Roma: il Gay Center verrà inaugurato il 2 aprile Cultura Gay

Roma: il Gay Center verrà inaugurato il 2 aprile

Roma: il Gay Center verrà inaugurato il 2 aprile Cultura Gay La popolazione omosessuale di Roma avrà a disposizione un vero e proprio centro polifunzionale a loro dedicato. È nato il Gay Center, una struttura che ospiterà associazioni, eventi culturali, gruppi di confronto che avranno come scopo il migliorare la vita del popolo lgbt.

Per accedervi sarà necessario recarsi in via Zabaglia nel quartiere Testaccio a partire dal 2 aprile 2011, giorno in cui verrà inaugurato. Rosaria Iardino, presidente di Nps, Network Persone Sieropositive, (che sarà presente all’interno della struttura) ha dichiarato:

Si tratta di un progetto molto ambizioso che vuole mettere insieme le energie di più realtà. Con il Gay Center Roma avrà un nuovo punto di riferimento e sarà sempre più possibile costruire servizi all’altezza dei bisogni delle persone, moltiplicando la rete di relazioni con il territorio.

Militia Christi ai gay: "Curatevi, non plagiate i bimbi" Cultura Gay GLBT News

Militia Christi ai gay: “Curatevi, non plagiate i bimbi”

Militia Christi ai gay: "Curatevi, non plagiate i bimbi" Cultura Gay GLBT News “Curate i gay, non plagiate i bambini” è il messaggio comparso, stamattina, sul muro dell’XI Municipo per contestare il progetto Famiglia arcobaleno voluto dal minisindaco, Andrea Catarci, che intende educare i cittadini alla normalità di una coppia gay con figli. Il gesto rivendicato da Militia Christi, vuole essere un chiaro messaggio intimidatorio contro chi difende la cultura omosessuale dagli integralismi di gruppi cattolici che più volte, si sono espressi duramente contro l’aborto, l’eutanasia o le nozze tra persone dello stesso sesso. Immediata la reazione di Fabrizio Marrazzo, presidente dell’Arcigay Roma (Fonte La Repubblica):

Militia Christi porta avanti un attacco sistematico ai diritti e alla vita delle persone lesbiche, gay e trans che arriva a colpire in modo plateale una istituzione imbrattando i muri vicini con frasi offensive e lesive della dignità delle persone omosessuali. Stiamo valutando anche azioni legali contro iniziative di questo tipo. Voglio esprimere la nostra solidarietà alle organizzazioni e ai professionisti che partecipano a un progetto così importante. Il Municipio XI è da sempre un laboratorio e sta facendo molto per l’uguaglianza di tutti i cittadini e di tutte le famiglie con iniziative di alto profilo che guardano all’Europa e ha tutto il nostro sostegno.

E di Andrea Catarci:

La scritta, firmata da Militia Christi, non è solo un’offesa al mondo omosessuale. Dimostra una volta di più quanto sia labile il confine tra il fondamentalismo, il razzismo e altri elementi di chiara matrice nazifascista che convivono nel movimento ultra cattolico. Se poi voleva essere un messaggio intimidatorio nei confronti del Municipio XI otterrà l’effetto contrario.

Roma: uomo muore per overdose durante un festino gay GLBT News

Roma: uomo muore per overdose durante un festino gay

Roma: uomo muore per overdose durante un festino gay GLBT News Un festino gay a base di sesso, alcol e droga è finito in tragedia. Sette persone, conosciute in chat nel pomeriggio, si sono incontrate in un appartamento del quartiere Flaminio a Roma, per passare un sabato sera all’insegna della trasgressione. Un uomo di 42 anni è morto e un altro, di 33 anni, è in coma all’ospedale Santo Spirito. Potrebbe essere stato un cocktail fatale di alcol e sostanze stupefacenti a provocare il decesso del 42enne. Non si esclude, però, che la causa della morte, possa essere stata una partita di droga tagliata male.

I due uomini che si sono sentiti male erano una coppia gay con un profilo friendly su Facebook dal quale risultano la loro unione e l’orientamento sessuale. Fabrizio Marrazzo, presidente Arcigay Roma, spiega che non c’è alcun legame con l’orientamento sessuale con i fatti accaduti due giorni fa (Fonte Corriere Della Sera):

Solo 4 anni di carcere per Svastichella. Arcigay Roma: "Approvare subito legge su omofobia" Cultura Gay

Solo 4 anni di carcere per Svastichella. Arcigay Roma: “Approvare subito legge su omofobia”

Solo 4 anni di carcere per Svastichella. Arcigay Roma: "Approvare subito legge su omofobia" Cultura Gay Svastichella, il violento omofobo che il 12 agosto del 2009 ferì gravemente un giovane gay che si stava baciando nei pressi del gay village dell’Eur con il compagno, ha ottenuto una cospicua riduzione di pena (da 7 a 4 anni di carcere) in appello. Il suo avvocato, Riccardo Radi, ha ribattuto sul fatto che il suo assistito era da considerarsi seminfermo di mente, per i reati di tentativo di omicidio, lesioni e porto abusivo di arma impropria al momento dell’aggressione.

