Purtroppo, si vieta gli operatori turistici di promuovere il turismo gay, i casinò e gioco d’azzardo in Cina.
Questa è la frase contenuta nella brochure della discordia, che ha fatto saltare su tutte le furie la Cina e il suo presidente Hu Jintao: il ministro del lavoro, turismo e innovazione Pat Bell è stata in Cina per promuovere l’avvio del rapporto turistico tra Canada e Cina, in una conferenza a Shanghai questa settimana; parlando ai giornalisti, la Bell ha offerto le sue scuse a chi si è sentito offeso dal riferimento al turismo gay nella brochure, assicurando che l’errore contenuto nell’opuscolo sarà corretto.
Non è ancora chiaro per me come quel passaggio sia stato inserito nel documento, siamo ancora alla ricerca del responsabile e ho chiesto al mio vice di scoprire esattamente la dinamica dell’accaduto.
Vancouver è una città turistica gay-friendly, con il più alto numero di persone lgbt del Canada occidentale e la città che ospita gli Outgames.
La Bell ha aggiunto:
Non siamo d’accordo con la discriminazione contro le persone GLBT in questo mondo, la Cina non e così.
Per la cronaca, la Cina ha eliminato dal 2001 l’omosessualità dalla lista di malattie mentali, con un ritardo di una sola decade sull’Organizzazione Mondiale della Sanità.