Monsignor Paolo Rigon: "L’omosessualità bisogna prenderla dall’inizio perché la si può superare" Cultura Gay

Monsignor Paolo Rigon: “L’omosessualità bisogna prenderla dall’inizio perché la si può superare”

Monsignor Paolo Rigon: "L’omosessualità bisogna prenderla dall’inizio perché la si può superare" Cultura Gay Monsignor Paolo Rigon,vicario giudiziale del tribunale ecclesiastico ligure, si è scagliato contro i gay, responsabili dei divorzi tra eterosessuali (“Chi si abitua a questo stile di vita molto probabilmente non potrà restare fedele ad una sola persona“). La cura allo spinoso problema? Curarsi con la psicoterapia:

Non si nasce omosessuali. La nascita dell’omosessuale è rarissima, nel senso di disfunzione ormonale o fisica. Quindi, dal momento che l’omosessualità è indotta, bisogna prenderla dall’inizio, perché così si può superare, attraverso la psicoterapia. Un’omosessualità incancrenita non è superabile, non c’è matrimonio che possa aiutare questa persona. E’ chiaro che un omosessuale non potrà essere fedele alla moglie o al marito.

Non si è fatta attendere la risposta dell’Arcigay e e Arcilesbica Genova. I presidenti Valerio Barbini e Lilia Mulas sono passati al contrattacco:

Palermo: insegnante punisce alunno omofobo. Condannata ad un anno di reclusione Cultura Gay GLBT News

Palermo: insegnante punisce alunno omofobo. Condannata ad un anno di reclusione

Palermo: insegnante punisce alunno omofobo. Condannata ad un anno di reclusione Cultura Gay GLBT News Giuseppa Valido, 59 anni, insegnante in pensione a Palermo, è stata condannata ad un anno di carcere (pena sospesa) dalla Corte di Appello per aver fatto scrivere, cento volte, sul quaderno di un suo allievo: ”Sono un deficiente”.

La punizione fu data dopo che, con la complicità di due amici, il ragazzo non aveva fatto entrare in bagno un compagno dicendogli che ”era una femminuccia, un gay”. Immediata la reazione dell’Arcigay che, attraverso le parole del presidente Paolo Patanè, ha espresso tutto il proprio sconcerto per una sentenza paradossale perchè punisce il gesto e non l’omofobia dell’allievo:

Arcigay: Paolo Patanè membro della Commissione nazionale lotta all’aids Cultura Gay

Arcigay: Paolo Patanè membro della Commissione nazionale lotta all’aids

Arcigay: Paolo Patanè membro della Commissione nazionale lotta all’aids Cultura Gay Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ha nominato il presidente dell’Arcigay, Paolo Patanè, tra i membri della nuova Commissione nazionale lotta all’aids (Fonte Ufficio Stampa Arcigay):

E’ un incarico di grande responsabilità che accolgo con soddisfazione. In Commissione porteremo l’esperienza trentennale di Arcigay e il suo approccio laico alla cultura della prevenzione e sosterremo l’urgenza di lavorare per il benessere e per i diritti delle persone sieropositive. Porteremo all’attenzione delle Istituzioni l’importanza della diffusione di campagne che invitino esplicitamente all’uso del preservativo e l’urgenza di parificare e migliorare l’accessibilità al test in tutta Italia. Solleciteremo lo sviluppo di strategie di prevenzione concrete rivolte alla popolazione degli msm (uomini che praticano sesso con altri uomini) ad oggi inesistenti, e l’urgenza di garantire l’accessibilità alle cure e combattere lo stigma sociale nei confronti delle persone sieropositive.

Francia: il Consiglio costituzionale non riconosce i matrimoni gay Cultura Gay

Francia: il Consiglio costituzionale non riconosce i matrimoni gay

Francia: il Consiglio costituzionale non riconosce i matrimoni gay Cultura Gay Il Consiglio costituzionale francese ha espresso parere sfavorevole per il riconoscimento delle nozze gay dopo che Corinne Cestino e Sophie Hasslauer, due donne conviventi da 14 anni e madri di quattro figli, hanno presentato, lo scorso mese, istanza per potersi sposare nel proprio paese. Attualmente, la legge francese riconosce il matrimonio in quanto unione esclusiva tra un uomo e una donna come specificato nella Costituzione e in alcuni comma del codice civile che non permettono (o meglio non specificano) le nozze tra persone dello stesso sesso.