Il folle gesto avvenne verso le 4 di notte. Sardelli, che fu rintracciato e arrestato il 25 agosto del 2009 ferì gravemente con un coccio di bottiglia il ragazzo che fu costretto ad essere ricoverato per diverso tempo in ospedale. Dino, vittima della furia omocida di Svastichella, ha commentato negativamente la decisione del giudice Eugenio Mauro (Fonte Adnkronos):

Cosa aspetti il Parlamento ad approvare una legge. Sono indignato di fronte a quei politici che dicono di voler combattere la violenza e poi non fanno nulla. Dovrebbero vergognarsi, 4 anni per un tentato omicidio non sono nulla, considerando anche che difficilmente otterrò il risarcimento del danno, essendo l’aggressore nullatenente.

Roma: ragazzo gay insultato e colpito con vetro a Trastevere Cultura Gay GLBT News

Roma: ragazzo gay insultato e colpito con vetro a Trastevere

Roma: ragazzo gay insultato e colpito con vetro a Trastevere Cultura Gay GLBT News Un ragazzo gay di 22 anni è stato insultato, aggredito e ferito da tre ragazzi con pezzi di vetro fuori da un locale nel quartiere romano di Trastevere la notte del 28 dicembre. L’episodio altamente omofobo è stato denunciato da Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma e responsabile di Gay Help Line:

Il ragazzo stava trascorrendo una serata con alcune amiche in un locale a Trastevere, quando tre ragazzi romani di circa venti anni hanno cominciato a prenderlo di mira perché gay: si sono avvicinati al suo tavolo e gli hanno rivolto battute e insulti omofobi. Poco dopo, sempre in compagnia delle sue amiche, il giovane ha lasciato il locale ed è stato inseguito dai tre ragazzi che hanno ripreso a insultarlo gridandogli dietro “frocio, ricchione”. Subito dopo il giovane è stato colpito con un pezzo di vetro di un bicchiere rotto all’orecchio e ha riportato una ferita che avrebbe anche potuto costargli la vita se il colpo fosse stato inferto pochi centimetri più in basso, all’arteria.

Ha, inoltre, commentato:

E’ una vicenda sconcertante non si può subire un’aggressione così violenta perché gay. Un ragazzo di 22 anni non può essere segnato per tutta la vita nel corpo e non solo perché tre coetanei lo aggrediscono in questo modo al termine di una serata tra amici. Quest’anno, durante il quale si sono verificati molti casi di discriminazione e violenza, si conclude nel peggiore dei modi.

Usa: l'ambasciatore David H. Thorne testimonial di Gay Help Line Cultura Gay

Usa: l’ambasciatore David H. Thorne testimonial di Gay Help Line

Usa: l'ambasciatore David H. Thorne testimonial di Gay Help Line Cultura Gay L’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia David H. Thorne è il testimonial della nuova campagna pubblicitaria televisiva di Gay Help Line, il call center gratuito che offre consulenza legale, medica e psicologica per gay, lesbiche e trans.

In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, l’ambasciata di Roma ha deciso di collaborare con le associazioni lgbt per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema molto importante e per aiutare i ragazzi e le ragazze omosessuali vittime di discriminazioni e atti di bullismo. Così, Fabrizio Marrazzo, responsabile di Gay Help Line, ha commentato l’iniziativa:

Gay Help Line: il 21% delle telefonate proviene da minorenni Cultura Gay

Gay Help Line: il 21% delle telefonate proviene da minorenni

Gay Help Line: il 21% delle telefonate proviene da minorenni Cultura Gay Il 62% delle persone che contatto Gay Help Line hanno meno di 29 anni. È quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dallo stesso numero verde che da anni si batte contro l’omofobia e la transfobia. Fabrizio Marrazzo, presidente dell’Arcigay Roma, ha fatto sapere che nel primo semestre del 2010 più di 1.600 persone, ogni 30 giorni, hanno contattato l’800 713 713.

Febbraio e maggio sono i mesi in cui i centralini di GHL hanno subito un aumento delle telefonate che denunciavano discriminazioni e aggressioni a sfondo omofobo. Per quanto riguarda i contatti complessivi, che si sono registrati dall’avvio del servizio, si è arrivati a 92 mila.

