Elcomercio.pe ha intervistato lo psicoanalista Jorge Kantor in merito a questioni come l’aborto e l’omosessualità. Kantor ha spiegato che il primo ostacolo che un gay deve affrontare è rappresentato dalla famiglia, la quale troppo spesso considera un figlio omosessuale come un fallimento:
L’omosessualità è qualcosa che è considerato fuori dalla norma. I genitori pensano di essere colpevoli. Per molti, avere un figlio gay, è come avere un figlio malato. Per la famiglia è qualcosa di impensabile e alcuni genitori possono interpretarlo come un fallimento. Così rendono la vita difficile ad un omosessuale, perché deve nascondesi tutto il tempo. Non è facile.
Jorge Kantor ha spiegato anche cosa vuol dire essere omofobi. Per il professore non sarebbe solo una semplice paura nei confronti del diverso, ma un vero e proprio disturbo paranoico:
Esiste un problema che prende il nome di panico omosessuale ed è una caratteristica prettamente maschile, che esprime appunto la paura. L’omofobia è una forma di discriminazione, un problema sociale che è allo stesso livello della xenofobia. Si stima che nel mondo muore un omosessuale ogni due giorni. Il livello di violenza è alto, per capire l’intero processo c’è da dire che si tratta di un disturbo paranoico che include il timore di diventare omosessuale.