Valerio Pino, cantante gay friendly in Perchè? Gossip Gay Icone Gay Televisione Gay

Valerio Pino, cantante gay friendly in Perchè?

Valerio Pino, cantante gay friendly in Perchè? Gossip Gay Icone Gay Televisione Gay Ex ballerino professionista di Amici, passato alle cronache gossippare per il suo presunt flirt con Ricky Martin, Valerio Pino svela i cambiamenti nella sua vita privata dopo il polverone alimentato dalla stampa scandalistica sulla sua presunta omosessualità (Fonte Tgcom):

Ho vissuto per tre mesi a New York. Sono arrivato lì da italianino perfettino e sono andato via come un mohicano newyorkino… Ho assorbito tutto di quella cultura, mi sono tagliato i capelli, cambiato look ed è anche nata la canzone “Perché?” in quel periodo…

CNN: troppi gay in tv? Televisione Gay

CNN: troppi gay in tv?

CNN: troppi gay in tv? Televisione Gay Anche i migliori sbagliano. Lo sa bene la CNN, emittente televisiva all news americana, finita nell’occhio del ciclone dopo aver lanciato un sondaggio sul rapporto tra tv e gay. Le varie associazioni a difesa degli omosessuali non hanno preso bene l’iniziativa messa in atto dal network, proprio perché altamente offensiva nei confronti delle persone queer.

I motivi che hanno spinto organizzazioni come la GLAAD (Gay and Lesbian Alliance Against Defamation) a chiedere maggiori delucidazioni alla CNN è presto detto, basta leggere il titolo del sondaggio: “L’ondata di personaggi gay in tv è un male per la società?“. Il sottotitolo non porta certo a pensare che sia stato un errore da parte del canale televisivo: “Troppi gay in Tv?”.

Soap siriana racconta il sesso gay Cultura Gay Televisione Gay

Soap siriana racconta il sesso gay

Soap siriana racconta il sesso gay Cultura Gay Televisione Gay Sta creando non poco scandalo in Siria la soap opera Ma Malakat Aymanukum. Cosa ha di diverso questo prodotto dalle altre produzioni siriane? Gli argomenti di cui parla sono il sesso, l’omosessualità e l’infedeltà, temi questi considerati ancora un tabù. A gettare benzina sul fuoco è il fatto che questo programma venga trasmesso in pieno Ramadan,  mese “caldo” per i fedeli islamici.

Immancabili sono state le critiche e le proteste da parte della comunità religiosa, tanto che in molti hanno deciso di boicottare il programma affinché venga cancellato dal palinsesto delle tv che la trasmettono (Ma Malakat Aymanukum è attualmente in onda sia nella tv satellitare pubblica siriana che nel canale libanese Al-Mustaqbal). I musulmani la considerano una soap che danneggia l’Islam, al contrario invece dei telespettatori, i quali sono sempre più numerosi episodio dopo episodio.

Cristiano Malgioglio: "Miss Italia trans? Perchè no!" Cultura Gay Televisione Gay

Cristiano Malgioglio: “Miss Italia trans? Perchè no!”

Cristiano Malgioglio: "Miss Italia trans? Perchè no!" Cultura Gay Televisione Gay Cristiano Malgioglio, tra le lingue più biforcute della tv italiana e fresco opinionista de Il Processo ad X Factor, ha rivelato che non gli dispiacerebbe se fosse una trans ad essere incoronata la più bella d’Italia. Alla presentazione del programma, la cui partenza è prevista per sabato 11 settembre con la conduzione di Milly Carlucci, è nato un vero e proprio giallo sulla partecipazione di un transessuale tra le 60 finaliste approdate a Salsomaggiore Terme, benchè il regolmanento ammetta solamente le donne “dalla nascita”. Il cantautore lancia la sua proposta:

Sarebbe bello se un trans vincesse Miss Italia. Penso che il regolamento vada cambiato. Credo che per essere donna bisogna sentirsi tale e molti trans si sentono donne al cento per cento. Spero che in futuro il concorso apra le porte anche ai trans, non ci vedo nulla di male.