Il Consiglio, tuttavia, non preclude a priori la legalizzazione dell’unione matrimoniale. Ricordando che “il legislatore ha valutato che la diversa situazione tra coppie dello stesso sesso e coppie di sesso diverso può giustificare un differente trattamento quanto alle regole del diritto di famiglia”, il Consiglio mette in chiaro anche che non è nelle proprie competenze “sostituire la propria valutazione con quella del legislatore”, al quale spetta l’ultima parola in materia. Paolo Patanè, presidente dell’Arcigay, ha commentato così la decisione:

Giornata Mondiale della Memoria 2011: le iniziative Arcigay in tutta Italia Cultura Gay Manifestazioni Gay

Giornata Mondiale della Memoria 2011: le iniziative Arcigay in tutta Italia

Giornata Mondiale della Memoria 2011: le iniziative Arcigay in tutta Italia Cultura Gay Manifestazioni Gay Arcigay, in occasione della Giornata Mondiale della Memoria, ha organizzato una serie di iniziative per ricordare le vittime omosessuali dell’Olocausto. Le iniziative si svolgeranno in molte cittadine italiane, saranno organizzate proiezioni, dibattiti e mostre, con lo scopo di commemorare gli uomini e le donne uccisi a causa della follia nazista.

Arcigay Bologna “Il Cassero”, ha organizzato una conferenza con Luca Scarlini, dal titolo “Aldo Mieli, pioniere del movimento di liberazione omosessuale nell’Italia fascista”. Alle 9.30 Arcigay Il Cassero e ArciLesbica Bologna parteciperanno, insieme alle altre associazioni della comunità lgbt cittadina, alla comunità ebraica e all’Anpi alla commemorazione presso il monumento dedicato alle vittime LGBT del nazifascismo, nei giardini di Villa Cassarini, di fronte a porta Saragozza.

A Cuneo la Scuola di Pace di Boves organizza in collaborazione con il C.P. Arcigay “Figli della Luna” di Cuneo l’esposizione della mostra: “Omocausto: lo sterminio dimenticato degli omosessuali”. La mostra sarà visitabile dal 22 al 27 gennaio, ogni pomeriggio dalle ore 16:30 alle ore 18:00.

Rimini: Arcigay riconosciuta parte civile in un processo con movente omofobo Cultura Gay

Rimini: Arcigay riconosciuta parte civile in un processo con movente omofobo

Rimini: Arcigay riconosciuta parte civile in un processo con movente omofobo Cultura Gay Decisione storica del tribunale di Rimini, che ha riconosciuto l’Arcigay come parte civile in un processo con movente omofobo, condannando l’imputato a cinque anni di reclusione e ad un cospicuo risarcimento di 15mila euro per violenza sessuale, furto e minacce ai danni di un omosessuale.

I fatti risalgono al 25 agosto 2010 quando un uomo fu arrestato con l’accusa di aver picchiato, derubato, insultato e stuprato un ragazzo perchè gli faceva semplicemente schifo. Grande soddisfazione per l’avvocato Chaty La Torre, che ha seguito il caso per l’ufficio legale dell’associazione (Fonte Virgilio):

Il riconoscimento di parte civile di Arcigay, il quinto in differenti processi negli ultimi mesi, denota che, non occasionalmente, in sede di giudizio, la magistratura riconosce la rilevanza giuridica del movente omofobo e, di conseguenza, ammette Arcigay come associazione rappresentativa del mondo lgbt e che da anni si batte nella lotta contro discriminazione violenza e omofobia.

Mario Adinolfi dà del frocio ad Alfonso Signorini su Facebook Cultura Gay

Mario Adinolfi dà del frocio ad Alfonso Signorini su Facebook

Mario Adinolfi dà del frocio ad Alfonso Signorini su Facebook Cultura Gay Non è piaciuta alle associazioni gay, la battuta scherzosa di Mario Adinolfi, blogger e giornalista candidato alle primarie del 2007 contro Walter Veltroni. Sulla sua bacheca Facebook, il noto commentatore politico ha risposto ai suoi interneauti utilizzando espressioni in romanesco del tipo: “Me fa ‘na p… a due mani quel frocetto. Ho dialogato amichevolmente con i servetti gay su maculati, leopardati e affini”, riferendosi chiaramente ad Alfonso Signorini. Ma Adinolfi non ci sta a passare per omofoba (Fonte La Repubblica):

Sono battute che capita di fare su Facebook. Era un momento in cui ero particolarmente arrabbiato con Signorini, per il ruolo che sta svolgendo in questo periodo, e un’invettiva contro di lui avevo tutta la voglia di farla. Sono stato l’unico a proporre un referendum sul matrimonio gay all’interno del Pd. Sono oltre ogni possibile sospetto di discriminazione, anche perché, ogni giorno, la subisco sulla mia pelle, in quanto persona obesa.

