Il giornalista sportivo di La7 Paolo Colombo è convinto che siano maturi i tempi per l’outing dei calciatori omosessuali (Fonte Futbol):
C’è un’ignoranza mostruosa: i calciatori devono giocare bene a pallone, quanto fanno tra le lenzuola compete solo alla sfera personale. L’Italia non è pronta socio-culturalmente ad accettare i giocatori gay, a partire dai tifosi: come i neri, gli atleti omosessuali si troverebbero contro interi stadi. E la Federcalcio non investe abbastanza sulla sensibilizzazione: come fanno ad esistere solo calciatori etero? Hanno fatto il vaccino da piccoli?
Una situazione che potrebbe cambiare in tempi molto brevi:
Ci sono già dei calciatori pronti ad ammettere la propria omosessualità. I tempi della società non sono però maturi: è troppo cattolica e tradizionalista. I giocatori gay sarebbero disposti a dichiararsi solo sotto pressione mediatica, e questo gli risolverebbe molti problemi interni, visto che alcuni non si accettano anche all’interno dei nuclei famigliari. Un problema che si ripercuote sullo stato psicologico. Includendo anche i bisessuali, è probabile che ci siano 50-60 atleti professionisti che vanno a letto con uomini.
Capito, Tommasi?