X Factor 4: i Kymera coppia gay sul palco e nella vita Gallery Televisione Gay Video

X Factor 4: i Kymera coppia gay sul palco e nella vita

X Factor 4: i Kymera coppia gay sul palco e nella vita Gallery Televisione Gay Video Nel corso della seconda tornata di provini, andati in onda iera sera su Raidue, abbiamo conosciuto i Kymera, all’anagrafe Davide Dugros (tenore) e Simone Giglio (sopranista in registro di testa non in falsetto), dichiaratamente gay e da alcuni mesi, coppia fissa sia lavorativamente che nel privato. I due ragazzi non hanno brillato particolarmente per esecuzione ed originalità, ma contribuito (in parte) a rompere uno dei tabù più nascosti nella storia dei talent italiani: rappresentare pubblicamente l’universo omosex in discipline notoriamente friendly come canto e ballo.

Enrico Ruggeri, giudice della categoria gruppi vocali, ha chiesto al duo se il pubblico italiano fosse pronto ad un salto di qualità per accettare il proprio orientamento sessuale. Entrambi hanno espresso una certa convinzione giustificando il fatto che riusciranno ad abbattere ogni forma di pregiudizio attraverso il linguaggio della musica. La serata si è arricchita anche della partecipazione di Cristian Leo, transessuale da un passato molto commuovente, bocciata per poca personalizzazione nei brani cantati. Dopo il salto, i video completi.

Diego Abatantuono, avvocato gay in All Stars Televisione Gay

Diego Abatantuono, avvocato gay in All Stars

Diego Abatantuono, avvocato gay in All Stars Televisione Gay Partirà ufficialmente il 21 settembre in prima serata su Italia 1, la nuova sit com sul mondo del calcio che rivoluzionerà la visione della comunità omosex in tv (ma anche no!). Tra i protagonisti della serie, che porta per titolo, All Stars, spiccano Ambra Angiolini, Fabio De Luigi amatissimi dal pubblico gay, e Diego Abatantuono, nei panni di un avvocato bisex alle prese con le turbe friendly di mezza età.

L’attore è entusiasta del ruolo (almeno lui), convinto di dar lustro e spessore alle tematiche gay sul piccolo schermo (la scena più attesa prevede un bacio molto affettuoso proprio con De Luigi, che non ricambierà la sua corte). Già nel lontano 1998, Abatantuono si era mostrato piuttosto solidale alla causa gay, interpretando un omosessuale ne I figli di Annibale e dichiarando in maniera disinvolta (Fonte Corriere Della Sera):

David Yost è gay Cultura Gay Televisione Gay

David Yost è gay

David Yost è gay Cultura Gay Televisione Gay David Yost, l’indimenticato Billy della serie cult Power Rangers, ha rivelato di essere gay ai media americani. L’attore ha raccontato di aver avuto problemi lavorativi per via della sua omosessualità malcelata già ai tempi in cui vestiva i panni dell’eroe in divisa blu:

Mi davano del frocio quasi sempre, e lo facevano tutti: i creatori, i produttori, gli sceneggiatori, i registi; così me ne sono andato. So per certo che i miei colleghi sul set sono stati chiamati diverse volte negli uffici dei produttori e interrogati a proposito del mio orientamento sessuale, è stato umiliante venire a sapere questa cosa. Quello che mi stavano dicendo, con il loro atteggiamento era che se davvero ero gay, come loro sospettavano, non potevo essere un super eroe.

