Virginio Merola incontra le associazioni lgbt di Bologna per un "chiarimento" Cultura Gay

Virginio Merola incontra le associazioni lgbt di Bologna per un “chiarimento”

Virginio Merola incontra le associazioni lgbt di Bologna per un "chiarimento" Cultura Gay Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi in merito alle coppie di fatto e assegnazione delle case popolari, Virginio Merola ha cercato di stemperare i toni sulla polemica, incontrando i rappresentanti della comunità lgbt bolognese come specificato su Facebook:

Questa mattina ho incontrato i rappresentanti delle associazioni LGBT bolognesi e nazionali per un chiarimento in merito alle mie dichiarazioni sui legami tra persone. Ho parlato in particolare con Arcigay il Cassero, Arcilesbica, Famiglie Arcobaleno, Agedo, e Associazione 3D. L’incontro è stato positivo, al termine abbiamo convenuto la necessità di riattivare quanto prima l’Ufficio comunale politiche per le differenze, all’interno del quale era attivo il servizio contro le discriminazioni LGBT. Abbiamo inoltre condiviso la necessità di realizzare un momento di approfondimento pubblico sul tema “la famiglia che cambia”.

A seguire la lettera consegnata alle associazioni lgbt felsinee:

Bologna, Virginio Merola: "Non posso sposare coppie gay perchè non c’è una legge nazionale"  Cultura Gay

Bologna, Virginio Merola: “Non posso sposare coppie gay perchè non c’è una legge nazionale”

Bologna, Virginio Merola: "Non posso sposare coppie gay perchè non c’è una legge nazionale"  Cultura Gay Ci siamo cascati in pieno. Pensavamo di aver finalmente eletto, a Bologna, un sindaco gay-friendly ed invece, Virginio Merola, ha offerto il suo sostegno alle coppie legalmente sposate che avranno dei punti in più nelle graduatorie comunali anche rispetto all’assegnazione delle case pubbliche (Fonte Corriere Della Sera):

Deve essere così. Perché siamo persone libere ma nella vita dobbiamo saper mettere insieme anche la responsabilità con la libertà. Se ci assumiamo impegni maggiori verso gli altri credo che sia necessario distinguere.

Pur confermando il proprio sostegno per i matrimoni gay, il primo cittadino ha ammesso di avere le mani legate perchè manca una legge nazionale che possa tutelare i diritti della comunità lgbt:

Penso sia legittimo anche il matrimonio tra persone dello stesso sesso, anche se non è di competenza del Comune perché è un provvedimento nazionale. Se verranno da me coppie gay per chiedermi di sposarle? Non avrà molto senso, perché non c’è una legge nazionale. Io sono per rispettare le leggi.

Virginio Merola favorevole ai matrimoni gay. Siamo sicuri? Cultura Gay

Virginio Merola favorevole ai matrimoni gay. Siamo sicuri?

Virginio Merola favorevole ai matrimoni gay. Siamo sicuri? Cultura Gay Virginio Merola, candidato alla poltrona di sindaco di Bologna, ha rassicurato i suoi elettori lgbt in tema di politiche a favore della folta comunità (“Proporrò all’Anci di premere sul Parlamento per estendere il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso”). Una vera e propria svolta che accantona il progetto delle unioni civili promosse candidamente dal governatore Vasco Errani.

Peccato che il gaffeur (così viene chiamato da Il Giornale per i continui equivoci durante la campagna elettorale), in precedenza si era mostrato piuttosto tiepidino sulla questione, vanificando le speranze del popolo omosex in assenza di una legge nazionale che convalidasse i rapporti tra persone dello stesso sesso.

Virginio Merola: "Gay e donne parlano uguale". E Zacchiroli si infuria Cultura Gay

Virginio Merola: “Gay e donne parlano uguale”. E Zacchiroli si infuria

Virginio Merola: "Gay e donne parlano uguale". E Zacchiroli si infuria Cultura Gay In occasione del tribattito organizzato dallo Spi nella sede della Cgil, si è sfiorato l’incidente diplomatico tra i due candidati alla poltrona di sindaco di Bologna, Benedetto Zacchiroli e Virginio Merola a cui è scappata un’infelice battuta sui gay (Fonte Il Corriere Della Sera):

Avrete notato che gli uomini parlano di più delle donne.

Replica:

Forse perché a volte gli uomini hanno qualcosa in più da dire rispetto alle donne.