Italo Bocchino:"In Italia c'è già stato un premier gay" GLBT News

Italo Bocchino:”In Italia c’è già stato un premier gay”

Italo Bocchino:"In Italia c'è già stato un premier gay" GLBT News Ai microfoni dell’Alfonso Signorini Show (in onda ogni mattina su Radio Montecarlo), il vicecapogruppo del PdL alla Camera dei Deputati, Italo Bocchino si è lasciato andare ad affermazioni piuttsto scottanti riguardanti la presenza di omosessuali tra le alte cariche dello Stato

Ci può essere un Premier gay. Sono contrario ad ogni forma di discriminazione per orientamento sessuale. In passato, abbiamo già avuto un Premier omosessuale mai dichiarato. Non ho mai detto meglio gay che leghisti. Dico solo che non possiamo avere un Premier leghista perchè rappresenterebbe solo una parte del Paese.

Nichi Vendola:"La mia omosessualità? Più facile dirlo ai preti che al partito" Cultura Gay GLBT News

Nichi Vendola:”La mia omosessualità? Più facile dirlo ai preti che al partito”

Nichi Vendola:"La mia omosessualità? Più facile dirlo ai preti che al partito" Cultura Gay GLBT News Nei giorni scorso, Nichi Vendola si è confessato liberamente al Corriere della Sera, toccando temi molto delicati che hanno segnato la sua vita tanto da decidere l’ingresso in politica per sostenere i diritti dei gay.

Partendo dalla propria esperienza personale di omosessuale cattolico, il Governatore della Puglia si è lasciato andare a riflessioni molto intime: il rapporto con la Chiesa, solidissimo grazie a preti “illuminati” come l’arivescovo di Milano, Carlo Maria Martini oppure il vescovo Tonino Bello, entrambi sostenitori convinti della libera espressione della comunità lgbt italiana.

Filippine, il partito Lgbt Ang Ladlad ammesso alle elezioni di maggio Cultura Gay GLBT News

Filippine, il partito Lgbt Ang Ladlad ammesso alle elezioni di maggio

Filippine, il partito Lgbt Ang Ladlad ammesso alle elezioni di maggio Cultura Gay GLBT News Dopo mesi di contese giudiziarie, il partito Ang Ladlad (che prende il nome dalla forma nazionale del coming out) potrà partecipare alle elezioni di maggio nelle Filippine. Lamentando un ritardo nella presentazione delle liste elettorali, il governo centrale aveva optato per l’esclusione del movimento, giudicato particolarmente ostile ai severi dettami biblici e coranici vigenti nel Paese.

La svolta è stata accolta con entusiasmo dalla comunità gay locale e dagli stessi candidati del Ang Ladlad, che hanno manifestato di voler promuovere leggi per eliminare ogni forma di discriminazione verso il mondo glbt se dovessero guadagnare seggi nel nuovo Parlamento.