Irene Ghergo, storica autrice televisiva, e mente assieme a Gianni Boncompagni del contenitore adolescenziale Non è la Rai, ha rivelato di apprezzare particolarmente la compagnia “leggera” dei suoi amici gay, disprezzando gli uomini etero, a suo dire, troppo noiosi (Fonte Gioia)
L’uomo etero è noioso. Non si gioca mai con lui, troppo concentrato sul suo ego. La leggerezza dei gay bilancia la mia parte nevrotica, mi fa star bene.
Il suo preferito? Lo sceneggiatore Enrico Lucherini
Lo amo pazzamente. Il più forte antidepressivo che conosca. Negli ultimi trent’anni non ho mai rinunciato una volta a fare le vacanze con Lucherini. L’ho sempre preferito ai miei amanti, alle mie amiche, a chiunque.
Tra i tanti etero della sua vita, la Ghergo “salva” proprio il suo amico, spalla storica e collega di lavoro preferito, Gianni Boncompagni
Gli dico sempre: guarda che tu sei gay. Certi etero hanno una forte parte femminile. Un altro etero divertentissimo era Carmelo Bene. Una persona speciale. Non a caso, quando sono riuscita a metterli insieme i due, Boncompagni e Bene, si sono piaciuti molto.
Una parola buona anche per Nichi Vendola, al suo secondo mandato come Governatore della Regione Puglia
È l’unico leader possibile per un partito disorientato come è il Pd oggi.