Radio Rai 1: vietato l’uso della parola profilattico

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Radio Rai 1: vietato l'uso della parola profilattico Cultura Gay Parlare in maniera generica della prevenzione dalle malattie sessualmente trasmissibili ma mai e poi nominare “profilattico”. È quanto si legge in una e-mail spedita ai giornalisti di Radio Rai 1. La comunicazione (con priorità alta) è stata spediata da Laura De Pasquale, assistente del direttore di Radio Rai 1 e dei Radiogiornali, Antonio Preziosi. Ecco il contenuto:

Carissimi, segnalo che nelle ultime ore il ministero ha ribadito che in nessun intervento deve essere nominato esplicitamente il profilattico; bisogna limitarsi al concetto generico di prevenzione nei comportamenti sessuali e alla necessità di sottoporsi al test Hiv in caso di potenziale rischio. Se puoi sottolinea questo concetto, ma comunque con gli esperti dovremmo andare tranquilli. Resto comunque a disposizione per qualsiasi chiarimento. Grazie e buon lavoro.

l ministero mette le mani avanti e involontariamente fa emergere qualcosa di ancora più sgradevole:

Nessuna interferenza. La giornata radiofonica è gestita da viale Mazzini. Anche il ministero, però, non usa il termine preservativo per le pubblicità e il manifesto studiati per la ricorrenza.

Preziosi, invece, scarica la responsabilità alla sua assistente e al direttore generale della Rai, Lorenza Lei:

Non ne sapevo nulla. L’indicazione proveniva da viale Mazzini. La mia segreteria ha sbagliato a girare la lettera, e quindi mi sono incazzato con entrambi.

Niente sesso, siamo in Rai.

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