Roberto Farnesi: "Ho avuto proposte indecenti da uomini gay" Cultura Gay Televisione Gay

Roberto Farnesi: “Ho avuto proposte indecenti da uomini gay”

Roberto Farnesi: "Ho avuto proposte indecenti da uomini gay" Cultura Gay Televisione Gay Uno tra i più amati volti della fiction italiana (a gennaio sarà nuovamente in video con Questa è la mia terra 2 accanto a Kasia Smutniak), Roberto Farnesi ha rivelato di avere avuto avances piuttosto spinte ed audaci da uomini gay nel corso della sua carriera da attore (Fonte Vanity Fair):

In maniera palese mi è successo due volte: nel 1997 dopo aver girato il mio primo film con Monica Guerritore, Femmina, una persona molto importante del mondo dello spettacolo, uno che oggi stimo ancora tantissimo, me lo disse chiaramente: ‘Voglio stare con te’. Gli dissi di lasciar perdere. Non voglio atteggiarmi a macho, ma non un uomo non ce la farei mai, è più forte di me. La seconda volta mi è capitata con un fotografo molto conosciuto, che adesso non c’è più. Mi voleva fotografare con un costumino di pelle nera.

Ilary Blasi: "I gay hanno qualcosa da insegnare sull'amore" Amore e Sesso Gay Cultura Gay Icone Gay Televisione Gay

Ilary Blasi: “I gay hanno qualcosa da insegnare sull’amore”

Ilary Blasi: "I gay hanno qualcosa da insegnare sull'amore" Amore e Sesso Gay Cultura Gay Icone Gay Televisione Gay Ilary Blasi, irriverente padrona di casa de Le Iene e moglie di Francesco Totti, ha rilasciato un’interessantissima intervista a Vanity Fair in cui fornisce la ricetta “speziata” per tenere viva la fiamma dell’amore, prendendo come esempio proprio le coppie gay:

In questo i gay hanno molto da insegnare. Le loro storie d’amore possono essere molto generose, perché non c’è l’obbligo di stare insieme. Se accade, è perché il sentimento è forte. Non ci sono altri vincoli. Due persone che si rispettano scelgono di condividere una parte della vita.

Joe McElderry è gay Televisione Gay

Joe McElderry è gay

Joe McElderry è gay Televisione Gay Dopo numerosi pettegolezzi e smentite sulla sua vita sessuale, il vincitore di X Factor Uk, Joe McElderry ha rivelato di essere omosex. Tutto è cominciato quando un hacker si è infiltrato sulla pagina personale di Twitter postando un commento eloquente:

Sono gay. E’ stato difficile vivere una bugia per anni. All’inizio me la sono presa, ma era la verità, mi è sembrato giusto parlarne.

La prima persona a cui ha confessato la propria omosessualità? Ovviamente la mamma!

Eric McCormack: "Will & Grace ha rappresentato i gay più di Queer as Folk Cultura Gay Televisione Gay

Eric McCormack: “Will & Grace ha rappresentato i gay più di Queer as Folk

Eric McCormack: "Will & Grace ha rappresentato i gay più di Queer as Folk Cultura Gay Televisione Gay

Eric McCormack, l’indimenticato protagonista di Will & Grace, ha ricordato i tempi d’oro dello show e l’apporto fondamentale per la comunità gay statunitense rispetto a Queer as Folk: desiderio di integrità con il tessuto sociale, rispetto per le diversità e rappresentazione della quotidianità, sono gli aspetti più apprezzati dall’attore:

Will ha fatto molto più sesso davanti alla telecamera di quanto qualsiasi altro in Friends. È una sitcom. Nessuno fa sesso davanti alla cinepresa. Will ha avuto un mucchio di appuntamenti. È uscito con Patrick Dempsey e si è sposato con Taye Diggs, in casa, come fosse la navata di una Chiesa… Credo che la retorica contro Will&Grace sia stata fuorviante e derivi dalla gente che ha smesso di vedere il telefilm dopo i primi tre anni. Ci sono state un mucchio di situazioni sentimentali accadute a Will. Penso che fosse diventato molto oltraggioso verso il finale. Non eravamo esclusivamente uno show per la comunità gay, bensì magari un inizio per qualche incursione per l’America. Così, mentre Queer As Folk e altri programmi simili potevano essere stati più rappresentativi della comunità gay, soprattutto nelle città, non penso che ci sono molti ragazzi gay che potrebbero dire: “Siccome i miei genitori vedevano Queer As Folk, ho avuto il coraggio di fare coming out”. È più probabile che ci sia qualcuno che dica: “Dato che mia madre amava Will Truman e pensava che Jack fosse divertente, ho avuto la forza di dirglielo quando avevo 15 o 17 anni” e lo show ha rotto molte barriere.

