizione del torneo internazionale di tennis in difesa dei diritti del popolo queer dal titolo Uno smash per i diritti civili. La manifestazione prenderà il via il primo ottobre per poi concludersi il 3, ed è promossa  da numerose associazioni: Yellow Sport, Di’ Gay Project, Municipio X, TC Garden. Inoltre riceverà il sostegno della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura Spettacolo e Sport, Provincia di Roma – Assessorato allo Sport, Comune di Roma – Politiche Sportive e con il patrocinio di: Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità.

Il torneo raccoglierà 250 tra atleti e atlete che si sfideranno con un unico scopo: sconfiggere l’omofobia. A prendere parte all’evento ci saranno, tra l’altro, l’Onorevole Paola Concia e il ministro per le pari opportunità Mara Carfagna.

Milano: non può più donare il sangue perchè gay GLBT News

Milano: non può più donare il sangue perchè gay

Milano: non può più donare il sangue perchè gay GLBT News Dopo 8 anni (e quasi venti anni di prelievi), Gabriele, un ragazzo gay dichiarato si è visto rifiutare la possibilità di donare il sangue nell’ospedale Gaetano Pini di Milano. Il ragazzo, che ha annunciato di non voler cercare un altro presidio sanitario dove poter effettuare tranquillamente i propri prelievi, ha raccontato il “fattaccio” sul suo blog ufficiale

Stamattina sono andato a donare il sangue come da otto anni a questa parte. Le infermiere, gentili e simpatiche come sempre, mi danno il foglio da compilare con le solite domande su eventuali contatti con sangue infetto, viaggi, abitudini sessuali, in attesa della visita con la dottoressa responsabile. Quando lei arriva, mi guarda dritto negli occhi, titubante: ‘Gabriele è già da un po’ che volevo parlarti ma non ho avuto occasione. Come sai ci siamo uniti al policlinico, adesso dipendiamo da loro. E le loro direttive sono chiare: non possiamo accettare donatori omosessuali’. Io non sono d’accordo ma devo seguire le direttive dei miei superiori. Non posso farti donare’. Non potevo credere alle mie orecchie: e pensare che prima mi chiamavano a casa se passava troppo tempo tra una donazione e l’altra! Vi ho dato 9 litri in 8 anni e adesso non posso più solo perchè sono gay?

Non si è lasciata attendere la reazione di Paola Concia

Dire gay ad un'altra persona è un reato secondo la Cassazione GLBT News

Dire gay ad un’altra persona è un reato secondo la Cassazione

Dire gay ad un'altra persona è un reato secondo la Cassazione GLBT News Sentenza shock della Cassazione che ha condannato a 400 euro di multa un vigile urbano di Ancona per aver dato del gay ad un suo collega. L’alto grado giudiziario italiano ha dato ragione alla “malcapitata” vittima in mondo offensivo e quindi passibile di condanna e relativa pena per ingiuria.

In lotta per la poltrona di comandante della polizia municipale di Ancona, l’imputato ha pensato bene di sbarazzarsi del proprio avversario attraverso una lettera scritta, ricordandogli una vacanza in montagna in compagnia di un marinaio. Quel momento di divertimento sfrenato lo aveva fatto allontanare da un club sportivo frequentato da soli ragazzi. Tanto è bastato a far pensare all’omosessualità vera o presunta del collega e di metterla in chiaro nella missiva per ostacolare il suo percorso professionale.