Non si è fatta attendere la risposta dei più grandi esponenti della comunità lgbt italiana. Aurelio Mancuso:

Trovo insopportabile che giornalisti e commentatori si lascino andare a questo linguaggio da caserma. Conoscendo bene il linguaggio della comunicazione e, quindi, il peso delle parole, devono sapere il messaggio che viene veicolato da certi termini spregiativi. Mi viene da domandare ad Adinolfi se non abbia un po’ imparato la lezione, quando qualche tempo è stato aggredito al grido di ‘brutto grassone’. Così come quella è stata una violenza fisica e morale, anche lui dovrebbe essere più cauto nel dileggiare i cosiddetti ‘frocetti’. Questi sono i linguaggi da evitare. Se qualcuno per strada urla qualche termine del genere. Io io lo riprendo, a prescindere. Figuriamoci se a farlo è una persona pubblica, che frequenta anche le trasmissioni televisive. Non sono un fan del politically correct, ma bisogna fare attenzione a queste cadute. Continui pure a parlare in romanesco, ma lo faccia senza offendere le persone.

Papa Ratzinger: "Le coppie di fatto snaturano la famiglia" Cultura Gay

Papa Ratzinger: “Le coppie di fatto snaturano la famiglia”

Papa Ratzinger: "Le coppie di fatto snaturano la famiglia" Cultura Gay Attacco velato verso la comunità gay (e le coppie di fatto) di Papa Benedetto XVI:

Approvare forme di unione che snaturano l’essenza e il fine della famiglia, finisce per penalizzare quanti, non senza fatica, si impegnano a vivere legami affettivi stabili, giuridicamente garantiti e pubblicamente riconosciuti. In questa prospettiva, la Chiesa guarda con favore a tutte quelle iniziative che mirano ad educare i giovani a vivere l’amore nella logica del dono di sé, con una visione alta e oblativa della sessualità.

Non sono mancate le reazioni del mondo politico. Franco Grillini ha condannato fermamente le dichiarazioni di Ratzinger:

Fate l'Amore. E la guerra all'AIDS, la campagna dell'Arcigay per la Giornata Mondiale per la lotta all'Hiv GLBT News

Fate l’Amore. E la guerra all’AIDS, la campagna dell’Arcigay per la Giornata Mondiale per la lotta all’Hiv

Fate l'Amore. E la guerra all'AIDS, la campagna dell'Arcigay per la Giornata Mondiale per la lotta all'Hiv GLBT News Porta per titolo Fate l’Amore. E la guerra all’AIDS, la nuova campagna dell’Arcigay promossa in occasione della giornata mondiale alla lotta dell’Hiv di oggi. Rebecca Zini, responsabile salute di Arcigay, commenta così l’iniziativa:

Quest’anno distribuiremo 25000 preservativi, 40 mila cartoline, affiggeremo 2500 manifesti e faremo informazione mirata sui media lgbt. I contagi non sono in diminuzione e interessano anche la comunità lgbt nel rivolgersi alla quale il ministero ammette candidamente di non aver alcuna strategia di prevenzione specifica. Per questo abbiamo scelto di richiamare esplicitamente, e con estrema chiarezza a differenza delle Istituzioni che lo ritengono ancora un tabù, l’attenzione alle “armi di protezione di massa” e cioè preservativi, gel e del dental dam. Il loro uso non è un’opzione: sono gli unici strumenti scientificamente testati che abbiamo a disposizione per la prevenzione. Il richiamo al fare l’amore vuole essere una risposta netta a coloro che intendono fare prevenzione richiamando alla castità o a precetti etico morali. E’ un errore: i programmi di educazione sessuale devono parlare esplicitamente degli strumenti per prevenire le infezioni.

Franco Grillini: "Silvio Berlusconi è un puttaniere moralista" Cultura Gay

Franco Grillini: “Silvio Berlusconi è un puttaniere moralista”

Franco Grillini: "Silvio Berlusconi è un puttaniere moralista" Cultura Gay Dopo le dichiarazioni di Berlusconi si è scatenato un vero e proprio terremoto. La condanna unanime delle parole omofobe del Presidente del Consiglio sta arrivando da entrambi gli schieramenti politici, peccato che tra una settimana la polemica si sarà sgonfiata peggio di un sufflè.  Ma tralasciando questo ultimo punto, torniamo a parlare dei politici che hanno replicato alle parole di Silvio. Antonio Di Pietro, leader Idv, ha precisato che il posto più adatto per Berlusconi non è palazzo Chigi, ma piuttosto una bettola:

Il posto ideale per Berlusconi non è certo palazzo Chigi ma una bettola di periferia. Oggi, infatti, abbiamo avuto l’ennesima prova dell’inadeguatezza del signor Silvio Berlusconi a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio. Berlusconi vive ancora nell’età della pietra, anzi, é peggio: vive nell’era delle discriminazioni razziali, sessuali, etniche e religiose. Bisognerebbe ricordargli che, nel frattempo, il nostro Paese ha ratificato il trattato di Lisbona che ha riconosciuto il diritto alla non discriminazione basata anche sull’orientamento sessuale. Essere gay è solo un diverso modo dell’essere e non una condizione di cui vergognarsi.