Francia: Zhoom, il reality con 9 ragazzi gay Televisione Gay Video

Francia: Zhoom, il reality con 9 ragazzi gay

Francia: Zhoom, il reality con 9 ragazzi gay Televisione Gay Video Prenderà ufficialmente il via a partire dal 9 ottobre su Pink Tv, emittente francese visibile via cavo, satellite e ADSL, dalle 23 di ogni sabato, il primo reality a tematica gay, dal titolo Zhoom. Nove ragazzi, rinchiusi in due case, per 8 settimane, si sfideranno in prove fisiche e di cultura generale per aggiudicarsi un ricco montepremi finale. E dal 27 novembre, è prevista la versione notturna con tutti i momenti non censurati della trasmissione.

Condotto da Carlo Sata, il programma sarà incentrato sullo scontro corporale e mentale delle due squadre, intenzionate a sottoporsi ad ogni forma di umiliazione pur conquistare l’immunità della settimana. In ogni puntata i concorrenti potranno accumulare un bottino massimo di 2000 euro, fino ad arrivare a 160mila euro nell’ipotesi più “felice”, in cui si presume che le due formazioni contrapposte abbiano supearato con successo tutte le gare. Vi starete sicuramente chiedendo dove è la componente gay dello show? Dopo il salto, ecco il video introduttivo per farvi capire a cosa potreste andare incontro. Pronti?

Cesc Fàbregas bacia il reporter Raul Gomez Cultura Gay Televisione Gay Video

Cesc Fàbregas bacia il reporter Raul Gomez

Cesc Fàbregas bacia il reporter Raul Gomez Cultura Gay Televisione Gay Video Baciare in diretta qualcuno sembra essere l’ultima moda per l’estate 2010 in terra spagnola. Dopo il bacio tra il portiere della nazionale iberica Iker Casillas e la giornalista Sara Carbonero, è toccato al compagno di squadra, il centrocampista dell’Arsenal Cesc Fàbregas, a sottoporsi ad una penitenza molto gay friendly.

Emulando il proprio capitano, il calciatore ha accettato di buon grado di baciare il reporter Raul Gomez (desideroso di poggiare le proprie labbra su un campione del Mondo, inviato di Caiga Quien Caiga, (la versione ispanica de Le Iene). Un siparietto goliardico o un velato outing? A voi le dovute conclusioni. Dopo il salto, il video.

Nino Rizzo Nervo favorevole alla nascita di Rai Gay, la tv di Stato per il mondo glbt Cultura Gay Televisione Gay

Nino Rizzo Nervo favorevole alla nascita di Rai Gay, la tv di Stato per il mondo glbt

Nino Rizzo Nervo favorevole alla nascita di Rai Gay, la tv di Stato per il mondo glbt Cultura Gay Televisione Gay La proposta lanciata da Franco Grillini di realizzare un canale Rai a tematica gay sembra trovare accoglienza favorevole nel consigliere d’amministrazione, Nino Rizzo Nervo. Intervenuto durante il programma di Klaus Davi su Youtube, Klauscondicio, l’alto dirigente di Viale Mazzini non ha nascosto il proprio interesse per un progetto ambizioso e che sicuramente non dispiacerà alla comunità lgbt italiana

Sono favorevole a qualsiasi nuova iniziativa editoriali, diciamo specializzata, se però non favorisce la ghettizzazione di alcuni temi. I temi e i problemi legati al mondo gay devono invece essere presenti in tutta la programmazione della televisione generalista come normalità: dall’informazione alla fiction. Su come si debba chiamare, non mi sembra francamente una priorità.