Arcivescovo Torino: "Non si può finanziare chi sostiene che l'omosessualità sia curabile" Cultura Gay

Arcivescovo Torino: “Non si può finanziare chi sostiene che l’omosessualità sia curabile”

Arcivescovo Torino: "Non si può finanziare chi sostiene che l'omosessualità sia curabile" Cultura Gay L’Arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia ha espresso il suo parere friendly verso l’omosessualità: i gay non sono malati da curare (“Non si deve discriminare, censurare o ostacolare anche nell’accesso a eventuali finanziamenti chi con metodo scientifico coltiva la tesi che l’omosessualità sia curabile”). Un invito accolto con entusiasmo da Paola Concia (Fonte Repubblica):

La Curia contro l'omosessualità: "Può essere curabile" GLBT News

La Curia contro l’omosessualità: “Può essere curabile”

La Curia contro l'omosessualità: "Può essere curabile" GLBT News

Sconcerto e indignazione hanno causato le affermazioni dell’Arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia. Il prelato, infatti, ha invitato a non ostacolare, anzi addirittura a finanziare, chi si impegna in modo scientifico per dimostrare che l’omosessualità possa essere curabile.

La Regione Piemonte nega il patrocinio al Torino GLBT film Festival Cultura Gay Manifestazioni Gay

La Regione Piemonte nega il patrocinio al Torino GLBT film Festival

La Regione Piemonte nega il patrocinio al Torino GLBT film Festival Cultura Gay Manifestazioni Gay Nino Boeti, consigliere regionale del Pd, ha messo in evidenza il fatto che la Regione Piemonte sia pronta a negare il patrocinio per la ventiseiesima edizione del Torino GLBT film Festival, che si terrà dal 28 aprile al 4 maggio 2011 (Fonte Repubblica):

L’assessore regionale alla Cultura del Piemonte, Michele Coppola, ha intenzione di negare il logo della Regione al Festival. L’intenzione sarebbe stata già comunicata in via ufficiosa. Ed è in assoluta controtendenza con l’atteggiamento sempre avuto dalla Regione Piemonte, indipendentemente dal colore politico delle giunte che si sono succedute. Il Piemonte è sempre stata una Regione aperta e rispettosa dei diritti di tutti, che ha fatto dell’accoglienza una delle ragioni del suo sviluppo. Spero che l’assessore non intenda davvero ufficializzare il ritiro del logo. Altrimenti emergerebbe una concezione discriminatoria nei confronti dei gay, per lo meno sul piano della legittimità culturale, da parte dell’uomo che il centrodestra vorrebbe eleggere sindaco di Torino.