Vladimir Luxuria: “Nichi Vendola premier? Non sottovaluto l’intelligenza degli italiani che se ne sbattono del suo orientamento sessuale”

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Vladimir Luxuria: "Nichi Vendola premier? Non sottovaluto l’intelligenza degli italiani che se ne sbattono del suo orientamento sessuale" Cultura Gay Gossip Gay Icone Gay Vladimir Luxuria, prossima opinionista de L’isola dei Famosi 8, ha risposto alle lettrici di Vanity Fair, sui temi caldi che riguardano la comunità lgbt italiana. Sui diritti civili per le coppie gay, la strada è ancora in salita:

Cito Luigi Tenco: “Non so dirti come e quando, ma vedrai che cambierà”. L’iter per approvare i diritti civili in Italia si può rallentare, ma non si può arrestare. Più passa il tempo più aumentano le nazioni dove sono approvate le Unioni civili, Partnership Acts, Pacs, Matrimoni. Con certezza posso dire gli ultimi due Stati che li approveranno: l’Iran e il Vaticano.

La poliedrica artista non esclude che Nichi Vendola possa diventare premier nonostante il suo orientamento sessuale:

Potrebbe diventarlo, molti già pensavano che il suo essere gay gli avrebbe impedito di diventare per due volte presidente di Regione. Non sottovaluto l’intelligenza degli italiani che se ne sbattono dell’orientamento sessuale e badano se puoi essere capace di dar la speranza di migliorare le proprie vite. E poi almeno Nichi lo dice.

Forte è il desiderio di avere un figlio:

Sì, dopo un viaggio in Mozambico con l’Unicef, dopo aver conosciuto un orfano di genitori morti di Aids: voleva che lo portassi via con me, e invece ho dovuto lasciarlo lì. Forse sarà già morto di malaria, di fame.

L’ex parlamentare ha un suo punto di vista sugli episodi di matrice omofoba avvenuti negli ultimi anni:

Alcuni omofobi si sentono rappresentati anche da una certa classe politica, altri lo sono perché sono gay repressi e odiano chi invece si esprime liberamente, in altre parole “rosicano” e picchiano o insultano… altri perché non hanno il coraggio di prendersela contro i poteri forti e si scagliano su persone più indifese, spesso loro in gruppo e l’aggredito da solo: bel modo di dimostrare di essere veri uomini!

Una possibile soluzione? Educazione all’affettività nelle scuole pubbliche, per far capire la normalità dell’essere omosesssuale nel vissuto di tutti i giorni:

Semplicemente inserendo un corso di educazione civica che includa anche la lotta al bullismo di tipo omofobo, come avviene in Spagna. E magari educando il corpo insegnante per primo in collaborazione con associazioni lesbo-gay-trans.

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