Madonna contro Berlusconi ed i gay la difendono Cultura Gay

Madonna contro Berlusconi ed i gay la difendono

Madonna contro Berlusconi ed i gay la difendono Cultura Gay Un’intervista rilasciata da Madonna all’Economist contro l’Italia ed il governo Berlusconi ha indignato tutto il mondo politico italiano. La popstar italo-americana, però, ha trovato nella comunità glbt dei validi alleati contro le degneranti affermazioni del Sottosegretario alla Famiglia, Carlo Giovanardi… (Fonte Ansa):

Molto intelligente l’attacco all’Italia e a Berlusconi della signora Ciccone. Riprende un giornale inglese, The Economist, che pontifica da un Paese in cui, ad agosto, abbiamo visto rivolte sociali senza precedenti e certamente avrà sentito cosa ha detto il premier inglese a commento di una città come Londra messa a ferro e fuoco; l’Inghilterra è un Paese in preda a un evidente sfascio delle strutture familiari, a una disgregazione totale della società. Insomma se il pulpito cui si ispira Madonna è quello inglese… allora possiamo stare tranquilli. In difficoltà sono tutti i governi democratici in carica. La Merkel ha appena perso le elezioni, Obama va come va, Sarkozy ha un consenso altalenante. Visto lo scenario, non mi pare che Berlusconi stia così male. Gli italiani sanno che è una supermiliardaria e non è che la gente si lasci irretire da questi satrapi ricchi e viziati. Tra l’altro, la signora Ciccone è apertamente per le famiglie omosessuali, quindi schierata palesemente contro la nostra cultura e la nostra Costituzione che non prevedono famiglie gay.

Europride 2011, manifesti anti-omofobia: "Mandiamoli a Gagare, l'Italia è gay" Cultura Gay

Europride 2011, manifesti anti-omofobia: “Mandiamoli a Gagare, l’Italia è gay”

Europride 2011, manifesti anti-omofobia: "Mandiamoli a Gagare, l'Italia è gay" Cultura Gay Dopo tanti attacchi di natura omofoba, in vista dell’Europride di Roma, sono comparsi dei manifesti friendy dal titolo eloquente “Mandiamo a ‘Gagare’ l’omofobia. L’Italia è gay. Uguali diritti come in Europa e negli Usa”. Le affissioni, con raffigurate le personalità più omofobe del momento (Daniela Santanchè, Paola Binetti, Rocco Buttiglione e Carlo Giovanardi) hanno tentato di illustrare, in maniera giocosa, la condizione della comunità gay nel nostro Belpaese. Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, ha commentato il gesto (Fonte + Foto Repubblica):

Si tratta evidentemente di un’iniziativa ironica di fan di Lady Gaga ma anche di una chiara denuncia della gravità della situazione italiana in materia di diritti per le persone omosessuali e transessuali rivolta all’opinione pubblica europea e internazionale. Ci sono alcuni politici che fanno dell’omofobia una professione e che impediscono ormai da anni qualunque discussione seria a livello parlamentare e politico sull’omofobia come sui diritti di coppia e delle famiglie gay. Questa è una situazione intollerabile e interpretiamo questa iniziativa come un grido di aiuto, un Sos rivolto all’Europa. Che i gay italiani debbano essere diversi da quelli di altri paesi europei, da quelli americani fa del nostro paese un caso ormai unico e intollerabile in Occidente. Questo Europride deve porre questo aspetto in primo piano e ci auguriamo che questo sarà anche il contenuto del messaggio di Lady Gaga.

Pegaso D'Oro 2011: Tiziano Ferro, Luciana Littizzetto e Margherita Hack tra i candidati Cultura Gay Manifestazioni Gay

Pegaso D’Oro 2011: Tiziano Ferro, Luciana Littizzetto e Margherita Hack tra i candidati

Pegaso D'Oro 2011: Tiziano Ferro, Luciana Littizzetto e Margherita Hack tra i candidati Cultura Gay Manifestazioni Gay Sono state ufficializzate le 5 candidature per il Pegaso D’Oro 2011, emerse attraverso centinaia di segnalazioni pervenute all’Arcigay dopo l’apertura del concorso del 15 febbraio scorso. Tra le personalità del mondo dello spettacolo, cultura, politica e sport, che si sono contraddistinte per il proprio impegno verso la comunità lgbt, hanno avuto la meglio il cantante Tiziano Ferro, l’astronoma Margherita Hack, l’attrice Luciana Littizzetto, il capo della polizia Antonio Manganelli, e la cantante Mariella Nava.

Battuti icone gay per eccellenza come Raffaella Carrà e Rita Dalla Chiesa, e ancora Gianfranco Fini e Rosa Russo Iervolino (sindaco che ha partecipato al Pride nazionale di Napoli del giugno 2010), l’allenatore Cesare Prandelli (favorevole al coming out dei calciatori omosex), Massimiliano Monnanni, presidente di UNAR, l’ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali, lo scrittore Vittorio Lingiardi e Cristiana Alicata, scrittrice e militante lesbica del PD.

Paolo Guzzanti: "La battuta di Silvio Berlusconi sui gay aveva un obiettivo preciso" Cultura Gay

Paolo Guzzanti: “La battuta di Silvio Berlusconi sui gay aveva un obiettivo preciso”

Paolo Guzzanti: "La battuta di Silvio Berlusconi sui gay aveva un obiettivo preciso" Cultura Gay La battutaccia di Silvio Berlusconi ha lasciato strascichi politici non indifferenti. C’è, chi come Daniela Santanchè ha acceso riflessioni davvero riluttanti sul fatto di essere madre di un figlio gay (Fonte Virgilio):

Sono certa che tutti i genitori italiani sperano di avere figli eterosessuali. Non trovo che ci sia nulla di sconcertante nel ragionamento del Premier. Premesso che i figli si accettano come sono con identico affetto, e che stimo molti omosessuali, è evidente che la speranza di una madre è quella un giorno di diventare nonna ed evitare ai propri figli le difficoltà di vita insite in una condizione omosessuale. Il resto è soltanto una ipocrita adesione a una visione della vita politicamente corretta.

Daniela Santanchè non vorrebbe un figlio gay GLBT News

Daniela Santanchè non vorrebbe un figlio gay

Daniela Santanchè non vorrebbe un figlio gay GLBT News Intervistata dal massmediologo Klaus Davi, l’onorevole Daniela Santanchè ha affrontato diversi temi di attualità tra cui la questione omosessuale, interpretandola in prima persona

Se i miei figli fossero gay sarei preoccupata perche’ avrebbero certamente una vita piu’ difficile. Come mamma il mio amore sarebbe immutato, ma avrei piu’ preoccupazioni perche’ so che avrebbero una vita piu’ difficile.