Roma: a marzo 2011 nascerà la prima biblioteca gay d'Italia Cultura Gay Lifestyle Gay

Roma: a marzo 2011 nascerà la prima biblioteca gay d’Italia

Roma: a marzo 2011 nascerà la prima biblioteca gay d'Italia Cultura Gay Lifestyle Gay Dopo Souvenir, il primo negozio dichiaratamente gay che ha da poco aperto nella gay street, Roma potrà vantarsi di avere un altro luogo prettamente queer. Da marzo 2011 nascerà la prima biblioteca d’Italia dedicata alla cultura omosessuale, all’interno di essa sarà possibile trovare libri a tematica lesbo, gay, transessuale e bisessuale.

Ad annunciarlo è stato il presidente di Arcigay Roma Fabrizio Marrazzo, il quale ha dichiarato che la biblioteca omo verrà ospitata nella nuova sede di Arcigay, nel cuore del cuartiere Testaccio.

Gay Help Line, la nuova campagna per combattere l'omofobia Cultura Gay Video

Gay Help Line, la nuova campagna per combattere l’omofobia

Gay Help Line, la nuova campagna per combattere l'omofobia Cultura Gay Video Una tavola imbandita con ogni ben di Dio, una famiglia intenta a cenare, un silenzio tombale ed un figlio che non riesce a rivelare la propria omosessualità agli amati genitori. Poi interviene una voce fuori campo: “Sei gay? Se non riesci a parlarne con loro, parlane con noi. Gay Help Line ti dà ascolto”.

L’ultimo spot di Gay Help Line, realizzato da Sebastian Maolucci e Alessandro Guida, per lanciare il numero verde gratuito 800.713.713 da fisso e mobile che offre supporto e servizi alle persone lesbiche, gay e trans, vuole combattere (e arginare) la piaga della violenza omofoba, invitando tutti a non nascondersi di fronte ai tanti pregiudizi della società. Una bellissima iniziativa, che sarà ampliata da una serie di manifesti (con quattro testimonial d’eccezione: due ragazzi gay, una ragazza lesbica e una madre), affissi nella Capitale, sugli Autobus dell’Atac e nei luoghi più frequentati dai giovani. Così commenta Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma e responsabile di Gay Help Line, il progetto

Quest’anno la campagna di comunicazione è dedicata al tema dell’incomunicabilità e della visibilità a partire dalle relazioni in famiglia delle persone lesbiche, gay e trans: molte persone, infatti, non riescono a vivere serenamente perché non hanno fatto coming out in famiglia, a scuola, con gli amici o al lavoro. Vogliamo dir loro che essere visibili è un’opportunità e un’occasione di crescita per se stessi e nella società. E che Gay Help Line, con i suoi servizi, può essere un punto di riferimento importante.

Facebook: chiuso il gruppo Cancelliamo l’omofobia? Perchè? Io non ho paura dei gay, mi fanno schifo! Lifestyle Gay

Facebook: chiuso il gruppo Cancelliamo l’omofobia? Perchè? Io non ho paura dei gay, mi fanno schifo!

Facebook: chiuso il gruppo Cancelliamo l’omofobia? Perchè? Io non ho paura dei gay, mi fanno schifo! Lifestyle Gay Giustizia è fatta. L’Arcigay Roma, tramite le parole del suo Presidente, Fabrizio Marrazzo, esprime il proprio entusiasmo per la chiusura di un gruppo sul social network Facebook, intitolato Cancelliamo l’omofobia? Perchè? Io non ho paura dei gay…mi fanno schifo!

E’ significativo che il gruppo sia stato chiuso. Purtroppo non possiamo non rilevare quanto certe affermazioni pericolose che arrivano da personalità molto conosciute finiscano per influenzare negativamente persone alla ricerca di visibilità tramite messaggi provocatori o instabili. Non vogliamo, però, sottovalutare il fenomeno anche perché le persone ’segnalate’ sono attivisti e volontari della comunità gay e si vuole probabilmente colpire anche la loro visibilità e il loro impegno. Auspichiamo che i responsabili siano individuati.

Roma: gay aggredito su un bus tra l'indifferenza dei passeggeri GLBT News

Roma: gay aggredito su un bus tra l’indifferenza dei passeggeri

Roma: gay aggredito su un bus tra l'indifferenza dei passeggeri GLBT News Ci risiamo! Roma si distingue ancora una volta per un episodio davvero increscioso capitato a Mattia C, 22 studente e attivista dell’Arcigay, nella notte tra il 24 e 25 aprile a bordo dell’autobus N8 diretto a Trastevere. Il giovane è stato aggredito pesantemente da un gruppo di ragazzi, insultato, preso per il collo ed infine schiaffeggiato perché omosessuale.

Ho provato a reagire ma sono stato costretto a scendere dal bus. La cosa che mi ha colpito maggiormente è stata l’indifferenza degli altri passeggeri: nessuno di loro, pur assistendo alla scena, ha detto qualcosa o è intervenuto per fermarli. Io ero seduto e leggevo un libro, poi queste persone, dopo aver preso di mira l’uomo di colore, hanno iniziato a dirmi che facevo schifo perchè gay.