Justin Trudeau espone alla Meloni preoccupazioni per i diritti LGTBQ

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Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha espresso preoccupazione alla nostra premier Giorgia Meloni per le politiche che la sua amministrazione sta seguendo sulla “protezione e difesa dei diritti umani, compresi i diritti delle persone 2SLGBTQI+“. Lo ha detto il governo canadese in un comunicato dopo che i leader hanno avuto colloqui bilaterali a margine del vertice del G7 in Giappone. In una nota si legge la risposta della premierLa Meloni ha risposto che il suo governo sta seguendo le decisioni dei tribunali e non si sta discostando dalle precedenti amministrazioni

Secondo quanto riferito dai media canadesi, le preoccupazioni specifiche di Trudeau riguardano le posizioni che l’Italia sta adottando sui diritti dei gay sotto il suo governo. Il ministero dell’Interno italiano, tramite i prefetti italiani, ha detto ai consigli comunali di smettere di utilizzare una procedura che era stata adottata da molti per registrare entrambi i membri di una coppia dello stesso sesso come genitori di un bambino. La lettera citava una sentenza del più alto tribunale italiano che richiedeva l’approvazione del tribunale per il riconoscimento legale dello stato genitoriale.

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Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha detto nel suo podcast quotidiano Buongiorno Milano, che il cambio di politica “è un netto passo indietro, politicamente e socialmente, e mi metto nei panni di quei genitori che pensavano di poter contare su questa possibilità in Milano.” I bambini a cui viene negato il diritto al riconoscimento di entrambi i genitori sul certificato di nascita vengono lasciati in un limbo legale. Le loro famiglie affrontano una serie di sfide. Nello scenario più estremo, se il genitore legalmente riconosciuto dovesse morire, i bambini potrebbero diventare protetti dallo stato e affrontare la prospettiva di rimanere orfani.

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Il primo ministro Trudeau non è solo nelle sue preoccupazioni. Nella comunità LGBT italiana, l’approccio ostile del governo Meloni ai diritti LGBT ha portato a un crescente senso di frustrazione e ansia. “I bambini finiscono per avere un accesso limitato a servizi e benefici chiave, come l’assistenza sanitaria, l’eredità e il mantenimento dei figli. Al momento solo un genitore è riconosciuto dalla legge, l’altro è un fantasma. Nella vita reale, genitori e figli giocano insieme, cucinano insieme, fanno sport e vanno in vacanza insieme. Ma sulla carta sono a parte, lo Stato non li vede. È una situazione paradossale“, ha affermato Angelo Schillaci, professore di diritto all’Università La Sapienza di Roma. L’incontro tra Meloni e Trudeau riflette un livello di preoccupazione che esiste nella comunità LGBTQ+ internazionale e l’attuale tendenza a ridurre le conquiste dei diritti legali che avevano ottenuto in precedenza.