Una dichiarazione non offensiva verso i gay, da parte di un politico, a Klauscondicio, è già una notiziona. Raggiunge le dimensioni dell’evento se aggiungiamo che tale dichiarazione è addirittura apertamente pro gay. Il deputato Udc Enzo Carra ha fatto sapere di voler estendere gli stessi diritti del matrimonio anche alle coppie gay:
A prescindere dagli orientamenti sessuali, chiunque conviva con altre persone, non vogliamo neanche sapere con chi e perché, deve avere gli stessi diritti garantiti dai matrimoni. Certamente l’Udc è un partito che su questo punto ha avuto delle remore, delle difese, delle perplessità maggiori rispetto ad altri. Sulla questione del matrimonio gay c’è una Costituzione che parla di famiglia che non è stata superata. Su questa posizione si può arrivare senza stratagemmi, senza altri percorsi avviati nel 2006 e nel 2008. Ad esempio, con una legge sull’omofobia che abbia dei puntelli molto chiari e ben strutturata. Su queste leggi dobbiamo essere chiari, così come in altre, come per esempio quella sulla corruzione. Che si approdi a un discorso corale, importante, che non vada soltanto sui giornali o nei clan più o meno di una parte o dell’altra. L’Italia non è mai stato un Paese bacchettone.
Queste le parole. A quando i fatti?