Chi invece sottolinea come il Premier non sia nuovo a uscite contro i gay è Franco Grillini. Il politico, tramite l’Agi, fa sapere che Berlusconi è contemporaneamente “puttaniere e moralista”:

Napoli: ancora troppi pregiudizi verso i gay Cultura Gay

Napoli: ancora troppi pregiudizi verso i gay

Napoli: ancora troppi pregiudizi verso i gay Cultura Gay Omofobia. Atteggiamenti, pregiudizi e strategie di intervento, questo il nome del convegno che si è tenuto nella giornata del 18 ottobre a Napoli. Come recita il titolo del dibattito lo scopo era  di analizzare il fenomeno dell’omofobia, dalla forma psicologica alla violenza fisica.

Durante l’evento è emerso che ci sono ancora tanti passi da compiere, perché nonostante l’omosessualità non sia più considerata una patologia sono ancora in troppi ad avere pregiudizi nei confronti delle persone gay.

Diritti gay: centro-destra aperto al dialogo Cultura Gay

Diritti gay: centro-destra aperto al dialogo

Diritti gay: centro-destra aperto al dialogo Cultura Gay Dal centro-destra arrivano di nuovo aperture ai diritti delle persone omosessuali.

È il caso, nell’intervento alla Camera nel corso del dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, di Benedetto Della Vedova, vicepresidente vicario dei deputati di Futuro e Libertà, che ha chiesto al governo di approvare (Fonte Arcigay)

Leggi che riconoscano le coppie di fatto omosessuali ed eterosessuali.

Anche, Enzo Raisi, esponente del Fli, intervistato da Klaus Davi, si è detto

Bullismo omofobico, l'orrore quotidiano delle scuole italiane Cultura Gay

Bullismo omofobico, l’orrore quotidiano delle scuole italiane

Bullismo omofobico, l'orrore quotidiano delle scuole italiane Cultura Gay In base della prima ricerca nazionale svolta in Italia di Arcigay con il Contributo del Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali sul bullismo omofobico presentata ieri 7 luglio 2010 a Roma, la scuola italiana è teatro di continui episodi a sfondo omofobico. I dati sono allarmanti: due terzi degli studenti che frequentano la scuola secondaria superiore ha udito epiteti omofobi e prese in giro nei confronti di maschi. Per uno studente su cinque queste espressioni fanno parte della vita scolastica quotidiana.

Uno studente su 13 ha assistito almeno una volta nell’ultimo mese ad aggressioni omofobe di tipo fisico (calci e/o pugni fino a molestie sessuali), nonostante la maggioranza degli insegnati dichiari di non esserne al corrente. Il 20% dei ragazzi ha commesso almeno un atto riconducibile al bullismo omofobico mentre il 4% dichiara di essere stato vittima di aggressione. Il bullismo che colpisce le studentesse lesbiche, ancorché preoccupante, è riportato in percentuali minori. Paolo Patanè, Presidente nazionale dell’Arcigay, è preoccupato per l’intensificarsi del fenomeno

Pisa, campagna contro l'omofobia e bandiera arcobaleno per la giornata dell'orgoglio gay GLBT News Manifestazioni Gay

Pisa, campagna contro l’omofobia e bandiera arcobaleno per la giornata dell’orgoglio gay

Pisa, campagna contro l'omofobia e bandiera arcobaleno per la giornata dell'orgoglio gay GLBT News Manifestazioni Gay In occasione della giornata dell’orgoglio gay del 28 giugno, il sindaco di Pisa Marco Filippeschi presenterà alla stampa e a tutta la cittadinanza una campagna contro l’omofobia, realizzata dalla agenzia di comunicazione COM.MA in collaborazione con le associazioni lgbt locali (lesbiche, gay, bisex e transgender) della città.

L’incontro con la comunità glbt (e non solo) si concluderà con un gesto simbolico davvero significativo: il primo cittadino di Pisa isserà la bandiera arcobaleno, simbolo del movimento gay internazionale, sul pennone Ponte di Mezzo, spazio generalmente riservato allo stemma comunale con la classica croce pomata.