Udc, Casini: "Matrimoni gay? Incivili" Cultura Gay Primo Piano

Udc, Casini: “Matrimoni gay? Incivili”

Udc, Casini: "Matrimoni gay? Incivili" Cultura Gay Primo Piano Pierferdinando Casini è intervenuto, a nome dell’Udc, nel dibattito sulla possibilità di estendere le nozze gay anche alle coppie dello stesso sesso (Fonte Repubblica):

Stabilire garanzie giuridiche per una coppia di conviventi anche dello stesso sesso è un fatto di civiltà ma i matrimoni tra gay sono una idea profondamente incivile, una violenza della natura e sulla natura.

Rocco Buttiglione: "L'omosessualità non può essere considerata come un bene giuridico meritevole di tutela" Cultura Gay

Rocco Buttiglione: “L’omosessualità non può essere considerata come un bene giuridico meritevole di tutela”

Rocco Buttiglione: "L'omosessualità non può essere considerata come un bene giuridico meritevole di tutela" Cultura Gay La discussione, alla Camera, della legge anti-omofobia, ha tirato fuori il peggio della nostra classe dirigente di maggioranza. La votazione, rinviata nuovamente a fine giugno, è stata osteggiata dal presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione, che non ha mai nascosto di non vedere di buon occhio questo provvedimento:

Difendiamo la dignità della persona omosessuale ma non crediamo che l’omosessualità possa essere considerata come un bene giuridico meritevole di tutela. La famiglia è un valore costituzionale che va protetto, l’omosessualità ricade nella sfera privata. La ragione di questa disparità sta nella funzione sociale della famiglia in cui vengono allevati i bambini, senza la famiglia la società scompare. Quindi l’effetto vero di questa legge è promuovere l’omosessualità come stile vita in Italia. C’è una grande differenza tra promuovere l’integrazione degli omosessuali e promuovere lo stile di vita omosessuale. La differenza la si capisce se si mette da parte il dogma infondato per cui omosessuali si nasce così come si nasce maschi o femmine. L’omosessualità è il risultato di un insieme di fattori biologici, psicologici e culturali, così come lo è la formazione della nostra identità sessuale. L’impressione è che parte del movimento omosessuale mira alla possibilità di intervenire nel momento di formazione della persona, nelle scuole, dell’identità omosessuale alla pari o addirittura come condizione vantaggiosa rispetto a quella eterosessuale. Ciò contrasta con il diritto naturale delle famiglie e con la Costituzione italiana.

Anche Giorgio Stracquadanio, deputato del PDL, ha offerto perle di alta cultura omofoba interagendo con la vicepresidente di turno dell’Assemblea di Montecitorio Rosy Bindi sul delicato tema:

La legge è ideologica ghettizzante e violenta nei suoi esiti perché se facciamo una casistica delle vittime di discriminazione discriminiamo a nostra volta. Ciascuno è uguale di fronte alla legge e la libertà di ognuno va difesa. Le aggressioni ai gay sono sullo stesso piano di quelle subite in questi giorni di campagna elettorale dalle nostre donne che vengono additate come ‘puttane’ e che sono state additate come ‘puttane’ da manifestazioni intere. Ciascuno è libero di vivere la propria sessualità come crede col solo limite della violenza e non esiste alcuna giustificazione allo stigma sociale nei confronti della libertà sessuale delle persone. A onore della verità devo dire che non da questa parte è venuta un’aggressione alla libertà sessuale delle persone: stiamo assistendo in questi giorni di campagna elettorale a una barbarie. Le persone che lavorano con noi, che stanno ai gazebo, vengono costantemente e ripetutamente indicate dai nostri avversari come ‘puttane’. I nostri avversari passano coi loro simboli politici e gli dicono ‘puttane, quanto vi danno per stare lì?’, ‘puttane, cosa avete fatto per stare col partito del puttaniere?’. Il più grande stigma sociale della libertà sessuale in questi mesi è arrivato dal movimento ‘Se non ora quando’. L’omofobia è già per il nostro diritto penale un reato perché rientra tra le ingiurie per turpi e futili motivi. La violenza, l’aggressione verbale sono parimenti inaccettabili e punibili indipendentemente dalle vittime, che siano omosessuali, giovani, anziani, obesi ecc… perché se dico ‘lesbica di merda’ devo essere punito in maniera più grave che se dico ‘obeso o puzzolente’?

Mara Carfagna, il miglior ministro per le Pari Opportunità che abbiamo mai avuto in Italia?  Cultura Gay

Mara Carfagna, il miglior ministro per le Pari Opportunità che abbiamo mai avuto in Italia?

Mara Carfagna, il miglior ministro per le Pari Opportunità che abbiamo mai avuto in Italia?  Cultura Gay Il sassolino l’ha lanciato Barbara Berlusconi, figlia del nostro premier, in una recente intervista pubblicata sull’ultimo numero di Vanity Fair, in cui ha attaccato fortemente Mara Carfagna, attuale ministro per le Pari Opportunità:

La cosa più grave è che Mara Carfagna trovi il coraggio di lagnarsi. A volte bisogna avere il pudore di tacere. Se si sente discriminata lei, che dai Telegatti è diventata ministro, la cosa assume dimensioni ancora più grottesche.

A difesa del ministro, scende in campo Daniele Priori, segretario nazionale di GayLib (associazione glbt di centrodestra) che ha azzardato:

Mara Carfagna è il miglior ministro delle Pari Opportunità che l’Italia abbia avuto fino ad oggi. Barbara Berlusconi faccia sfoggio del coraggio e dell’umiltà dimostrati dalla Carfagna nello schierarsi apertamente contro certi poteri forti radicati nella vecchia politica meridionale prima di sparare giudizi ad alzozero.

Tutti gli uomini (gay) di Silvio Berlusconi  Cultura Gay

Tutti gli uomini (gay) di Silvio Berlusconi

Tutti gli uomini (gay) di Silvio Berlusconi  Cultura Gay Le parole infelici di Silvio Berlusconi in merito ai gay sono, purtroppo, solo le ultime di una lunga serie. Non è passata neanche una settimana da quando Rocco Buttiglione ha paragonato l’omosessualità all’evasione dalla tasse, e da quando la Cei ha scoperto che la colpa della crisi della famiglia italiana è da attribuire ai gay che il Presidente del Consiglio se ne uscito con quel .

Meglio essere appassionati di belle donne che essere gay

Mancano solo le dichiarazioni di Piero Angela che ci spiega che è proprio a causa dei gay se il Dodo si è estinto. E nessuno si stupisca se qualcuno rinfaccerà agli omosessuali la colpa dello sterminio delle foche in Canada.